Una delle maggiori aspettative che tutti i fan di Star Wars avevano nei confronti di Rogue One, era quella di poter vedere sullo schermo cinematografico un film cupo, a tratti anche crudo. Questo perché l’atmosfera degli anni in cui il film è ambientato, quelli più bui dell’oscurantismo imperiale, quasi imponevano una scelta stilistica simile.
Ebbene, siamo sicuri che in questo senso anche i più scettici siano concordi nel dire che Rogue One è davvero un film diverso dagli altri della Saga (e che è proprio come sarebbe dovuto essere). Soprattutto perché è più crudo e cupo. Non ne siete ancora convinti? Abbiamo selezionato 5 scene, o momenti chiave che lo dimostrano inequivocabilmente.
Il sacrificio di Lyra
Siamo solo a 5 minuti dall’inizio del film, ma il tono più oscuro è già palpabile nell’aria. Le cose si fanno subito serie quando i Death troopers uccidono Lyra, la madre di Jyn, senza pietà, e proprio sotto gli occhi della figlia nascosta lì vicino. Uccisa poiché minacciava il Direttore Krennic con un blaster. Il marito Galen quindi non ha scelta, dovrà seguire il Direttore e completare il progetto della Morte Nera. E’ vero, una scena simile non è certo una novità nel cinema, ma va tenuto conto del fatto che il film è appena iniziato.
L’informatore ferito
Per la seconda scena non dobbiamo aspettare molto. Subito dopo infatti ci troviamo nel presente, sull’Anello di Kafrene, un asteroide controllato dall’Impero. Qui il coprotagonista Cassian Andor incontra il suo informatore, che lo avverte della fuga di un pilota imperiale e della costruzione di una super arma da parte dell’Impero. Improvvisamente vengono scoperti e sono costretti a scappare, ma succede una cosa davvero inaspettata.
L’informatore è ferito e non riesce ad arrampicarsi, e Cassian, che si presume essere uno “dei buoni”, solo per questo motivo lo uccide a sangue freddo. Un cupo messaggio che ci permette quindi di capire che in Rogue One non esistono i “buoni” o i “cattivi“, ma, come in una guerra che si definisce tale, vige la legge del più forte e della sopravvivenza.
L’attacco dell’Alleanza Ribelle
Siamo sul pianeta Eadu, dove si trova il centro di ricerca imperiale in cui lavora Galen con il suo team di ingegneri. Jyn è all’oscuro del fatto che proprio suo padre sia l’obiettivo da eliminare per l’Alleanza Ribelle. Infatti, durante il dialogo tra Galen e il Direttore Krennic, proprio mentre lo scienziato aveva rivelato il tradimento, i ribelli attaccano la base senza pietà, uccidendo lo stesso Galen. Questa è un’altra scena che potrebbe sembrare di rito, ma è fondamentale per capire che in guerra non esiste il bianco o il nero, i buoni e i cattivi.
L’estremo sacrificio
Non è un mistero, l’abbiamo sempre saputo. I coraggiosi ribelli che erano riusciti a sottrarre i piani della Morte Nera, hanno perso la vita nel loro estremo atto di coraggio. E infatti, nella pellicola cinematografica, tutta la squadra Rogue One perisce nella battaglia di Scarif. Finale scontato direte voi. Si, in un certo senso. La storia infatti la conoscevamo tutti, ma non era certo automatico che nel film sarebbe accaduto lo stesso.
Infatti, si poteva pensare che, tramite un qualche escamotage, qualcuno sarebbe sopravvissuto. Così non è stato, e dietro il sacrificio dell’intera squadra si nasconde il profondo e cupo sentimento di questo film. Un sacrificio epico e commovente, che fa ricredere anche i più scettici, che probabilmente si aspettavano il solito film “buonista” della Disney.
Darth Vader senza pietà
Ed eccoci alla chicca finale, la ciliegina sulla torta. Un’ultima scena dichiarata all’unanimità come epica, cruda e oscura. Protagonista ovviamente un implacabile Darth Vader; la scena è costruita alla perfezione. Un corridoio buio viene illuminato dalla spada laser di Vader, che comincia a fare strage degli impotenti ribelli, che tentano di portare in salvo il dischetto con i piani della Morte Nera che Jyn era riuscita a trasmettere. La crudezza di Vader è amplificata dal tetro e claustrofobico corridoio in cui i ribelli vengono massacrati. Una scena che è l’epica e degna conclusione di un film stupendo, dai toni cupi e crudi che tutti auspicavamo.