Torna l’appuntamento del mercoledì con la serie evento Obi-Wan Kenobi, che è arrivata al suo quarto episodio. Anche quest’ultimo è ricchissimo di riferimenti, easter egg e sorprese. Analizziamo tutto di seguito! (Ovviamente l’articolo contiene una marea di SPOILER sulla puntata).
La sequenza iniziale di Obi-Wan Kenobi 1×04
Il quarto episodio si apre con Obi-Wan che riprende conoscenza in maniera confusa, mentre con un trasporto guidato da Tala arriva sul pianeta Jabiim. Il jedi è dolorante per la profonda ferita al braccio, e giunto sul pianeta viene calato in una vasca di Bacta in modo molto simile a Luke in Episodio V. Ovviamente parte subito anche un parallelismo con Darth Vader e la sua condizione, mentre riaffiorano i ricordi del loro dialogo e dello scontro nella puntata precedente.
Obi-Wan si riprende di soprassalto, chiedendo di Leia. La scena si sposta poi proprio sulla Fortezza dell’Inquisitorius, dove la piccola Leia è tenuta prigioniera da Reva, che la demoralizza per poterle poi estorcere l’ubicazione del luogo finale del Cammino. Sia queste dinamiche che le successive saranno un chiaro riferimento agli eventi di Episodio IV, ma non solo.
Il movimento di Jabiim
Su Jabiim facciamo la conoscenza di Roken, nuovo personaggio interpretato da O’Shea Jackson Jr. Egli non vede di buon occhio la presenza di Obi-Wan Kenobi, perché mette tutti in pericolo; mentre parla con il jedi lo chiama “Generale” quasi con scherno, sicuramente in riferimento al suo grado durante le Guerre dei Cloni. Roken inoltre è inizialmente restio a recuperare Leia, ma la bambina conosce tutto su Jabiim.
Successivamente Roken racconta ad Obi-Wan che aveva una moglie sensibile alla Forza, che è stata eliminata dagli Inquisitori. Dopo questo racconto egli si convince ad aiutare Obi-Wan, mostrando una mappa della luna acquatica di Nur, dove come sappiamo si erge la Fortezza dell’Inquisitorius. Il personaggio ci svela altri dettagli interessanti e corretti, e cioè che Nur si trova nel sistema di Mustafar.
Missione impossibile
Roken e i suoi alleati dicono ad Obi-Wan Kenobi che la Fortezza non è protetta da scudi perché è impenetrabile e nessuno sarebbe così pazzo da entrarci. Ovviamente se avete giocato a Jedi: Fallen Order la vostra mente sarà andata subito a Cal Kestis e alla missione su Nur, in cui si infiltra proprio nella fortezza. Primo di altri graditi riferimenti al videogioco.
Mentre Obi-Wan cerca di spronarli ad agire nomina gli airspeeder T-47, che poi vedremo alla fine dell’episodio. Come ricorderete, li troviamo in Episodio V, modificati dall’Alleanza Ribelle come snowspeeder. Successivamente, il jedi e Tala partono alla volta di Nur, e sul trasporto Obi-Wan tenta di ripristinare al meglio il suo utilizzo della Forza.
Infiltrazione di Obi-Wan Kenobi
Su Nur, Leia viene pressata dalla Terza Sorella, che le parla delle case sicure (e le mostra un pezzo di parete in cui c’è il simbolo dell’Ordine Jedi) e vuole che la piccola le riveli dove portano. Nel frattempo Tala atterra nell’hangar della Fortezza, e cerca di raggiungere una postazione di comando. Viene però fermata per un controllo, e nonostante la tensione riesce a far valere il suo grado con il capo della sicurezza. Sia tramite la schermata in aurebesh e sia tramite le sue mostrine, sappiamo che ella è un capitano.
Raggiunta una postazione, Tala guida Obi-Wan che si sta infiltrando dal basso, immerso sott’acqua. Altra splendida citazione a Jedi: Fallen Order, dove Cal Kestis fa lo stesso. Egli riesce ad entrare e comincia a cercare l’ubicazione di Leia, stando attento a non farsi vedere da un droide cercatore. Molto bella la scelta dei seeker droids, apparsi per la prima volta in Episodio I e in molti altri prodotti di Star Wars tra serie animate e fumetti.
Nel frattempo Reva cerca di torchiare Leia sondandole la mente, ma si accorge che la bambina è forte ed impenetrabile. Altro piccolo e splendido tassello della caratterizzazione e della ferrea forza di volontà della futura leader dell’Alleanza Ribelle.
Tortura e macabre scoperte
Poiché Leia non vuole cedere, Reva la porta in una sala in cui si trova un tavolo di tortura molto simile a quello su cui finì Han Solo in Episodio V. Mentre la piccola grida implorando aiuto, Obi-Wan compie una macabra scoperta: la Fortezza di Nur è soprattutto una tomba per i jedi sopravvissuti all’Ordine 66 e successivamente braccati dagli Inquisitori. Obi-Wan osserva inorridito i corpi di molti jedi imbalsamati, e tra questi vediamo alcuni volti noti.
Nella prima inquadratura, che riprende tutta la sala, notiamo sulla destra un jedi di specie Ongree. Quasi sicuramente è il Maestro Coleman Kcaj, membro del Consiglio jedi in Episodio III e sopravvissuto alla Purga poiché presente nella lista che appare nella serie a fumetti Darth Vader 2017.
Quel che è certo invece è che il jedi successivo, di specie Cosiana, è sicuramente Tera Sinube, l’anziano Maestro che abbiamo conosciuto nella serie animata The Clone Wars. Un dolcissimo jedi che ha insegnato per anni agli younglings: vederlo lì è davvero triste. Come è triste vedere addirittura proprio un piccolo youngling senza vita. Nella scena vediamo anche altri jedi, ma essendo umani al momento è difficile identificarli, e con tutta probabilità sono inediti.
Il salvataggio
Obi-Wan sente Leia chiedere aiuto, e dice a Tala di creare un diversivo. Ella perciò convoca la Terza Sorella nella sala dello schermo tattico, in cui vengono inquadrate meglio le spade laser messe come trofei sullo sfondo: ora sappiamo a chi appartenevano. Tala cerca di perdere tempo, mentendo sull’ubicazione del movimento dicendo che si trova su Florrum, nel sistema di Sertar. Un’altra splendida citazione ad un luogo che ben conosciamo: in The Clone Wars era il covo dei pirati del mitico Hondo Ohnaka.
Intanto Obi-Wan mette k.o. gli stormtroopers a guardia di Leia e prende la bambina, cercando una via di fuga. Egli viene però notato dal droide cercatore, che fa suonare l’allarme. Anche Reva accorre, e Tala riesce quindi a sfuggire alla sua morsa. Con la Terza Sorella, oltre ad uno stuolo di stormtroopers, c’è anche un Purge Trooper, soldati epuratori visti in Jedi Fallen Order e nella serie a fumetti Darth Vader 2017.
E’ interessante notare come, mentre lotta nei corridoi, Obi-Wan Kenobi riacquisti pian piano le sue abilità sia con la Forza sia con la spada laser; sequenze molto molto emozionanti. Elemento che sarà ancor più amplificato quando utilizzerà la Forza per contenere una falla, rilasciandola successivamente per liberarsi degli inseguitori. Un espediente che è un altro riferimento a Cal Kestis nel videogioco.
Obi-Wan Kenobi: Fuga da Nur
In maniera simpatica e maldestra, con Leia nascosta sotto un mantello imperiale che camuffa Obi-Wan, i tre si fanno strada verso l’hangar della Fortezza. Ovviamente però vengono braccati dai soldati, da Reva e anche dal Quinto Fratello. Quando sembra tutto perduto, i membri del movimento di Jabiim accorrono in loro aiuto proprio con gli airspeeder T-47, riuscendo a portarli fuori dal pianeta (non senza perdite). Molto bella e significativa la frase di Tala: “Siete dei soldati da ora”, che segna il passaggio di questo movimento ad una cellula di ribellione. Splendida poi la sequenza in cui Leia e Obi-Wan si tengono per mano.
Su Nur Reva viene punita da Darth Vader con il Force Choke, ma riesce a scamparla dicendo al Sith che li aveva fatti fuggire di proposito, poiché era riuscita a piazzare un localizzatore che li porterà dritti alla loro base. E infatti, nel finale, vediamo che lo ha inserito all’interno di Lola, il droide di Leia. Con questa scena si chiude il quarto episodio di Obi-Wan Kenobi, del quale trovate qui la nostra recensione.
Cosa ne pensate di questi riferimenti ed easter egg della quarta puntata di Obi-Wan Kenobi? Ditecelo come sempre nei commenti! E continuate a seguirci, anche su Facebook, YouTube, Instagram e Twitter! Vi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.