L’ex gioco di Visceral Games è stato definitivamente accantonato da EA

Il protagonista del gioco Ragtag e gli altri coprotagonisti del praticamente defunto gioco di Visceral Games.

Il mondo di Star Wars qualche settimana fa, si è ritrovato di nuovo a parlare di videogame. Dopo l’uscita di Battlefront II e tutte le polemiche che ne sono derivate, è stato annunciato un nuovo progetto, che probabilmente dovremo attendere abbastanza per vedere concretizzato. Parliamo di Star Wars Jedi: Fallen Order, a cui abbiamo dedicato un articolo per cercare di capire e analizzare a cosa potremo giocare a fine 2019. Chi rimane informato su giochi e Star Wars, probabilmente già sa che questo non è l’unico prodotto annunciato negli ultimi anni, se escludiamo Battlefront.

Fino a qualche mese fa non era raro sentir parlare del progetto Ragtag, nome di produzione di un gioco senza titolo sviluppato dall’ormai defunta software house Visceral Games (Dead Space, Dante’s Inferno). La società faceva capo a EA, la quale ad un certo punto, ha deciso di liquidarla mettendo in bilico i destini di questo gioco in produzione.

Un percorso difficile

Immagine dal videogioco che, dopo la chiusura di Visceral Games, non vedrà più la luce

Non che la situazione fosse rosea già durante lo sviluppo. Il progetto di Visceral aveva subito continui tagli al budget e al personale, oltre che ritardi e pressioni consistenti da parte di EA e Lucasfilm. Il gioco sarebbe dovuto essere un’avventura lineare alla Tomb Raider o all’Uncharted, con una storia ambientata nel sottobosco criminale di Tatooine. Proprio qualcuno che lavorava all’ultimo gioco citato, era all’interno del team di sviluppo. Parliamo di Amy Hannig, la quale aveva lavorato sulle avventure di Nathan Drake sviluppate da Naughty Dog. La sviluppatrice ha dichiarato di recente, in un’intervista, quanto segue:

“Non sto facendo nulla di legato a Star Wars. Chissà che cosa riserverà il futuro, per il momento il progetto è stato messo da parte. Lo studio di Vancouver sta lavorando su qualcosa di profondamente diverso. Sai, quando lavori su un open world ottieni un gioco totalmente diverso da quello che avevamo pensato originariamente. Tutti amavamo ciò che stavamo facendo e anche a me piacerebbe molto riprenderlo in qualche modo, ma è complicato.”

Un bozzetto mostrato lo scorso anno del gioco di Visceral Games

La donna, quando parla di Open World si riferisce al fatto che, successivamente alla chiusura di Visceral, EA aveva deciso di continuare lo sviluppo, trasformando completamente il titolo in un gioco alla Assassin’s Creed per intenderci. Probabilmente la cosa non aveva funzionato a dovere, e oltre i problemi di cui già vi avevamo parlato, si sono aggiunti sicuramente altri, tali da portare al definitivo abbandono del progetto. Un vero peccato, perchè il gioco conteneva in sé delle premesse veramente interessanti.

Fonte: HDBlog.it

Redazione Insolente: Pensavate davvero che un droide non potesse essere caporedattore? Poveri illusi.
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