Debbie Reynolds è morta ieri all’età di 84 anni. Il destino alle volte può essere assolutamente crudele e beffardo. L’attrice di Hollywood, madre di Carrie Fisher, la nostra indimenticata Leia in Star Wars, stava preparando il funerale della figlia, morta il giorno prima, insieme al fratello Todd, quando ha accusato un malore. La morte è avvenuta in ospedale, dove era stata portata d’urgenza.
In questi giorni aveva ripetutamente ringraziato il mondo intero e i fan di Star Wars con post su Facebook, per il supporto che avevano dato alla famiglia dopo la morte di Carrie.
Due vite insieme
Il rapporto tra le due donne non era stato facile nel corso degli anni. Debbie Reynolds era diventata famosa negli anni 50 per il suo ruolo di protagonista nel film cult “Singin’ in the Rain”. In quelli anni si era sposata con il padre di Carrie Fisher, Eddie, divorziando nel 59 dopo quattro anni di matrimonio. Dopo essere stata abbandonata da Eddie Fisher, si era risposata due volte. Era stata inoltre lei, ad introdurre Carrie nel mondo dello spettacolo. Durante i problemi di dipendenza della figlia, aveva supportato la stessa in varie occasioni, inoltre la loro storia ha ispirato il film “Postcards from the Edge”, con Maryl Streep, basato sul romanzo semi autobiografico di Carrie. Nel corso degli ultimi anni il loro rapporto era migliorato, Carrie aveva infatti portato la madre all’anteprima de Il Risveglio della Forza e compariva spesso al suo fianco. È inoltre ironicamente amaro che sia già pronto al debutto un documentario sul rapporto tra madre e figlia di nome: “Bright Lights: Starring Carrie Fisher and Debbie Reynolds” che sarà trasmesso dalla HBO prossimamente.
Sembra non esserci tregua per questa famiglia. A noi, tuttavia, piace pensare che Carrie e Debbie siano ora riunite nella Forza come madre e figlia e che finalmente abbiano trovato pace e serenità.