LEGO chiude i battenti, arriva la conferma ufficiale dal quartier generale: dopo le polemiche scoppia il caos

Lego

Lego chiude mattoncini (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it

Il colpo di scena che i fan della Lego non si aspettavano: il cambiamento non è andato come sperato, ora è costretto a chiudere.

Fin dalla sua nascita, LEGO ha rappresentato molto più di un semplice giocattolo. Il celebre marchio danese ha conquistato generazioni di appassionati, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno culturale.

Negli ultimi anni, LEGO ha ampliato il proprio pubblico, introducendo collezioni sempre più inclusive e rappresentative. Dalle minifigure con disabilità ai set ispirati a culture diverse, il brand ha dimostrato di voler essere un simbolo di apertura e diversità.

Alcuni prodotti, come il set “Everyone is Awesome“, hanno ricevuto grande apprezzamento per il loro messaggio di inclusività. Tuttavia, questa attenzione ai temi sociali non è sempre stata accolta senza polemiche.

Il Science Museum di Londra, durante il tour “Seeing Things Queerly”, ha interpretato la struttura dei mattoncini come un simbolo dell’eteronormatività. Secondo questa teoria, i perni e i fori dei mattoncini rifletterebbero una divisione rigida tra maschile e femminile, trasmettendo un messaggio di esclusione. La questione ha suscitato forti reazioni, tra chi ha difeso questa lettura e chi l’ha ritenuta un’eccessiva forzatura ideologica.

La reazione di LEGO e il dibattito sull’inclusività

Di fronte a questa interpretazione, LEGO ha scelto di non rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma la polemica ha rapidamente diviso l’opinione pubblica. Alcuni attivisti e studiosi di genere hanno sostenuto l’idea che anche i giocattoli possano veicolare messaggi culturali impliciti, mentre altri hanno giudicato l’analisi del museo come un eccesso di interpretazione. Fiona McAnena, dell’associazione Sex Matters, ha espresso un’opinione particolarmente critica, affermando che il museo dovrebbe concentrarsi sull’educazione scientifica, anziché proporre teorie legate all’ideologia di genere.

Nonostante la controversia, LEGO ha una lunga storia di iniziative inclusive. Il brand ha introdotto minifigure con caratteristiche fisiche diverse, come persone con protesi o su sedia a rotelle, e ha lanciato set che celebrano la diversità culturale e di genere. Proprio per questo, in molti ritengono che la critica del Science Museum non tenga conto dell’impegno concreto dell’azienda nel promuovere la rappresentazione di tutte le identità.

Lego
Mattoncini Lego (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Una brutta notizia

Oltre a questa polemica, una nuova notizia sta facendo discutere gli appassionati LEGO. È un annuncio ufficiale che ha lasciato molti senza parole, perché riguarda un pezzo di storia della community online. Una piattaforma fondamentale sta per scomparire, e con lei un patrimonio enorme di contenuti e ricordi. Il sito Brickshelf, fondato nel 1999 da Kevin Loch, chiuderà i battenti dopo ben 25 anni di attività. Questo spazio virtuale è stato un punto di riferimento per chiunque volesse caricare e condividere immagini delle proprie creazioni LEGO.

La chiusura arriva a seguito della scomparsa di Loch, avvenuta lo scorso anno, e coinvolgerà tutti i domini collegati al sito. Chi prova a entrare oggi su Brickshelf trova un messaggio chiaro. Questo significa che la community ha solo poche settimane per scaricare e archiviare tutto quello che può. Alcuni utenti hanno già avviato operazioni di salvataggio, ma il problema è che il metodo attuale funziona solo con le cartelle pubbliche, rendendo impossibile recuperare tutto il materiale presente. La speranza è che si riesca a trovare qualcuno che porti avanti il progetto.