Le fiabe che vedono come protagonisti la volpe e le galline affondano le loro radici in una tradizione antichissima, nata dalla penna – o meglio, dalla saggezza orale – di Esopo e poi rielaborata nei secoli da autori come Jean de La Fontaine. In queste brevi storie, la volpe rappresenta quasi sempre l’astuzia, mentre la gallina o il gallo assumono il ruolo dell’ingenuo, dell’onesto o del prudente. Ma oltre alla simpatia per gli animali, queste favole racchiudono un valore molto più profondo: la morale.
Esopo e La Fontaine: i padri della favola moderna
Le prime versioni scritte delle favole con protagonisti la volpe e la gallina risalgono a Esopo, narratore greco vissuto nel VI secolo a.C. In una delle sue storie più note, “La volpe e il gallo”, l’animale predatore cerca con l’inganno di attirare il gallo giù dall’albero per divorarlo. Ma il gallo, con prontezza di spirito, riesce a smascherare l’astuzia e salvarsi.
Queste favole venivano raccontate a voce nelle piazze per insegnare ai più giovani le regole della convivenza civile e della prudenza. Poche righe, personaggi animali, e un insegnamento: questo era il cuore dello stile di Esopo.
Nel XVII secolo, il poeta francese Jean de La Fontaine riprese questi racconti e li rese celebri in tutta Europa. Le sue versioni, spesso in rima, sono più letterarie ma conservano la stessa funzione educativa. In “La volpe e la cicogna”, ad esempio, l’autore mostra come chi agisce in modo scorretto finisce per subire la stessa sorte. Con eleganza e ironia, La Fontaine usava animali per descrivere debolezze e virtù umane, lasciando un messaggio chiaro, senza bisogno di prediche.
Dalle favole alla cultura pop: un’eredità senza tempo
Oggi potremmo pensare che favole così antiche siano superate. E invece è esattamente il contrario: il dualismo tra volpe e gallina continua a ispirare film, cartoni, fumetti, videogiochi e persino giochi online.
Pensiamo al cartone animato “Zootropolis”, dove una volpe apparentemente truffaldina si allea con una coniglietta agente di polizia. O al celebre “Robin Hood” della Disney, in cui il protagonista è una volpe astuta ma dal cuore nobile. La gallina, invece, compare spesso come personaggio secondario buffo e protettivo, come Lady Cocca, la gallina armata di ventaglio e bastone.
Anche il mondo del gioco ha saputo recuperare questa immaginario. La slot online fowl play gold, per esempio, è diventata popolare proprio per la sua ambientazione da fattoria, dove il giocatore deve individuare la volpe che si nasconde tra le galline. Dietro l’aspetto ludico, il gioco sfrutta lo stesso schema narrativo delle fiabe: un predatore, una vittima, un pericolo da evitare.
Il potere della morale: perché funziona ancora
Alla base di tutto c’è sempre la morale. Nelle fiabe, niente è lasciato al caso: ogni personaggio rappresenta un archetipo, un comportamento umano. La volpe incarna un personaggio misterioso, dunque rappresenta la scaltrezza ma spesso anche la presunzione di chi si crede più furbo degli altri. La gallina, ingenua e timorosa, è però spesso anche prudente, e talvolta sorprendentemente intelligente.
Il messaggio che si ripete è chiaro:
- diffida di chi ti lusinga troppo;
- non sottovalutare i pericoli solo perché si presentano con un sorriso;
- chi tende trappole agli altri, spesso vi cade per primo.
Queste lezioni sono universali e ancora oggi ci aiutano a leggere il mondo con occhi più attenti. In fondo, dietro ogni storia di volpi e galline, si nasconde un piccolo specchio della nostra società.