L’assurdo delirio trash di Forum che prende di mira la passione per Star Wars

Sappiamo bene quanto il nostro Paese sia indietro in merito alla cultura basata sull’intrattenimento, soprattutto nei confronti di coloro che esternano le proprie passioni tramite il cosplay, l’abbigliamento in generale, il collezionismo o semplicemente parlandone. E l’episodio andato in onda a Forum lo scorso 20 Gennaio ha buttato nel calderone Star Wars, scimmiottando con stereotipi di vario genere coloro che portano avanti questa passione. Vediamo la questione nel dettaglio.

Forum e il suo teatrino

Spezzone dalla puntata di Forum

Non è certo una novità che il programma in questione non brilli per qualità. Siamo tutti consapevoli del fatto che ogni disputa è impersonata da attori, e soprattutto che spesso le storie portate sullo schermo sono ingigantite o estremizzate per fare audience. Nel nostro caso, una madre separata chiede l’affido esclusivo del figlio (e soprattutto che gli incontri con il padre siano monitorati) perché, a suo dire, il ragazzo di 15 anni si vergogna del padre e del “culto” che egli segue.

E qui comincia il delirio trash, con il padre che si presenta in udienza vestito da jedi, con tanto di spada laser e statuina di Yoda al seguito. La cosa poteva essere anche divertente, finché questa madre non comincia a parlare: con forte accento barese (giusto per alimentare anche stereotipi sul sud, visto che non ce n’erano già abbastanza) se la prende con il marito che va in giro vestito da “power ranger” con la spada, gli consiglia addirittura il bonus psicologo e gli intima di mostrare la spada con scherno.

Il tutto condito dal fatto che lo accusa di essere un fallito per ciò in cui credeva, o che la gente avrebbe potuto ridere di lui. Il marito, dal canto suo, estremizza il suo culto mostrando la spada laser (tra l’altro a lama rossa) e inneggiando al jedismo. Ovviamente entrambi sono attori e non hanno colpe, anzi sono stati bravi ad intrattenere il pubblico (e simpatici anche “dietro le quinte”, poiché conosciamo gli attori sui social e sono stati fantastici a ridicolizzare loro stessi la situazione). Qual è quindi il problema di fondo?

Una mentalità retrograda

Come vi dicevo, teatrini del genere non fanno altro che alimentare gli stereotipi sulle nostre passioni e sul fatto che, seguendole, agli occhi della società saremmo dei falliti. Il jedismo come movimento esiste davvero, anche in Italia, ma si tratta di organizzazioni in cui i membri seguono massime di vita simili a quelle del codice Jedi. Ci sono anche tantissime associazioni che promuovono i combattimenti con le spade laser come uno sport pulito e disciplinato, ma tutti gli sforzi compiuti ogni giorno si sgretolano di fronte all’ignoranza alimentata da programmi simili. Programmi perfettamente consapevoli che, dietro le risate, hanno un pubblico che assorbe come spugne questi concetti di fondo.

Per non parlare dei pregiudizi sul cosplay, anch’essi ampiamente sviscerati da questo teatrino; come era accaduto ovviamente in tanti altri programmi televisivi. Tralasciando le estremizzazioni del programma, il messaggio di fondo che traspare è che le persone che amano Star Wars o qualsiasi altro franchise non possano essere se stesse, e fondamentalmente siano dei falliti e abbiano addirittura bisogno di aiuto psicologico.

A primo impatto questo episodio di Forum è l’ennesima trashata della tv spazzatura, che magari strappa anche una risata sui social. Ma se si scava più a fondo, vengono a galla tutte le gravi lacune culturali “nerd e geek” (se proprio vogliamo ingabbiare questi concetti in parole) che affliggono il nostro Paese. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram e TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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