Perché l’Impero cerca bambini sensibili alla Forza?
Nella quarta puntata di The Mandalorian abbiamo scoperto cosa voleva ciò che resta dell’Impero dal bambino. Ma, in realtà, già da tempo l’Impero era alla ricerca di neonati sensibili alla Forza. Soltanto che all’epoca la ragione era radicalmente diversa. Proviamo a fare un po’ di chiarezza sulla questione…
L’età imperiale
ATTENZIONE SPOILER DALLA QUARTA E QUINTA PUNTATA DI THE MANDALORIAN 2!!!
Il rapporto tra i Jedi più piccoli e l’Impero non parte proprio nel migliore dei modi. Come ben sappiamo, Anakin, alla fine de La Vendetta dei Sith, non ha pietà per i giovani younglings e li stermina tutti. Almeno questo è quello che credevamo fino a venerdì scorso! A quanto pare, uno dei bambini è sopravvissuto. Si tratta di Grogu, colui che per convenzione i fan chiamavano Baby Yoda, messo in salvo da un misterioso individuo prima della tragedia (o subito dopo).
Inizialmente, come per il resto dei jedi, l’obiettivo principale per i più piccoli era lo sterminio. Nella serie a fumetti Darth Vader 2017 scopriamo che nel Tempio era presente addirittura un database con tutti i bambini sensibili alla Forza sparsi per la galassia. Questo database però venne distrutto in un modo particolare (che non vi diciamo per evitare spoiler).
Negli anni successivi Darth Vader proseguirà la sua missione con gli Inquisitori, e oltre a stanare i jedi rimasti andrà alla ricerca per tutta la galassia di neonati sensibili alla Forza, con l’obiettivo di finire il lavoro cominciato al tempio. Lo scopriamo nella seconda stagione di Rebels: la squadra di ribelli guidata da Kanan, Hera ed Ezra cerca di proteggere alcuni di questi neonati, con l’aiuto proprio di… Ahsoka Tano (che è ritornata trionfalmente in The Mandalorian nella quinta puntata).
Le rivelazioni della quarta puntata della serie, come vi dicevamo all’inizio, hanno cambiato le carte in tavola in merito al trattamento riservato a questi bambini, e Grogu ne è la dimostrazione.
L’Impero dopo Endor
The Mandalorian è ambientato 5 anni dopo gli eventi di Episodio VI. La Nuova Repubblica sta provando a prendere il controllo, ma ciò che resta dell’Impero resiste, ed è ancora molto attivo. Nonostante la sconfitta, i lealisti imperiali, e in particolare Moff Gideon, hanno continuato a cercare i bambini sensibili alla Forza. Ma non per ucciderli. Dopo Endor, hanno deciso di cambiare strategia, apparentemente.
Nel quarto episodio della seconda stagione, Mando trova un laboratorio su Nevarro dove Grogu era stato usato come cavia per degli esperimenti, probabilmente collegati alla clonazione. Quello che è chiaro, è che il sangue di Grogu veniva dato ad altri soggetti, per motivi non del tutto precisati.
Ci deve essere stato, quindi, un cambio di ordini: invece di massacrare i Jedi, ciò che resta dell’Impero preferisce usarli per altri scopi. In un certo senso questo cambio di rotta ripercorre una puntata di The Clone Wars in cui Palpatine, allora Cancelliere Supremo, voleva sfruttare i bambini Force sensitive per creare un esercito. Ma ora essi vengono sfruttati per altro: forse è questa l’origine degli esperimenti che porteranno a Snoke e poi alla clonazione di Palpatine, ma ancora non ne abbiamo certezza.
Quello che sappiamo è che esiste un filo conduttore in tutta questa vicenda, ed è Grogu, presente da quando la Repubblica è caduta. Andando avanti con la sua storia verranno chiariti i restanti interrogativi, e sapremo di più sugli esperimenti imperiali sui neonati sensibili alla Forza.
Voi cosa ne pensate? Che idea vi siete fatti degli esperimenti? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su Facebook, Instagram e Twitter, vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti Star Wars!