Novità condominio, per i danni alla facciata adesso paghi tu anche se non è tuo: 1.400€ di stangata sulle prossime spese condomini

Danni alla facciata chi paga (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Anche se non lo hai costruito tu, ora potresti dover pagare migliaia di euro per rifare il lavoro in caso di danni.
Nel microcosmo del condominio, basta un dettaglio architettonico a scatenare una vera e propria valanga di spese impreviste. A volte si tratta di infiltrazioni dal tetto o di crepe nei muri portanti, ma altre volte i problemi nascono da strutture così sottili da sembrare insignificanti.
Come, ad esempio, il divisorio tra due balconi privati, quella paratia che separa gli spazi esterni di due appartamenti contigui. Chi dovrebbe occuparsene quando si rovina? E, soprattutto, chi paga la manutenzione o la sostituzione?
È facile pensare che, trattandosi di un confine tra proprietà, le spese tocchino solo a chi ha deciso di costruirlo. O magari si tende a ignorarne la presenza, considerandolo parte dell’appartamento accanto.
Ma proprio qui si annida un equivoco giuridico che sta emergendo sempre più spesso nei tribunali e nelle assemblee condominiali. Il divisorio, anche se non è stato realizzato da te, può diventare una tua responsabilità economica.
Divisorio del balcone: parte dell’edificio, ma chi paga?
In contesti urbani sempre più affollati, dove ogni centimetro quadrato di spazio conta, il balcone rappresenta un bene prezioso. Ma è anche uno dei luoghi dove i contrasti tra vicini diventano più accesi. Le discussioni possono partire da piccoli gesti – un vaso spostato, un pannello appoggiato alla ringhiera – ma spesso evolvono in contese legali complesse, dove si intrecciano diritti di veduta, di luce e di privacy.
A complicare le cose è il fatto che il divisorio non è considerato una parte comune dell’edificio. Non rientra cioè tra quegli elementi che, secondo l’articolo 1117 del Codice Civile, sono condivisi da tutti i condomini. Eppure, la sua manutenzione coinvolge direttamente chi si affaccia su di esso. Così, la confusione si fa inevitabile: si può appoggiare qualcosa contro il divisorio? Si può modificarlo? O serve l’accordo del vicino?

Il confine invisibile che divide… le spese
Quando il divisorio si deteriora o viene danneggiato, la questione economica diventa centrale. E secondo quanto chiarito anche da La Legge per Tutti, la giurisprudenza è netta: il costo per rifarlo va diviso equamente tra i due confinanti. Anche se uno solo lo ha costruito. Anche se l’altro non ha mai manifestato interesse o utilizzo. Il Codice Civile prevede una divisione 50 e 50, salvo accordi diversi. Una regola che vale per tutti gli elementi di confine tra proprietà private, incluso questo sottile ma determinante pannello tra due balconi.
Il rifacimento completo di un divisorio può arrivare a costare fino a 2.800€, cifra che comprende materiali come muratura o metallo e la manodopera. Questo significa che ognuno dei due proprietari si troverà a pagare circa 1.400€. Un importo importante, che può ricadere anche su chi pensava di non avere nulla a che fare con quella struttura. L’unico modo per evitarlo è stipulare un accordo scritto tra i vicini, altrimenti la divisione delle spese è automatica e non contestabile.