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    L’importanza di chiamarsi R2-D2

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    Come primo personaggio della rubrica, la scelta non poteva che ricadere sull’unico ed inimitabile R2-D2. Non solo perché ispirandoci a lui abbiamo intrapreso questa avventura, ma anche perché, ad una attenta analisi, il nostro droide può essere considerato un pilastro imprescindibile della saga di Star Wars. Ma procediamo con ordine.

    R2-D2 è un astrodroide, nonché un formidabile droide interfaccia, capace di bypassare abilmente ogni sorta di computer o marchingegno elettronico. E’ originario di Naboo, e comunica emettendo una serie di suoni simili ad un bip. Da molti suoi comportamenti, nonché dalle testimonianze della sua inseparabile controparte C3PO, scopriamo che R2-D2 è un droide particolarmente irriverente, sfrontato e maleducato. Anzi, se vogliamo utilizzare il termine più adatto, insolente (aggettivo doveroso).

    R2-D2 e C3PO droidi Star wars
    i simpatici R2-D2 e C3PO
    fonte: Movieplayer.it

    Le imprese di R2-D2

    Il ruolo cardine di R2-D2 è palese all’interno della saga. Non ci credete? Partendo cronologicamente, durante gli eventi di Episodio I (La Minaccia Fantasma), egli si rende protagonista della fuga di Padmé Amidala da Naboo; e come alleato astrodroide del giovane Anakin Skywalker, riesce a sconfiggere l’astronave della Federazione dei mercanti.

    R2-D2 ologramma con Obi-Wan Kenobi Star Wars
    R2-D2 mostra il messaggio di Leia ad Obi-Wan
    fonte: Wookieepedia

    Il suo ruolo, poi, è ancora più marcato in Episodio IV (Una nuova speranza): è lui infatti il custode dei preziosissimi piani della Morte Nera, che i ribelli erano riusciti a sottrarre all’Impero, e che la principessa Leia, in un impeto di disperazione, gli aveva affidato. R2-D2, con caparbietà, completa la sua missione: trovare Obi-Wan Kenobi e consegnare i piani della Morte Nera all’Alleanza Ribelle.

     

    Ciò permetterà al giovane Luke Skywalker (che, come compagno astrodroide, avrà proprio R2-D2), durante l’epica battaglia di Yavin, di distrugge la Morte Nera. Il nostro droide seguirà Luke in tutti i suoi spostamenti, assistendo al suo addestramento Jedi su Dagobah, fino ad arrivare agli eventi della battaglia di Endor, che porteranno all’annientamento dell’Impero. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza R2-D2.

    R2-D2 droide battaglia di Endor in Star Wars
    Festeggiamenti post battaglia di Endor

    Non siete ancora convinti della sua importanza? In Episodio 7, Il Risveglio della Forza, il nostro droide rimane disattivato per la maggior parte del tempo. Gran parte del film, come sappiamo, è basato sulla ricerca di Luke Skywalker. Trovarlo però è possibile solo grazie ad una mappa, a cui manca un pezzo fondamentale. Secondo voi, chi alla fine del film si riattiva improvvisamente con il pezzo mancante a portata di ologramma? Proprio lui, unico ed inimitabilmente insolente.

    R2-D2 mappa Luke Skywalker Star Wars Il Risveglio della Forza
    R2-D2 mostra il pezzo mancante della mappa che conduce a Luke Skywalker

    Curiosità insolenti

    R2-D2 è inoltre, insieme a C3PO, l’unico personaggio ad essere presente in tutti e sette i film della saga. Ed è l’unico droide che ha memoria di tutti gli avvenimenti importanti, come ad esempio la verità su Luke e Leia. Infatti la sua memoria, al contrario di quella di C3PO, non viene cancellata alla fine di Episodio 3.

    Ecco perché per noi, ma non solo, R2-D2 è uno dei personaggi più iconici della saga di Star Wars. E’ doveroso inoltre rendere omaggio al “cuore” del nostro droide preferito: L’attore Kenny Baker, che lo ha interpretato in tutti e sette i film, purtroppo scomparso il 13 Agosto di quest’anno. A lui è umilmente dedicato questo articolo. Non potremo mai ringraziarlo abbastanza, per aver dato vita al droide più cazzuto e insolente di tutta la Galassia.

    Kenny Baker in Star Wars attore R2-D2
    L’indimenticabile Kenny Baker
    fonte: Heroic Hollywood
    Gaetano Vitulano
    Gaetano Vitulanohttps://insolenzadir2d2.it
    Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.

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