I poster di Star Wars più strani del mondo

Poster di Star Wars dell'artista ungherese András Felvidéki

Quando si parla di Star Wars si parla di un fenomeno mondiale, lo sanno tutti. Non è certo un caso che si tratti di una delle saghe più famose e leggendarie del cinema. Al tempo dell’uscita della trilogia originale alcuni paesi si presero, per motivi particolari, delle strane “licenze poetiche” in merito alla pubblicizzazione delle pellicole, soprattutto nell’ambito dei poster. Questo perché ai tempi le campagne di marketing venivano spesso realizzate nel paese stesso.

Questo è stato soprattutto il caso degli odierni paesi dell’Est, un tempo sotto il rigido controllo dell’Unione Sovietica. Proprio qui sono stati partoriti i poster più stravaganti in merito a Star Wars, dei quali vi parlerò oggi.

Dalla Russia con amore

Due poster di Star Wars dei russi Yuri Bokser e Alexander Chantsev

Cominciamo il nostro viaggio proprio dalla Russia. Innanzitutto dobbiamo dire che la trilogia originale arrivò nell’ex URSS con netto ritardo, nel 1990. Al tempo, due disegnatori russi si occuparono di creare i poster del film, Yuri Bokser e Alexander Chantsev. Uno di questi è quello che potete vedere sopra, in alto. Alquanto strano, vero? Sembra più il poster molto incasinato di un western futuristico. Questo perché, quando la pellicola fu pubblicizzata, venne definita come un “western cosmico“. Nonostante il poster del tema sia toppato alla grande, bisogna ammettere che ha il suo fascino. Non si può certo dire la stessa cosa di quello in basso, sempre dei due artisti russi. Il disegno rappresenta tre alieni alquanto inquietanti, che sembrano usciti dagli incubi di un bambino più che da Star Wars.

Altri due poster degli artisti Yuri Bokser e Alexander Chantsev

Ma i due artisti russi non si sono fermati qui! Sopra potete vedere altri due loro lavori alquanto bizzarri. Sopra a sinistra possiamo vedere quella che è, sicuramente, la Morte Nera. Sotto di essa aleggia, inspiegabilmente, una massa informe che dovrebbe rappresentare Jabba The Hutt. Ma il loro capolavoro potete ammirarlo a destra: si, quello è Darth Vader. I due artisti ne avranno dovuta bere di vodka per partorire una roba simile. Un poster in perfetto stile “civiltà precolombiane“, un Darth Vader che assume le sembianze di una pantera con tante piccole spade laser che gli sbucano dal casco. Meglio non chiedersi il perché di tutto questo.

I poster in Polonia

Poster polacchi di Star Wars, a sx quello dell’artista Jacub Erol, a dx quello di Witold Dybowski

Anche la Polonia può vantare alcuni poster di Star Wars davvero strani. Sopra potete vederne due tra i più significativi. Quello di sinistra è decisamente più stravagante: lo ha disegnato l’artista Jacub Erol, conosciuto anche per aver realizzato alcuni poster di Alien e Indiana Jones. Anche il suo stile è abbastanza strano, e a tratti disturbante. Possiamo notarlo in questo suo lavoro per “L’Impero Colpisce Ancora“, in pieno stile cyberpunk o da opera distopica. Possiamo inoltre intuire una chicca in quell’Imperium scritto a caratteri cubitali. Che si tratti di una critica velata allo strapotere sovietico di quel periodo..?

A destra potete vederne un altro disegnato dall’artista polacco Witold Dybowski. Questo è stato creato per “Il Ritorno dello Jedi“. Bisogna ammetterlo, per tanti motivi questo poster è anche abbastanza figo. Innanzitutto, grazie al cielo, Darth Vader è disegnato bene. Ad una visione attenta, inoltre, si noterà che l’artista ha inserito, nell’elmo che esplode, anche i pezzi di una cinepresa. Lo scoppio dell’elmo potrebbe anche essere una metafora della “distruzione” di Vader e il ritorno di Anakin Skywalker. Insomma, davvero un lavoro interessante questo.

Ultima tappa: Ungheria

I poster di Star Wars dell’artista ungherese Tibor Helényi

Ed eccoci arrivati all’ultima tappa del nostro viaggio, l’Ungheria. Come in Polonia, tramite il sistema sovietico, i prodotti americani erano rigidamente controllati, e trapelavano difficilmente. Nonostante le pellicole di Star Wars venissero distribuite in questi paesi, era lo stato a prendersi carico del materiale promozionale. Questo perché erano assolutamente vietati i poster americani; in questo modo gli artisti avevano la possibilità di sbizzarrire la fantasia. Nessuno di loro se lo fece mai ripetere due volte, data la scarsità di libertà delle quali godevano in quegli anni. Un esempio in questo senso fu quello dell’artista Tibor Helényi.

Egli, infatti, ammise di aver visto tutti e tre i film prima di crearne i poster corrispondenti. Ma, data la questione di cui vi ho parlato prima, l’artista preferì di gran lunga sbizzarrire la propria libertà creativa: una scelta giustissima. Possiamo vederlo nelle sue due opere sopra: quello a sinistra è il suo poster di Una Nuova Speranza, quello a destra de Il Ritorno dello Jedi. Nel primo notiamo una creatura sconosciuta e un Darth Vader davvero particolare: sembra avere le fattezze di un robot uscito da una puntata di Doctor Who, formato da “pezzi meccanici” tra i quali spunta la testa di R2-D2 che sembra fungergli da spalla. Stesso stile anche per il poster a destra: strane creature e un Darth Vader personalizzato, con un occhio a forma di seconda Morte Nera in costruzione.

La chicca finale

Vorrei parlarvi di un’ultima opera, quella di András Felvidéki, anch’egli un artista ungherese. Il suo poster lo avete potuto vedere all’inizio, è proprio l’immagine di anteprima di questo articolo. Raffigura alcuni personaggi di Una Nuova Speranza, rappresentati in maniera alquanto bizzarra. Lo stile è disturbante e affascinante allo stesso tempo. Proprio con questa opera vi saluto, ringraziando di cuore i ragazzi di Film.it, che mi hanno permesso di scoprire questi tesori davvero particolari.

 

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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