Oggi, grazie a The Clone Wars e a tutte le opere connesse, sappiamo che l’Ordine 66 fu attuato attraverso dei chip impiantati in ogni singolo clone. Ma questi sviluppi sul piano che portò alla distruzione dell’Ordine Jedi sono più recenti di quanto molti pensino, e profondamente diversi da quella che era la versione Legends dell’Ordine 66. Vediamo quindi la storia e le differenze che si celano dietro queste scelte.
L’Ordine 66 nel Legends
La versione canonica dei chip fu introdotta in The Clone Wars solo nel 2014, nella sesta stagione. Prima di allora c’erano molte altre opere (romanzi, fumetti) che avevano sviluppato una versione ben differente, come detto. L’Ordine 66 era conosciuto come Protocollo Clone 66, e faceva parte di una serie di ordini di emergenza che ogni clone conosceva e imparava. Il Protocollo 66 prevedeva che, in caso di emergenza (e solo sotto ordine del Cancelliere Supremo) i cloni avrebbero dovuto assassinare i generali jedi. Esistevano in tutto 150 Ordini di emergenza che i cloni del Grande Esercito della Repubblica dovevano apprendere.
Tra questi è da citare sicuramente anche l’Ordine 65, che stabiliva che se la maggioranza del Senato o del Consiglio di Sicurezza avesse dichiarato che il Cancelliere Supremo non era idoneo al servizio, doveva essere arrestato (o, se necessario, ucciso). Già questo basta a capire l’enorme differenza tra l’Ordine 66 canonico e quello Legends; la cosa più interessante è che anche i jedi erano a conoscenza di questo Protocollo, ma ovviamente lo sottovalutarono, considerandolo una mera formalità burocratica.
Le conseguenze dell’Ordine 66 nel Legends
Ovviamente questa visione dell’Ordine 66 provocò conseguenze profondamente differenti rispetto al canone. Nelle opere Legends i cloni obbediscono al Cancelliere non tramite coercizione fisica, ma semplicemente in base alla loro formazione militare. Molti di loro lo hanno fatto addirittura senza rimorso, memori di generali che li avevano trattati come carne da macello (si narrava di molti jedi che ragionavano “alla Pong Krell”); mentre altri sono letteralmente impazziti dopo aver visto o preso parte al massacro. La mancanza di coercizione fisica portò ad un’altra differenza rispetto al canone: molti più cloni rifiutarono di eseguire l’Ordine 66.
Ci sono moltissime storie splendide di cloni disertori, come quella dell’Ion Team, cloni commando che rifiutarono di uccidere i loro generali jedi durante la Battaglia di Murkhana (come narrato in Dark Lord: The Rise of Darth Vader) o quella della Squadra Omega, storia narrata nei romanzi Republic Commando.
La versione canonica
La versione introdotta in The Clone Wars è molto diversa anche e soprattutto perché rende i cloni vittime inconsapevoli. Anche nel canone ci sono molte storie struggenti su questa operazione, come quella di Fives o quella del finale della settima stagione. Siamo certi che in futuro (si spera già nella serie The Bad Batch) vedremo altre storie simili, magari anche di diserzione.
Cosa ne pensate delle due versioni dell’Ordine 66? Preferite quella canonica o quella Legends? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su Facebook, Instagram e Twitter, vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti l’universo di Star Wars. Se volete recuperare alcune di queste storie Legends sui cloni, in basso potete acquistare i romanzi di Republic Commando (in italiano):
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