Liam Neeson accusato di razzismo: ecco perché

Qui-Gon Jinn, interpretato da Liam Neeson

Oggi vi parliamo di una vicenda che riguarda Star Wars in maniera “indiretta”, poiché ha come protagonista l’attore Liam Neeson, apprezzatissimo interprete di Qui-Gon Jinn ne La Minaccia Fantasma. Nel corso degli anni la sua interpretazione e il suo personaggio sono risultati, per i fan, tra gli elementi più apprezzati di Episodio I e della trilogia prequel in generale. Oggi purtroppo vi parliamo di quella che è una vicenda che ha portato l’attore nella bufera mediatica e alle accuse di razzismo, e che riguarda un racconto che lui stesso ha svelato di recente.

Il racconto di Liam Neeson

L’attore Liam Neeson,
Da: bbc

Di recente l’attore ha rilasciato un’intervista per l’Independent nella quale racconta un evento abbastanza forte del suo passato. Un evento che ha scatenato un vero e proprio putiferio mediatico. Neeson racconta di quando, anni fa, meditava vendetta dopo che una persona a lui cara subì una violenza sessuale. Queste le parole dell’attore: “Lei ha gestito la situazione dello stupro nel più straordinario dei modi, la mia immediata reazione fu…le chiesi se sapeva chi fosse. No. “Di che colore era?”. Lei rispose che era un nero. Mi vergogno di dirlo, ma per tipo una settimana, ho sperato che un “nero bastardo” si avvicinasse a me al pub e attaccasse briga per qualcosa. Così avrei potuto ucciderlo. Lei diceva, “Dove stai andando?”, e io rispondevo, “Esco solo a fare una passeggiata”.

L’incredibile racconto dell’attore ha suscitato un profondo sdegno mediatico, tant’è che molti lo hanno immediatamente accusato di essere razzista. A queste accuse l’attore ha risposto così: “Lei mi aveva detto che era stato un uomo di colore. Dopo quel fatto, ci sono state notti in cui andavo deliberatamente nelle zone black della città in modo che qualcuno mi mettesse in una situazione in cui potessi usare la violenza fisica. L’ho fatto 4 o 5 volte, poi mi sono ripreso. Ero sconvolto per questo bisogno primario che avevo. Mi ha sconvolto e mi ha ferito. Chiesi aiuto e andai da un prete… non sono razzista. È accaduto quasi 40 anni fa”. 

Le possibili conseguenze

Il maestro Qui-Gon parla ad Anakin in Episodio I

Come letto sopra, Liam Neeson ha subito tentato di porre un’argine alla questione, sottolineando quanto fosse pentito di quel gesto istintivo. Ribadendo di non essere razzista e che avrebbe avuto la stessa reazione anche se lo stupratore fosse stato bianco. Questo però non ha fermato la furia del web e dell’opinione pubblica. Ecco alcuni commenti in merito: “Spero davvero che non sia troppo tardi per cancellare digitalmente quel fottuto razzista di Liam Neeson dal nuovo Men in Black”; “Boicottate Men in Black, quel codardo di Liam Neeson ha raccontato che voleva uccidere un uomo nero innocente che non aveva nulla a che fare con le sue faccende personali, lui è un codardo, razzista e bigotto“; “Suppongo che la Sony ingaggerà presto Christopher Plummer per rimpiazzare Liam Neeson nell’imminente reboot di Men in Black”.

L’attore ha dovuto disdire inoltre tutte le sue imminenti ospitate in tv, più altri impegni simili. Nel frattempo la gente sembra chiedere per lui la gogna mediatica, portando avanti non solo il boicottaggio dello spin-off di Men in Black (previsto per Giugno), ma anche del suo prossimo film “Un uomo tranquillo”. Assisteremo quindi al crollo della carriera di un altro attore? Non lo sappiamo, ma di certo siamo consci di quanto l’opinione pubblica americana sia sensibile a queste vicende.

Voi come la pensate? Ritenete che il gesto dell’attore (che, lo ricordiamo, non ha fatto nulla di concreto) vada punito così pesantemente, oppure pensate che la reazione sia stata eccessiva, soprattutto dopo le sue scuse e i chiarimenti? Ciò che rimane è comunque il dispiacere per l’interprete di Qui-Gon Jinn, nonostante i pensieri abbastanza gravi che ha raccontato di aver avuto.

Fonte: Bestmovie

 

Redazione Insolente: Pensavate davvero che un droide non potesse essere caporedattore? Poveri illusi.
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