Il ritorno di Palpatine ne L’Ascesa di Skywalker ha generato l’entusiasmo di molti fan, e uno dei primissimi colpi di scena del film è la scoperta che l’imperatore è in realtà un clone (lo si evince dalle vasche di clonazione). Il suo corpo, però, appare estremamente deteriorato; e ciò per una ragione specifica, emersa da un dettaglio del romanzo di Episodio IX. Andiamo a scoprirla insieme…
Illimitato potere!
A deteriorare il corpo clone di Palpatine, da quanto s’intuisce, è stato l’eccessivo potere dell’Imperatore. Nel romanzo è Kylo Ren che giunge a questa conclusione, deducendo che il potente spirito di Darth Sidious stesse corrodendo quel corpo clonato, non originale. Questo è anche il motivo per il quale c’era bisogno delle macchine per tenere uniti spirito e corpo.
Nel mondo di Star Wars l’uso del lato oscuro genera un deterioramento del corpo (è un elemento canonico), quindi la spiegazione sembra più che logica, ed il motivo per cui vediamo Palpatine in questo modo in Episodio IX. In realtà, l’aspetto dell’imperatore avrebbe potuto essere molto diverso…
Il concept originale di Palpatine
Il supervisore al trucco Neal Scanlan ha spiegato che l’idea originale era quella di mettere in scena un corpo clonato smembrato in varie parti, una versione certamente più horror di quella vista al cinema. Tutti elementi ispirati alle storie Legends (non più canoniche) narrate nei fumetti Dark Empire.
L’idea era che il corpo di Palpatine dovesse rappresentare “il tempo che aveva passato ad attendere la vendetta“, e, alla fine il design finale dell’Imperatore restituisce questa sensazione.
Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto il look di Palpatine in Episodio IX? Fatecelo sapere nei commenti! E Continuate a seguirci anche su Facebook, Instagram e Twitter, vi terremo costantemente aggiornati sul tutte le novità dell’universo di Star Wars.
Fonte: ScreenRant