Novità Comune, adesso ti chiedono il reddito: se non è abbastanza ti cacciano dalla città | Vogliono solo chi paga sempre

Città e reddito

Città e dichiarazione dei redditi modello 730 illustrazione (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it

Vivere in centro sta diventando un privilegio per pochi: ora serve dimostrare quanto guadagni per trasferirti in questa città.

Tra i palazzi eleganti e i viali alberati, la città sembra chiedere sempre più spesso un requisito preciso: il tuo reddito. Chi desidera abitare in un quartiere centrale o anche solo semiperiferico si ritrova a dover dimostrare, con tanto di busta paga alla mano, di poter sostenere costi che solo pochi possono permettersi.

Nessuna legge impone formalmente questa selezione, ma il mercato immobiliare la pratica ogni giorno.

Il costo della vita sta spingendo fuori sempre più residenti, specialmente coloro che, pur lavorando stabilmente, non riescono a soddisfare le richieste dei locatori. In certi casi, non basta avere uno stipendio regolare: serve guadagnare almeno tre volte il canone d’affitto.

Una soglia che esclude gran parte della classe media e porta a un’unica conclusione: chi non ce la fa, dovrà andarsene.

In questa città non puoi viverci se guadagni poco

Questa esclusione silenziosa si traduce in un cambiamento profondo nella composizione sociale delle città. Milano, in particolare, sta diventando una vetrina per pochi, e il concetto di “centro” si restringe ogni anno. I proprietari, tutelati da un mercato immobiliare forte, selezionano inquilini con criteri sempre più rigidi. In una città in cui l’offerta di alloggi non cresce al passo con la domanda, il potere contrattuale è tutto da una parte sola.

Il fenomeno è ancora più evidente nei quartieri un tempo popolari, ora riconsiderati come zone “interessanti” da investitori e affittuari di fascia alta. L’accesso all’abitazione è ormai filtrato da condizioni economiche che si stanno trasformando in vere e proprie barriere sociali. In questo contesto, non sorprende che sempre più persone siano costrette a spostarsi verso la periferia o addirittura fuori città, in cerca di soluzioni sostenibili.

Milano
Foto del Duomo di Milano (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Una selezione naturale al centro delle città

L’immobiliarista Lorenzo Magni, noto al pubblico anche per il programma televisivo “Casa a Prima Vista”, ha offerto una visione cruda ma lucida del futuro di Milano in un’intervista riportata da Il Fatto Quotidiano. Secondo Magni, “vivere a Milano è un lusso” e il centro è ormai riservato a fondi internazionali, investitori stranieri e “super ricchi”. Per affittare un semplice bilocale da 1.200 euro, bisogna dimostrare un reddito netto mensile di almeno 3.600 euro.

Questa soglia, imposta dai proprietari come garanzia contro la morosità, esclude intere fasce di lavoratori. Chi ha figli o è una partita IVA, racconta Magni, trova enormi difficoltà nel trovare casa. Il centro di Milano rischia di svuotarsi dei suoi abitanti storici, trasformandosi in un ambiente esclusivo dove il diritto all’abitare è concesso solo a chi può permetterselo. Chi non raggiunge i requisiti, semplicemente non viene preso in considerazione.