Perché Darth Vader si è fermato contro Obi-Wan? L’analisi

Vader e l'incendio provocato da Tala

Nel terzo episodio della serie avviene il primo incontro/scontro tra Darth Vader e Obi-Wan Kenobi dopo 10 anni. La potenza del Sith è soverchiante sotto tutti i punti di vista, ma quando Tala accorre in aiuto del jedi Vader lo lascia andare. Molti si sono chiesti il perché, e di seguito proviamo ad interpretare la sua scelta.

I have the high ground

Lo scontro tra Obi-Wan e Darth Vader

Sin dalle prime battute dello scontro è evidente l’enorme divario tra i due. Darth Vader è una macchina inesorabile, e Obi-Wan (che si era appena riaperto alla Forza dopo 10 anni) fatica anche solo a difendersi. Vader potrebbe finirlo praticamente in 5 secondi, ma ovviamente il suo scopo è farlo soffrire. Questo è un punto importante da cui partire per comprendere la questione.

Pensate al duello tra Obi-Wan e Maul che si svolgerà su Tatooine 8 anni dopo, nella serie Rebels. Il jedi è infinitamente più forte, ormai in totale armonia con la Forza, e risparmia a Maul ulteriori sofferenze finendolo in un colpo. Comportamento che un Sith non avrebbe mai perseguito, quello di mostrare pietà per un avversario. Ma torniamo allo scontro nella serie Obi-Wan Kenobi.

Il dolore non basta

Obi-Wan tra le fiamme su Mapuzo

Con un contrappasso letteralmente dantesco, Vader getta Obi-Wan tra le fiamme e lo fa strisciare, provocandogli un dolore fisico simile a quello che lui provò su Mustafar. Ma non gli basta: poco dopo, prima che arrivi Tala, sarà lui stesso a scaraventarlo fuori dalle fiamme dicendo “Your pain has just begun”, “il tuo dolore è appena iniziato”. Probabilmente aveva intenzione di farlo soffrire in mille altri modi diversi, ma poi arriva Tala e le cose cambiano.

E’ probabile che in quei frangenti Darth Vader abbia capito che Obi-Wan aveva qualcuno che lo appoggiava e con cui agiva. Prima del loro incontro il Sith deve aver pensato che egli agiva da solo, nascosto chissà dove (cosa effettivamente vera fino agli eventi della serie). E ora invece si trova davanti agli occhi una situazione differente, la consapevolezza che c’è chi lo aiuta.

Vader non sa se queste persone tengono ad Obi-Wan, o da quanto si conoscono. Ma sa per certo che il jedi tiene alla vita degli altri (e infatti per farlo uscire allo scoperto prima aveva utilizzato il Force choke sulla popolazione inerme). Per questo in quei frangenti, anche se prima aveva chiesto agli assaltatori di portare Obi-Wan da lui, deve aver cambiato idea. Ma perché?

Ci sono cose peggiori della morte

Darth Vader infligge dolore ad Obi-Wan

Vader aveva appena trovato un modo per fa soffrire Obi-Wan enormemente: provocare la morte di gente che lo stava aiutando. Un qualcosa che avrebbe straziato il jedi più di qualsiasi dolore fisico e della morte stessa. Per questo Vader lo lascia andare, per poi scovare la base di queste persone e massacrarle tutte sotto gli occhi del suo ex Maestro.

Anche se a prima vista potrebbe sembrare che ciò che accade nella puntata successiva vada ad inficiare questa ipotesi, ci accorgiamo che Vader si calma non appena Reva gli dice di aver piazzato un tracciatore che localizzerà i protagonisti e li porterà dritti alla loro base. Si potrebbe discutere sul perché si sia arrabbiato inizialmente con Reva, ma abbiamo davvero bisogno di trovare giustificazioni alla sua rabbia? Star Wars ci ha ampiamente dimostrato che non serve.

Un piccolo incipit

Darth Vader nel terzo episodio di Obi-Wan Kenobi

Tornando alla scena in cui Vader osserva oltre le fiamme Obi-Wan che viene soccorso, è ovvio che magari se si fosse inserita una linea di dialogo in più si sarebbero potute comprendere le ragioni del Sith. Ma in questo caso la questione è lasciata in sospeso allo spettatore, come in un finale aperto.

Anche perché da sempre siamo abituati alle menti contorte e oscure dei Sith e soprattutto di Vader e Sidious, che nel corso della storia hanno preso spesso decisioni che alla maggior parte delle persone potrebbero sembrare incomprensibili.

Possibile espediente

Lo scontro tra Ahsoka e Darth Vader in Rebels

Oltre alle scelte di Vader, c’è anche un’altra questione da tenere in considerazione. Quando si sceglie di mettere in scena un personaggio come lui, soprattutto in un periodo storico in cui è inarrestabile, c’è bisogno di utilizzare degli espedienti narrativi per far si che ad un certo punto “si fermi”. Una questione che abbiamo visto spesso tra serie animate, videogiochi, romanzi e soprattutto nei fumetti, con molti espedienti interessanti utilizzati in opere come la serie regolare Dottoressa Aphra.

Nella serie Obi-Wan Kenobi, si è scelto come espediente quello di una scelta autonoma e contorta di Vader, perché è ovvio che il fuoco, Tala o un droide non lo avrebbero mai fermato. Un giusto compromesso tra le esigenze narrative e le questioni in-universe legate ai personaggi.

Voi cosa ne pensate della questione? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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