Nuove agevolazioni 104, con questa patologia comune adesso le puoi chiedere: praticamente ce l’hanno tutti
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Uomo ammalato (Canva Foto) - www.insolenzadir2d2.it
Nuove agevolazioni per la 104: rientra nel calcolo anche una patologia purtroppo molto diffusa. Di quale parliamo?
Le malattie invalidanti che danno diritto ai benefici della 104 sono diverse. Comprendono patologie croniche, degenerative, oncologiche e altre condizioni che compromettono la capacità di svolgere le normali attività quotidiane.
Queste malattie possono causare difficoltà motorie, cognitive, sensoriali o di altro tipo, limitano l’autonomia e la partecipazione alla vita sociale. Riconoscere queste condizioni serve per garantire il sostegno adeguato a chi ne è affetto.
Tra le patologie più comuni che danno diritto alla 104 troviamo malattie neurologiche come la sclerosi multipla, il Parkinson e l’Alzheimer, malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide e il lupus, malattie oncologiche e altre patologie gravi.
L’elenco non è esaustivo e nuove patologie possono essere aggiunte in base all’evoluzione della ricerca medica e alla valutazione delle commissioni mediche. Ti sveliamo una nuova patologia che è stata inserita. Di quale parliamo?
Come funziona
Immagina di avere una patologia che ti dà diritto a un aiuto concreto, ma di non saperlo. Pensa a quante volte hai sentito parlare di “bonus tiroide” o “bonus diabete”, ma hai pensato che non ti riguardassero.
Invece, potresti avere una malattia che, anche se non dà diritto a un “bonus” specifico, ti mette a disposizione benefici importanti come l’invalidità civile, l’esenzione dal ticket e permessi lavorativi speciali. Come funziona?
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Come avere la 104
Per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, il primo passo è la certificazione medica, che deve essere rilasciata dal medico curante e trasmessa all’INPS. Questo documento attesta le patologie invalidanti e il loro grado percentuale. Con il codice rilasciato dal medico, il paziente può procedere con la domanda di invalidità, che può essere presentata online o con l’aiuto di un patronato. Dopo la presentazione della richiesta, il paziente viene convocato dalla Commissione medica per l’accertamento medico-legale. Il verbale rilasciato dalla Commissione certifica la percentuale di invalidità riconosciuta.
Così hai la pensione di inabilità in caso di invalidità totale, l’assegno mensile per invalidità parziale e l’indennità di accompagnamento per chi necessita di assistenza continua. Per i minori con difficoltà persistenti è prevista un’indennità di frequenza per sostenere le spese scolastiche e riabilitative. I lavoratori con disabilità o i loro familiari possono usufruire di permessi retribuiti, che includono tre giorni di permesso mensile frazionabili anche in ore, oppure riposi giornalieri in base all’orario di lavoro. Si può chiedere un congedo straordinario fino a due anni. L’invalidità riconosciuta può dare diritto anche all’esenzione dal ticket sanitario per alcune patologie, come ipotiroidismo, ipertiroidismo e gozzo tossico. La notizia arriva da latiroide.it.