L’Impero Colpisce Ancora: ovvero come fare un sequel perfetto

Una delle scene più famose della storia del cinema

Il sequel perfetto. Sono anni che Hollywood prova in ogni modo a sfornare qualcosa di dannatamente bello, dopo che il primo capitolo ha avuto un buon successo. Ma i casi in cui questa prova non è stata un totale fallimento sono veramente pochi. Se volessimo restringere ancora il campo, e parlare solamente delle saghe in cui il secondo film è più bello del primo, allora ci basterebbero due mani per contarle. O forse una.

Fate dunque un esperimento, e chiedete a chiunque il primo film che gli viene in mente pensando ad un sequel riuscito veramente bene. Sono sicuro che una grandissima percentuale di queste persone vi dirà l’Impero Colpisce Ancora.

Il film perfetto

Parte del cast di Episodio V con il regista Irvin Kershner. Da StarWars.com

Tre anni prima de L’Impero Colpisce Ancora, Star Wars aveva letteralmente fatto esplodere in mille pezzi tutto ciò che significava all’epoca guardare un buon prodotto di intrattenimento. L’alchimia perfetta, creata da Lucas, si reggeva in piedi da sola e sembrava che nulla potesse scalfire quel misto di fantasia e fantascienza condita da tantissimi riferimenti multiculturali. Il pubblico aveva reagito ottimamente, e questo, si sa, crea un fondamentale problema. Come gestire aspettative così alte? Lucas si mette al lavoro con febbrile e spasmodica cura nel cercare di creare qualcosa che portasse ad un livello più alto tutto quello che aveva estratto dal cilindro con Una Nuova Speranza. Ed è qui che probabilmente egli da la prova migliore della sua carriera di creatore di sogni, immaginando per la prima volta quanto veramente grande potesse essere l’universo che aveva creato.

Il nuovo e il vecchio

Ed è allora che comincia ad inserire nuovi personaggi dalla retrostoria assolutamente interessante. Non importa quanto tempo rimane su schermo, ogni comparsa ha una sua dignità, il suo privilegio di essere presente nel grande calderone de L’Impero Colpisce Ancora. Boba Fett è forse l’esempio più lampante di ciò: un’armatura, qualche battuta, ma diventa già un’icona.

Gli altri, quelli che già c’erano, vengono esplorati, sviscerati e portati su di un piedistallo affinché tutti possano vedere chi sono nel profondo. Leia, Han, Luke, e persino Obi-Wan in versione Fantasma di Forza, acquistano tratti nuovi ed esaltanti ad ogni battuta che pronunciano. E’ esattamente ciò che dovrebbe fare un sequel. Approfondire ed innovare.

Il Lato Oscuro

Ma c’è un altro lato, verso il quale molti dei seguiti di tante pellicole di Hollywood hanno fallito. Sto parlando del cambio di atmosfera. E’ innegabile, infatti, che L’Impero Colpisce Ancora sia uno degli episodi più Dark della saga di Guerre Stellari. Guerra sul campo, ribelli sopraffatti; l’eroe che si perde, vaga, fallisce e contraddice gli ordini, viene sconfitto e perde un arto. Scoprendo, tra l’altro, di essere il figlio di uno dei più spietati carnefici dell’entità contro cui sta lottando. Infine, la nascita di una storia d’amore che viene bruscamente interrotta quando uno dei protagonisti viene congelato e spedito ad un mafioso stellare.

La Prova di Luke

Se ci pensate bene, e fate lo sforzo di eliminare per un istante gli eventi de Il Ritorno dello Jedi, Episodio V sembra un film triste, che tratta di fallimenti e della crudeltà del destino. Eppure, è proprio attraverso tutti gli eventi di questo film che finalmente viene svelata l’umanità dei personaggi che amiamo. Niente medaglie, nessun eroe. Amici che tradiscono e poi si pentono, principesse dure, che si innamorano di uomini che potrebbero non rivedere mai più, cattivi che si riscoprono padri, e finalmente il male che prende forma nelle vesti dell’Imperatore.

La storia del cinema

Si può dire di tutto su L’Impero Colpisce Ancora, ma sicuramente non è un film che lascia indifferenti. Se poi parliamo del lato tecnico, allora Episodio V diviene il sequel migliore della storia per differenza con la pellicola precedente. Non che, ovviamente, Una Nuova Speranza sia fatto male. Semplicemente la regia di Irvin Kershner è perfetta. La bellezza delle inquadrature ha reso ancor più iconiche di quanto già non potessero essere la maggior parte delle scene di questo film. La fotografia, uno dei punti di forza di Episodio IV, qui tocca vette altissime, con un lavoro artistico maniacale, fatto da gente che ha reso la storia del cinema quella che poteva essere semplicemente una favola per ragazzini.

Perciò, la prossima volta che qualcuno vi dirà quanto sia difficile fare un bel sequel, fermatelo, abbracciatelo, conducetelo per mano verso il divano, e guardate insieme a lui L’Impero Colpisce Ancora.

 

Michele Vizzani: Laureato in Ingegneria Civile e Ambientale, amante della fantascienza, dei videogiochi, e della pizza. "Il tempo è un’illusione. L’ora di pranzo è una doppia illusione." (cit.)
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