Non è semplice fare un film di Star Wars. E per chi li dirige, il dover soddisfare esigenze ed aspettative altissime può essere una grande fonte di stress, persino se Star Wars l’hai creato tu e ti chiami George Lucas. Il simpatico e barbuto zio George ha sempre tenuto a far conoscere le sue opinioni ai fan, lasciandosi andare anche abbastanza apertamente a considerazioni e pensieri circa i suoi prodotti. Come è successo anche per La Minaccia Fantasma.
Episodio I è stato probabilmente il più massacrato da critica e fan. Eppure il fallimento, se di fallimento si può parlare (visto che il film ha incassato un miliardo di dollari), era stato in un certo modo previsto, al tempo.
Questione di feeling
Tra i reperti storici riguardanti Star Wars che popolano internet, esiste un interessante documentario da circa un’ora intitolato The Beginning: Making Star Wars: Episode I The Phantom Menace, disponibile in versione completa sul canale youtube internazionale di Star Wars. In esso viene descritto tutto il processo creativo dietro alla produzione del primo capitolo della trilogia prequel. Dalle audizioni per gli attori, alla creazione dei costumi e degli effetti speciali, passando anche per le considerazioni personali di Lucas e degli altri addetti ai lavori. Ad un certo punto del documentario, si può assistere alla prima proiezione di una versione completa del film (ma non definitiva) in un ufficio con tutti i capi reparto della produzione, compreso George Lucas stesso. Alla fine di essa, egli pronuncia le seguenti parole:
“È un tantino sconnesso. È quasi sfacciato nel disorientare lo spettatore. Potrei essermi spinto troppo in là in alcuni punti.”
A questo punto, Ben Burtt (editor del film) aggiunge:
“Nello spazio di circa 90 secondi, si va dal compiangere la morte di un eroe a correre verso un momento abbastanza comico con Jar Jar e Anakin che ritornano… È troppo in un lasso di tempo così corto.”
Lucas continua:
“Ti disorienta… Ci ho pensato molto, e la cosa strana è che non si può eliminare quasi nessuno di questi pezzi adesso, perché ognuno di loro ti porta verso lo step successivo. E non puoi saltarci perché non sai dove sei. Sto creando un particolare tipo di film che è coerente, ma molto difficile da seguire.”
Lucas era quindi pienamente consapevole del fatto che la Minaccia Fantasma aveva dei problemi, tra cui un montaggio forse troppo frenetico. Qui sotto potete trovare il documentario intero; al minuto 54:43 potete trovare, invece, la scena descritta. Voi cosa ne pensate? Credete che zio George sia stato troppo duro con se stesso o gli date ragione? Fatecelo sapere nei commenti!