Obi-Wan Kenobi: ecco i piani originali per il destino di Reva!

Reva su Jabiim

Negli ultimi episodi di Obi-Wan Kenobi ci è stato mostrato il cambiamento di Reva tramite il suo passato e le sue scelte nel presente, che l’hanno portata verso un futuro tutto da scrivere. Nei piani originali però il personaggio aveva tutto un altro destino: scopriamolo insieme di seguito!

La parola allo scrittore

Reva sul Devastator di Vader

Come ricorderete, originariamente Obi-Wan Kenobi sarebbe dovuto essere un film (anzi addirittura una trilogia). Come sappiamo poi è diventata una serie tv, e molte idee dello sceneggiatore Stuart Beattie sono state utilizzate; tra queste c’è l’introduzione di Reva. Egli ne ha parlato in un’intervista esclusiva con The Direct. Quando gli è stato chiesto se Reva fosse presente nelle prime bozze della sceneggiatura del film, Beattie ha risposto: “È stata una mia creazione… Ho creato Reva fino in fondo”. Egli ha poi continuato parlando del punto di vista di Reva sui Jedi come cattivi e del fatto che il personaggio originariamente non sapeva che Anakin fosse Darth Vader:

“Sì, ma l’unica piccola differenza nella mia versione era che lei non sapeva che Darth Vader fosse Anakin. Perché mi chiedevo: “Come faceva a saperlo?”. Lei vedeva solo Anakin come Anakin, perché non indossava ancora l’armatura, giusto? Quindi Anakin ha ucciso i suoi amici, le ha fatto la cicatrice, l’ha quasi uccisa, l’ha lasciata morire, in pratica. Quindi, nella sua mente, il Consiglio Jedi era il più grande cattivo della galassia. Credeva alle bugie secondo cui stavano tramando un colpo di stato per conquistare il potere e tutto il resto, ma furono fermati dai Cloni. Quindi credeva che questo fosse il motivo per cui dava la caccia ai Jedi, perché credeva che i Jedi fossero i peggiori, fondamentalmente.

Il suo destino nelle prime bozze

Reva e gli altri younglings al Tempio Jedi

Beattie ha poi parlato del destino originale di Reva, con la storia che si conclude con la sua morte per mano di Vader per salvare Obi-Wan:

“Perché ho pensato: ‘Come fa a sapere che questo essere in una tuta meccanica che tutti chiamano Darth Vader è l’uomo che l’ha uccisa, o che ha cercato di ucciderla’?”. Quindi è stato Obi-Wan a svelarle quel segreto e quella rivelazione che le ha fatto dire: “Oh mio Dio, mi sono sbagliata per tutto questo tempo“. E così va a salvare Kenobi sacrificandosi, dicendo a Vader: “Ho ucciso Kenobi”. E poi Vader la elimina. Questo ha completato il suo arco narrativo. Quindi è stato un po’ diverso che lei fosse, sì, assolutamente, l’Inquisitore che dava la caccia a Kenobi per tutto il tempo e guidato dai suoi demoni personali”.

Il ruolo di Reva

Reva trafitta e dolorante

Beattie ha anche detto che, pur ritenendo che la Terza Sorella avesse un ruolo vitale da svolgere nella storia, “sentiva che doveva morire”.

“Sì, uccisa da Vader alla fine. Sì, volevo che questa storia, volevo che la sua storia finisse. Volevo che Reva svolgesse il suo ruolo nella storia di Kenobi-Vader, che era essenzialmente, alla fine, quello che spingeva Vader a smettere di dare la caccia a Kenobi. Ha posto fine all’ossessione che Vader aveva per Kenobi. Ha detto che era finita, quindi quello era il suo ruolo. Aveva fatto così tante cose terribili che sentivo che doveva morire [ride]. Si può redimere solo fino a un certo punto.

Lo sceneggiatore ha poi proseguito l’intervista (che trovate qui). La visione originale di Beattie era molto interessante, soprattutto perché dava un bell’incipit all’odio di Reva per i jedi e soprattutto forniva un “pretesto” per far cessare la caccia ad Obi-Wan da parte di Vader. In questo caso però non ci sarebbe stato il faccia a faccia finale tra i due, come nella serie. Cosa ne pensate di questa versione? Quale preferite?  Ditecelo come sempre nei commenti! E continuate a seguircianche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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