Pignoramento stipendio, ad aprile ti levano 1.200€: il Fisco ha iniziato il rastrellamento su tutti | Te li tolgono senza avvisarti

Cresce il rischio di pignoramento dello stipendio - Insolenzadir2d2.it (DepositPhoto)
Adesso scatta il pignoramento dello stipendio visto che ad aprile ti tolgono 1.200 euro. Il Fisco ha iniziato il rastrellamento: cosa cambia.
Il pignoramento dello stipendio è una misura prevista dalla legge. Grazie a questa si garantisce che il debitore riesca ad adempire ai suoi obblighi economici nei confronti di un creditore. Si tratta quindi di un’azione forzata messa in atto quando una persona non paga volontariamente un debito.
In questi casi il creditore il creditore può rivolgersi al tribunale per ottenere un’ordinanza che autorizzi il prelievo diretto di una parte dello stipendio del debitore, versata poi direttamente al creditore. Pignoramenti del genere possono avvenire anche per debiti con lo Stato.
Lo stipendio però non potrebbe essere pignorato per intero. Questo perché lo stato stesso prevede dei limiti precisi per tutelare il lavoratore e garantire che possa comunque vivere dignitosamente. In generale, la quota pignorabile varia in base al tipo di debito e può arrivare al massimo a un quinto dello stipendio netto mensile.
Bisogna dire però ci sono dei casi come il mantenimento dei figli o del coniuge in cui la percentuale può essere anche maggiore, ma va valutato caso per caso. E’ quindi importante sapere che il pignoramento dello stipendio non è immediato e segue una procedura giudiziaria. Scopriamo quindi cosa succede con l’ultimo pesante pignoramento.
Pignoramento dello stipendio, ti tolgono 1.200 euro: l’ultima batosta
Dal prossimo anno i dipendenti pubblici italiani dovranno prestare maggiore attenzione alle proprie pendenze con il Fisco. Questo dopo l’ultima Legge di Bilancio che ha deciso di introdurre nuove misure per rafforzare la riscossione dei debiti tributari nei confronti di chi lavora nella pubblica amministrazione.
Il governo ha quindi deciso di intervenire con strumenti più incisivi, che prevedono la possibilità di pignorare direttamente parte dello stipendio per recuperare quanto dovuto. Questo provvedimento riguarda coloro che guadagnano più di 2.500 euro al mese e che hanno debiti fiscali superiori ai 5.000 euro.

Come l’Agenzia delle Entrate colpisce questi lavoratori italiani: l’ultimo provvedimento
Nei casi precedentemente descritti l’Agenzia delle Entrate potrà sospendere il pagamento delle retribuzioni e delle indennità contrattuali, comprese quelle da licenziamento, fino al rientro dell’intera somma dovuta. Non si tratta di una norma isolata, ma di un’integrazione alle disposizioni già in vigore sula pignorabilità degli stipendi.
Stando ai dati forniti dal Ministero dell’Economia, oltre 250mila dipendenti pubblici si troverebbero già in questa situazione. Tra questi, circa 30mila percepiscono in media 3.500 euro al mese. Per questi il prelievo mensile potrà arrivare fino a un settimo dello stipendio, ovvero circa 500 euro, finché il debito non sarà completamente estinto.