“La Stella Caduta” è il terzo ed ultimo romanzo principale della Fase 1 dell’Alta Repubblica (se non contiamo le junion novel e gli young adult), disponibile in Italia dal 19 Maggio grazie a Panini Comics.
Scritto da Claudia Gray, è ambientato circa un anno dopo di Si Alza la Tempesta di Cavan Scott e segue le vicende di personaggi già noti come Stellan Gios, Elzar Mann, Bel Zettifar e Marchion Ro.
Ancora una volta l’autrice ha centrato nel segno creando un romanzo che, al netto di qualche imperfezione, è una chiusura più che soddisfacente per questa prima fase del progetto. Vediamone di seguito la recensione, rigorosamente senza spoiler!
La trama in breve
Mesi dopo i tragici eventi di Valo e Grizal, gli scontri tra i Jedi ed i Nihil hanno portato i predoni a compiere degli ultimi attacchi disperati e apparentemente casuali. I Jedi accolgono i rifugiati, i feriti e i piloti in panne all’interno del Faro Starlight, il simbolo della Repubblica nell’Orlo Esterno (che si trova nei pressi del mondo di Eiram, per prestare aiuto alla popolazione), nell’attesa che la missione del Maestro Jedi Avar Kriss di catturare Lourna Dee, il presunto Leader dei Nihil, vada a buon fine.
Ma la Tempesta dei Nihil non può essere domata poiché Marchion Ro, il vero Occhio dei Nihil, dalle profondità del Non-Spazio progetta l’attacco più audace verso i Jedi e la Repubblica che si sia mai visto in decenni, e cioè colpire il Faro Starlight stesso.
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Cosa mi è piaciuto
Partiamo con ciò che mi è piaciuto:
la scelta rischiosa di sviluppare il romanzo conclusivo della Fase 1 con la storia di un disastro, e la natura molto più intima di un’ambientazione totalmente immersa nella stazione, hanno permesso alla tensione di crescere in maniera quasi esponenziale di capitolo in capitolo (grazie all’ottimo stile della Gray). Il tutto condito da un continuo approfondimento dei personaggi che si ritrovano nella loro ora più disperata, circondati da dolore e morte.
Ho molto apprezzato il ritmo: dopo i primi capitoli, necessari per stabilire le premesse del romanzo e riavvicinare alcuni dei personaggi, la narrativa diventa incalzante e non lascia respiro, tant’è che quando si arriva al climax l’evento lascia sgomenti e terrorizzati, in preda ad una tempesta di emozioni. E a proposito di Tempeste…
Lunga Vita all’Occhio
Come già ribadito nelle recensioni de La Luce dei Jedi e Si Alza la Tempesta, Marchion Ro si rivela uno dei migliori villain di Star Wars mai creati, in grado di reggere il confronto con Tarkin, Thrawn (anche se non propriamente un villain) e Palpatine in quanto ad abilità in ambito tattico e politico.
Le sue apparizioni sono minori rispetto a quelle del libro di Cavan Scott, e molti dei suoi misteri rimangono tali, ma sono di un profondissimo impatto. Anche se non partecipa attivamente all’azione, seguire il suo piano che via via prende meticolosamente forma è qualcosa di struggente ma fantastico. Per non parlare poi dell’ultima scena con il Leader dei Nihil e la culminazione dei suoi progetti, che in questo romanzo lascia a bocca aperta. E accresce il nostro hype nel vedere cosa riuscirà a fare nella Fase 3.
Geode, solido come una roccia
Un gradito ritorno nel romanzo è quello dell’equipaggio della Vascello, composto da Leox Gyasi, Affie Hollow e Geode; personaggi introdotti nello young adult “Nell’Oscurità“, sempre scritto dalla Gray. Le loro dinamiche nei momenti di pericolo sono davvero emozionanti, soprattutto dal punto di vista di Leox, un personaggio d’oro.
Menzione d’onore all’umorismo che in questo romanzo si affida alle solide spalle del Vintiano Geode: il navigatore ha l’arduo compito di strappare un sorriso o quantomeno alleviare la tensione durante gli eventi drammatici che riempiono questo romanzo; riuscendoci egregiamente e trovando spazio anche per un gesto eroico nei concitati momenti finali.
I traumi dei jedi
La Stella Caduta segna un punto fondamentale nel narrarci come Marchion Ro riesca ad annichilire e a mettere in ginocchio i jedi. Sul Faro Starlight infatti viene lasciato libero un misterioso nemico, una creatura capace non solo di bloccare il collegamento dei jedi con la Forza, ma anche di portarli alla morte tra atroci sofferenze.
Sarà fondamentale la reazione di tutti a questo inconveniente, che nel corso del romanzo creerà non pochi problemi sommandosi al cedimento del Faro Starlight. Proprio in questo modo si intrecciano le storie personali di Elzar Mann, Stellan Gios, Orla Jareni, e i padawan Bell Zettifar e Burryaga Agaburry, che reagiscono in maniera differente al pericolo. Ognuno di loro combatte i propri demoni: alcuni ne usciranno vittoriosi, mentre altri inevitabilmente (e tragicamente) sopraffatti.
Queste potenti creature rimangono misteriose all’interno del romanzo. Il che da un lato accresce il senso di pericolo e smarrimento, ma dall’altro potrebbe deludere qualche lettore che vorrebbe saperne di più su di loro. Speriamo che la splendida miniserie a fumetti Trail of Shadows, che approfondisce la loro natura, arrivi presto anche in Italia.
Considerazioni finali
La Stella Caduta è un romanzo che, al netto di alcune “imperfezioni” (come la mancanza di un vero e proprio scontro), è pregno di emozioni tra dolore e speranza. I Jedi, come noi lettori, dovranno cercare di ricomporsi e ricostruire dai cocci rimasti per continuare la lotta per la Luce e la Vita. Insomma, una storia imperdibile che guida il lettore verso un finale da brividi e un senso di smarrimento e di desiderio di saperne di più nella Fase 3, per la quale però ci vorrà tempo. Che aspettate allora? Immergetevi nella lettura! Potete acquistarlo qui in basso:
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Per qualsiasi informazione sugli altri romanzi, potete consultare la nostra guida a quelli canonici. Trovate invece qui la timeline completa di tutti i prodotti del canone, e qui un approfondimento sull’Alta Repubblica. Per chi ha letto il romanzo, cosa ne pensate? Vi è piaciuto? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, anche su Facebook, YouTube, Instagram e Twitter! Vi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.