Pane con escrementi, il prodotto più venduto è gravemente contaminato: scoperta agghiacciante in queste ore | Rischio collassi circolatori

Pane contaminato (Pixabay foto) - www.insolenzadir2d2.it
Controlli riguardanti prodotti panificati rivelano condizioni shock: scatta il sequestro di oltre 800 chili di prodotti.
Ogni giorno entriamo in un forno, scegliamo quel filone croccante o quella pagnotta integrale che ci piace tanto e la mettiamo nel sacchetto senza pensarci troppo. È un gesto quotidiano, quasi automatico. Il pane, dopotutto, è uno degli alimenti più semplici e “puliti” che esistano, no? Beh, forse non sempre.
Dietro il bancone lucido e il profumo invitante, può nascondersi ben altro. A volte basta poco, una disattenzione, una regola ignorata, e quello che doveva essere un cibo sicuro diventa un rischio serio. Il problema? Non te ne accorgi. Non ha un odore strano, non ha un colore sospetto. Lo mangi e basta.
Quando si parla di igiene alimentare, ci si immagina qualcosa di tecnico, da esperti. Ma la verità è che riguarda tutti. Riguarda il panificio sotto casa, i controlli che dovrebbero esserci (ma magari non ci sono), e chi ogni giorno impasta, inforna, vende. Basta che salti una sola parte del processo e tutto il sistema va in tilt.
Ecco perché i controlli non sono una formalità: servono davvero a evitare il peggio. E quando arrivano notizie come quella di queste ore si capisce quanto poco basti per trasformare un luogo di produzione in un pericolo reale. Non solo per chi compra, ma per tutti quelli che lavorano lì dentro.
Controlli sul territorio e misure straordinarie
I carabinieri hanno chiarito che in casi come questo c’è anche e soprattutto un pericolo concreto per la salute. Il contatto diretto con alimenti contaminati da escrementi può causare infezioni gravi. Per ora l’attività è stata chiusa, con un’ammenda da 3.000 euro e l’obbligo di sanificare tutto e ripristinare le procedure previste dalla legge prima di poter riaprire.
I militari hanno documentato una situazione al limite: sporcizia ovunque, superfici unte, attrezzature sporche e, come se non bastasse, escrementi di topo sparsi sia nel laboratorio che nella zona dove si vende il pane. Ma non è finita. Nel retrobottega, c’erano sacchi di farina e ceste di pane direttamente sul pavimento, pieni di polvere, formiche e altri insetti. In tutto sono stati sequestrati oltre 800 chili di alimenti. La titolare? Multata e segnalata per non aver applicato il piano di autocontrollo Haccp, obbligatorio per legge.

Pane contaminato: rischio per la salute
Questa volta sono stati i carabinieri di Aci Sant’Antonio, insieme ai colleghi del Nas di Catania e al personale dell’Asp di Acireale, a entrare in azione. Il blitz è avvenuto in un laboratorio di panificazione nel pieno centro del paese — il nome non è stato reso pubblico — e quello che hanno trovato non è esattamente da raccontare a stomaco vuoto.
La fonte della notizia è proprio una nota ufficiale dei Carabinieri di Aci Sant’Antonio. E ci ricorda — purtroppo in modo brutale — quanto sia fragile la catena della fiducia tra chi produce e chi compra. E che anche dietro una semplice rosetta, può nascondersi ben più di quanto immaginiamo.