La ricorrenza dell’8 Marzo, ovvero la Giornata internazionale della donna, ha una storia molto travagliata: possiamo però ritenere che questa data sia stata definitivamente ufficializzata nel 1977. Coincidenza vuole che quell’anno segni anche la nascita di quella che sarebbe diventata una saga leggendaria e senza tempo, ovvero Star Wars. Sin dagli albori il ruolo della donna nella Galassia lontana lontana è stato molto importante sotto una molteplicità di aspetti: ripercorriamo quindi le gesta delle figure femminili che hanno fatto grande questa saga.
La donna nella trilogia originale
Quando si pensa alla donna e a Star Wars il primo nome che balza alla mente è quello di Leia Organa. Il personaggio interpretato dalla compianta Carrie Fisher è da sempre un punto di riferimento per tutte le fan della saga: una donna forte, indipendente e carismatica che sin dall’inizio mostra di che pasta è fatta. Guardando la trilogia originale di Star Wars non c’è il sentore che Leia sia “inferiore” ai protagonisti maschili. E’ proprio questo, a mio modo di vedere, il significato più profondo della parità di genere: ovvero quando le differenze sono talmente appianate da scomparire del tutto. Come dovrebbe essere in tutti gli aspetti della vita.
Nel 1977 la principessa Leia rivoluzionò il modo di intendere i personaggi femminili nel cinema: tantissime donne e ragazze si ispirarono a lei in quegli anni, con un immenso affetto che sorprese, stupì ed inorgoglì anche Carrie Fisher. Oltre al ciclone Leia, anche un altro personaggio femminile assume una grande importanza nella trilogia originale di Star Wars: si tratta di Mon Mothma.
Interpretata in Episodio VI da Caroline Blakiston, Mon Mothma ricopre un ruolo importantissimo nelle vicende della saga: oltre ad essere il leader dell’Alleanza Ribelle, ricoprirà la carica di primo Cancelliere della Nuova Repubblica. Un personaggio affascinante del quale vi abbiamo parlato in maniera più approfondita in questo articolo.
La donna nella trilogia prequel
Anche nella trilogia prequel di Star Wars la donna ricopre un ruolo chiave. Il perno dei personaggi femminili è senza ombra di dubbio Padmé Amidala, interpretata dalla bellissima e talentuosa Natalie Portman. Già in Episodio I, nonostante ci venga presentata giovanissima, Padmé ricopre un ruolo fondamentale: è la Regina del suo pianeta, Naboo. A dispetto della sua giovane età la Regina Amidala ha un grande senso di responsabilità e del dovere, che caratterizzerà anche la sua futura carriera politica. Negli Episodi successivi e nella serie animata The Clone Wars ella ricoprirà infatti il ruolo di Senatrice di Naboo nel Senato Galattico. Un compito che ha svolto sempre con determinazione, tentando di perseguire la pace e la democrazia.
Oltre a Padmé, ed altrettanto importante per Anakin, c’è il personaggio di Shmi Skywalker. Ella rappresenta in toto la figura della donna in quanto mamma: amorevole e disposta a tutto pur di salvaguardare il benessere dei propri figli. Due donne fondamentali che tenevano ben ancorato Anakin alla retta via. Il fatto che entrambe siano poi venute meno (per motivi differenti) ha contribuito infatti alla sua discesa nel Lato Oscuro.
Gli esempi più recenti
Le donne ricoprono ruoli importanti anche nelle nuove produzioni di Star Wars, tra trilogia sequel e spin-off. In due casi esse sono le protagoniste delle rispettive opere: parliamo ovviamente di Rey per la trilogia sequel e di Jyn Erso per Rogue One. Rey ci venne presentata come una ragazza che, sin da bambina, ha dovuto sempre cavarsela da sola in un pianeta ed un territorio ostili. Ciò ne ha temprato il carattere, rendendola una donna forte, coraggiosa e allo stesso tempo pura di cuore. Il volere della Forza ha fatto poi il resto: in Episodio VIII abbiamo saggiato le sue straordinarie capacità da force user, e siamo certi che Episodio IX ci riserverà tantissime altre sorprese in merito.
Jyn Erso condivide con Rey molte caratteristiche, ma al contrario di quest’ultima non usa la Forza. Eppure tutte le sue azioni sono permeate da una profonda ed incrollabile fede, portata avanti dalla figura del padre. L’amore tra padre e figlia è il perno delle vicende di Rogue One, e il coraggio e il sacrificio di Jyn sono gli esempi più limpidi di quella scintilla che ha ridato speranza alla Galassia.
Menzioni doverose
Al di fuori dei media cinematografici ci sono altre tre donne che meritano una menzione speciale in questo focus, ovvero Ahsoka Tano, Hera Syndulla e la Dottoressa Aphra. Che dire su Ahsoka: uno dei personaggi più amati di Star Wars, che con la sua crescita attraverso le serie animate e i romanzi è entrata nel cuore di moltissimi fan (nel mio caso ne ha preso possesso). Parlarne in poche righe sarebbe impossibile: Ahsoka è un emblema silenzioso nel franchise; una donna forte, sensibile e determinata che accompagna in primis Anakin per lunga parte del suo percorso, crescendo e creando un legame particolare con il suo Maestro. Un legame che sarà fonte di emozioni intensissime prima e dopo la caduta di Anakin nel Lato Oscuro. Un personaggio, quello di Ahsoka, che ha dato e darà ancora tantissimo all’universo di Star Wars.
Anche Hera ha fatto inesorabilmente breccia nel cuore di molti: oltre ad essere una donna forte e amorevole, è anche uno dei piloti più abili della Galassia. Da citare infine, come detto, la Dottoressa Aphra: un personaggio dei fumetti che non può non colpirvi. Un vero e proprio vulcano, non saprei definirla diversamente. Una donna molto diversa da quelle conosciute fin ora: un’infanzia difficile l’ha portata ad essere manipolatrice, egoista, e votata al pensare prima di tutto a se stessa. Per certi aspetti potremmo definirla un Han Solo al femminile, con l’aggiunta di un carattere prettamente “criminale”. Nonostante questo Aphra non è esente da sensi di colpa per il suo carattere. Un personaggio che colpisce molto, per le sue bizzarre avventure e la sua ironia.
Donne in Star Wars e nella realtà
In questo focus ho raccolto brevemente solo gli esempi più importanti di figure femminili presenti nel franchise di Star Wars. Ce ne sono tante altre, tutte con una propria dignità e importanza. Tutto questo per dimostrare quanto nella Galassia lontana lontana semplicemente non esistano forti discriminazioni di genere. Anche sotto questo aspetto, come per tanti altri, Star Wars è da sempre un esempio da seguire. Una saga meravigliosa che funge da metafora per una vita fatta di amore, rispetto, fratellanza e uguaglianza.
Per questo mi è sembrato doveroso rendere omaggio alle eroine di Star Wars nel giorno in cui “sulla Terra” ricorre la Giornata mondiale della donna. Una ricorrenza che purtroppo, tra le tante cose, ci ricorda anche le discriminazioni e le violenze che le donne hanno dovuto e devono subire tuttora. L’augurio è che Star Wars ci insegni a mettere da parte ogni tipo di disparità e di violenza anche sotto questo aspetto.