Monster 3, su Netflix arriva un altro serial killer: ma la storia vera è raccapricciante \ Cosa si nasconde dietro la maschera
La terza stagione della famosissima serie antologica è pronta ad esplorare la storia vera di un altro famoso criminale.
La nuova stagione della popolare serie antologica sta per riportare sullo schermo uno dei più controversi criminali della storia americana. Dopo aver trattato figure altrettanto inquietanti nelle stagioni precedenti, il racconto si sposta su un altro caso che ha profondamente influenzato l’immaginario collettivo.
Il crimine non è nuovo nel panorama delle serie TV. Molti sceneggiatori e registi hanno deciso di esplorare le storie più oscure, cercando di rivelare ciò che si cela dietro le menti di questi individui. Tuttavia, pochi casi hanno avuto l’impatto culturale e mediatico di quello che sta per essere raccontato. Non si tratta di un crimine comune, ma di uno che ha generato mostri cinematografici leggendari, i quali continuano a terrorizzare intere generazioni.
La figura al centro di questa nuova stagione ha già ispirato icone come Norman Bates e Leatherface, personaggi che incarnano il terrore psicologico. Il pubblico, attratto da queste storie, si è sempre chiesto cosa spinga qualcuno a compiere atti così inimmaginabili. Eppure, la verità dietro questa figura è ancora più disturbante di quanto il cinema abbia mai mostrato.
Gli episodi precedenti della serie hanno saputo catturare l’attenzione globale, immergendo gli spettatori in storie di crudi crimini, bugie e manipolazioni familiari. Il crimine ora raccontato, invece, sposta il focus su una mente contorta, cresciuta in isolamento e che si è nutrita di traumi e ossessioni devianti. L’attesa è altissima, poiché chiunque abbia visto le prime due stagioni sa che ci aspetta un racconto tanto macabro quanto affascinante.
Chi era Ed Gein: la storia vera
L’uomo che ha ispirato alcuni dei più famosi villain del cinema è Edward T. Gein, nato nel 1906 nel Wisconsin. Cresciuto in una fattoria isolata, la sua vita fu segnata dalla presenza di una madre fanatica religiosa e un padre alcolizzato. Fin dall’infanzia, Ed visse sotto il controllo ossessivo della madre, che lo educava con rigide convinzioni religiose e lo puniva severamente.
Con la morte del fratello, avvenuta in circostanze misteriose, e quella della madre pochi anni dopo, Ed rimase solo e il suo comportamento iniziò a degenerare. Fu allora che si verificarono i primi atti criminali che lo avrebbero reso tristemente famoso. I suoi crimini non si limitavano all’omicidio, ma includevano pratiche macabre come la profanazione di tombe e corpi.
Gli incubi nella casa di Plainfield
Nel 1957, la sparizione della proprietaria di una ferramenta portò le autorità a investigare su Ed Gein. Quando entrarono nella sua casa, ciò che scoprirono superava ogni immaginazione: corpi privati delle membra, parti umane trasformate in arredamento e trofei raggelanti. Tra gli oggetti trovati vi erano lampade fatte con pelle umana, teschi utilizzati come decorazioni e persino un vestito realizzato con la pelle di donne.
Ed Gein venne arrestato e, dopo essere stato dichiarato mentalmente instabile, evitò la condanna a morte, trascorrendo il resto della sua vita in un manicomio criminale. La sua storia, fatta di follia e terrore, continua a ispirare opere che esplorano il lato più oscuro della psiche umana.