Multa da 347€, anche solo per essere partito in seconda: adesso la ripartenza è sotto controllo | Autovelox attivi anche al semaforo

Multa auto traffico illustrazione (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Se parti in seconda adesso ti becchi automaticamente una multa da 347 euro! Sotto controllo anche le ripartenze.
Il momento della ripartenza al semaforo sembra un gesto naturale, quasi automatico. Eppure, dietro a quel semplice scatto si nasconde oggi una novità che potrebbe sorprendere molti automobilisti italiani.
Le città stanno cambiando volto, e con loro anche il modo di concepire la sicurezza stradale. Nessuna distrazione sarà più tollerata, nemmeno per chi si limita a ingranare la seconda marcia.
Le innovazioni tecnologiche applicate alla gestione del traffico non si limitano più a rilevare le velocità in rettilineo. Le nuove normative mettono sotto osservazione anche le fasi di partenza ai semafori, in nome di una mobilità più sicura e rispettosa degli utenti più vulnerabili.
La linea di confine tra prudenza e sanzione si fa sempre più sottile, mentre crescono gli strumenti a disposizione degli enti locali.
La riforma dei controlli elettronici: la ripartenza al semaforo
La riforma dei controlli elettronici non punta semplicemente a ridurre il numero di incidenti, ma a cambiare radicalmente il comportamento dei conducenti. Il rispetto dei limiti diventa parte di un progetto più ampio, pensato per rendere le città più sostenibili e accessibili. E adesso anche la ripartenza al semaforo finisce sotto una lente molto attenta.
Accanto agli autovelox tradizionali entrano in scena nuove modalità di controllo, capaci di monitorare i movimenti più rapidi e apparentemente innocui. La sensazione di avere gli occhi elettronici sempre puntati addosso è destinata a diventare parte integrante della vita urbana. Ma cosa prevede esattamente la nuova normativa?

Come cambia il controllo della velocità in città
La nuova regolamentazione, pubblicata con il decreto Autovelox del 2024, stabilisce che i controlli elettronici potranno essere installati anche in prossimità dei semafori urbani. Come spiega Virgilio Motori, l’obiettivo è rilevare non solo il superamento dei limiti di velocità, ma anche partenze troppo brusche che possono mettere a rischio pedoni e ciclisti. Una ripartenza eccessivamente rapida potrà ora essere sanzionata con multe che arrivano fino a 347 euro.
I dispositivi di rilevamento saranno in grado di misurare la velocità dei veicoli immediatamente dopo il verde, verificando se l’automobilista mantiene un’accelerazione compatibile con i limiti stabiliti. In pratica, partire troppo veloce potrà essere considerato alla stregua di un’infrazione vera e propria. I nuovi sistemi sono già attivi in alcune città italiane e fanno parte di una strategia più ampia che punta a ridurre drasticamente gli incidenti in ambito urbano.