Nell’episodio finale della serie Ahsoka il droide Huyang ci ha fornito nuovi preziosi dettagli sulla Purga mandaloriana. Queste informazioni aumentano enormemente la portata catastrofica di questo evento, poiché il tutto si lega ad un’altra fondamentale operazione imperiale canonica. Vediamo di seguito tutti i dettagli!
Le informazioni di Huyang
Nell’ottava puntata, parlando con Ezra Bridger, Huyang ci svela che la Purga mandaloriana avvenne “dopo la fine della guerra”. Questo cambia la collocazione temporale dell’evento, che fino ad ora avevamo ipotizzato essere ricompreso tra lo 0 BBY e il 4 ABY. Tramite le parole del droide, possiamo affermare invece che la Purga ha avuto luogo dopo le vicende della Battaglia di Endor. Egli parla di fine della guerra, e anche se canonicamente la battaglia definitiva fu quella di Jakku avvenuta nel 5 ABY possiamo ritenere che si riferisca al fulcro decisivo della Guerra Civile Galattica.
Fu la Battaglia di Endor infatti che permise all’Alleanza Ribelle di ottenere il rovesciamento di fronte definitivo nelle sorti del conflitto. Per questo, la Purga può essere ricompresa nell’intervallo di tempo che va dal 4 al 5 ABY. Un anno ricco di eventi importanti che apre un nuovo quadro alla portata di questo evento.
La Purga e l’Operazione Cenere
La nuova collocazione temporale permette infatti di inserire la Purga all’interno dell’ampia Operazione Cenere, narrata per la prima volta nel fumetto “L’Impero a pezzi“. Sono passate poco più di due settimane dagli eventi di Episodio VI e dalla battaglia di Endor, e le forze imperiali si preparano ad attuare un folle piano previsto dall’Imperatore. Egli, quando era in vita, aveva orchestrato un complesso piano chiamato la “Contingenza”, secondo il quale né i nemici dell’impero né l’impero stesso sarebbero dovuti sopravvivere alla sua morte. La prima fase del piano fu proprio l’Operazione Cenere: essa fu attuata tramite dei droidi sentinella con le fattezze dell’Imperatore, che svelarono il da farsi a pochi ufficiali scelti e fidati.
L’operazione prevedeva che si prendessero di mira non solo i mondi nemici, ma anche e soprattutto quelli fedeli all’Impero. Come narrato nel fumetto, furono piazzati satelliti nell’orbita dei pianeti per formare una serie di perturbazioni climatiche: tempeste elettriche e altri eventi meteorologici estremi avrebbero devastato la superficie. Tra questi pianeti c’era addirittura Naboo, luogo natale di Palpatine.
Mandalore e gli altri pianeti colpiti
Molti altri pianeti furono presi di mira, come Burnin Konn (citato proprio in The Mandalorian 2), Vardos, Abednedo, Candovant, Commenor, Nacronis. Morte e devastazione colpirono chiunque, anche persone fedeli all’Impero. Questo aspetto è approfondito nella campagna canonica del videogioco Battlefront II, in cui la protagonista Iden Versio, originaria di Vardos (pianeta imperiale), si ribellerà agli ordini proprio perché riteneva assurdo massacrare persone fedeli all’Impero. La devastazione di questi pianeti andò avanti per mesi, finché non giunsero le fasi finali del piano.
Tralasciando gli sviluppi di questi piani, dei quali avrò modo di parlarvi in altri approfondimenti, possiamo ora ricondurre anche Mandalore nella lista di pianeti colpiti da questo attacco efferato e senza remore. Ed ora la devastazione della Purga e la tragicità della Notte delle Mille Lacrime assumono un significato ancor più profondo dopo essere state inserite all’interno di questa campagna di morte e distruzione indiscriminata.
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