Pippo Franco, frode allo Stato: il reato è gravissimo e rischia il processo | Ci va di mezzo anche la famiglia
Guai legali per Pippo Franco: il processo per un reato (gravissimo). I fan sconvolti dalla notizia, ecco quanto rischia.
L’aria di una vita dedicata alla comicità e allo spettacolo potrebbe essere scossa da un’accusa inaspettatamente grave. Il nome di Pippo Franco, simbolo di intere generazioni, si lega ora a un sospetto che macchia una carriera fino ad oggi senza ombre pubbliche rilevanti. L’accusa che lo vede coinvolto non riguarda soltanto una questione burocratica o amministrativa, ma tocca il cuore di una delle battaglie più significative degli ultimi anni: quella contro il Covid-19.
Dietro al sipario di risate e leggerezza, potrebbe celarsi un capitolo che lascia spazio a ben poca comicità. Pippo Franco rischia seriamente di finire davanti a un giudice per rispondere a un’accusa che non solo scuote il suo ruolo pubblico, ma coinvolge anche la sua famiglia. La vicenda ruota attorno a una presunta frode legata ai green pass, un tema delicatissimo che ha generato polemiche e divisioni in tutta Italia.
La gravità della situazione si estende oltre la figura del celebre attore. Secondo quanto emerge dalle indagini, altre 27 persone potrebbero condividere con lui il banco degli imputati. Tra queste, spiccano figure pubbliche e professionisti di rilievo. Ma ciò che rende tutto più inquietante è il coinvolgimento diretto dei suoi familiari, che complica ulteriormente il quadro giudiziario e umano.
Accuse pesanti: green pass falsi e frode allo stato
L’inchiesta su Pippo Franco prende avvio da un’indagine condotta dal PM Alessandra Fini, che ha chiesto il rinvio a giudizio per 28 persone. Tra queste, l’attore è accusato di aver ottenuto un green pass basato su un certificato vaccinale falso, fornito dal medico Natale Cirino Aveni. Quest’ultimo avrebbe registrato nel sistema informatico della Regione Lazio vaccinazioni mai avvenute, permettendo così il rilascio di certificati digitali validi.
Non solo green pass: l’indagine include anche un secondo filone, dove l’accusa è ben più pesante. Si parla di truffa ai danni dello Stato per il rilascio di permessi ZTL, richiesti attraverso la produzione di falsa documentazione medica. Il sistema avrebbe garantito accessi privilegiati nelle zone a traffico limitato a soggetti non autorizzati, aggravando la posizione degli imputati.
Il coinvolgimento della famiglia e i prossimi passi
Tra gli imputati figurano anche la moglie e il figlio di Pippo Franco. Secondo la Procura, il medico Cirino Aveni avrebbe falsificato certificazioni vaccinali per tutta la famiglia dell’attore tra luglio e agosto 2021. I documenti, inseriti nel database regionale, avrebbero portato al rilascio di green pass che attestavano una vaccinazione mai effettuata.
Il 3 febbraio 2025 è fissata l’udienza preliminare per decidere se gli imputati, inclusi Pippo Franco e i suoi familiari, saranno rinviati a giudizio. L’inchiesta rappresenta uno dei casi più delicati di frode allo Stato degli ultimi anni, con potenziali ripercussioni legali e sociali enormi.