Lo ribadiamo spesso, Star Wars è una saga epica e iconica sotto molti punti di vista. In quarant’anni di vita, tutto ciò che riguarda l’universo starwarsiano è divenuto quasi leggendario. In questa lista non si possono non inserire i costumi, alcuni degli elementi più importanti che hanno contribuito a rendere epico il franchise. Per questo ci sembra doveroso rendere omaggio all’uomo che ha creato quelli più importanti, ovvero John Mollo, deceduto pochi giorni fa.
Il costumista britannico è deceduto questo 25 Ottobre, all’età di 86 anni. Proprio per il suo lavoro in Star Wars: Una Nuova Speranza ha ricevuto il primo Oscar della sua carriera, seguito da quello per il film Gandhi, nel 1982.
Il suo apporto a Star Wars
Nato a Londra, John Mollo iniziò a lavorare nel mondo del cinema come esperto di storia militare, e in particolare di divise dell’esercito, in diversi film tra cui il capolavoro di Stanley Kubrick Barry Lyndon. Dopo quella prestigiosa collaborazione, debuttò come costumista, proprio nel primo Star Wars: “Avevo appena finito il lavoro per Kubrick“, raccontò al Times, “Quando incontrai George Lucas presso gli Elstree Studios di Borehamwood“. Erano gli storici studi dove si stava girando il film che avrebbe aperto l’epopea galattica più celebre di sempre. Mollo, in seguito, ammise di non aver mai visto, sino ad allora, un film di fantascienza. Servendosi dei disegni di Ralph McQuarrie, storico concept artist della saga, creò gli abiti di Han Solo, della principessa Leia e di Obi-Wan Kenobi.
La sua creazione più leggendaria, però, è sicuramente l’iconica armatura nera di Darth Vader. Mollo ha inoltre dato vita anche alle armature degli stormtrooper imperiali. Un lavoro incredibile che, come detto, gli valse l’Oscar nel 1978.
Altri lavori
Dopo aver vinto l’Oscar, è stato costume designer, nel 1979, di un altro cult come Alien di Ridley Scott. Un anno dopo è tornato in Star Wars lavorando anche ai costumi de L’Impero colpisce ancora. Dopo una quarta incursione nel mondo della fantascienza con Atmosfera zero, è passato al cinema in costume, con il biografico Gandhi di Richard Attenborough, che gli ha fruttato la seconda statuetta. Tra gli altri suoi lavori, i costumi di Greystoke – La leggenda di Tarzan, Il signore delle scimmie, Revolution, Cacciatore bianco, Cuore nero di Clint Eastwood, Charlot – Chaplin, I tre moschettieri e Mowgli – Il libro della giungla.
Doveroso ricordare la vita e la carriera di un uomo che ha reso epica, a modo suo, la saga di Star Wars e non solo. La Forza lo ha sicuramente ispirato in vita, e ci auguriamo che lo aiuti in questo suo ultimo viaggio.
Fonte: cinema.fanpage.it