La genesi del “particolare cameo” di Solo

Han Solo e Chewbacca in Solo: A Star Wars Story, crediti a Lucasfilm

Solo: A Star Wars Story è nelle sale cinematografiche già da qualche giorno. Che siate o no andato a vederlo, correte a leggere la nostra recensione senza spoiler per potervi fare un’idea migliore di cosa potete trovarvi di fronte una volta entrati al cinema. Nonostante il grande clamore mediatico attorno a questa pellicola, dalle sfumature negative, Solo si è difeso bene, mantenendo una sua identità, anche all’interno del contesto più ampio della intera saga.

Già, perchè il film si è dimostrato ben lungi dall’essere la storia del giovane Han Solo e nient’altro. Vi avvisiamo che di qui in poi ci saranno grossi spoiler riguardanti il film, fermatevi se non l’avete visto.

Ingresso a sorpresa

Una stupenda inquadratura della partita di Sabacc; dal trailer

Se avete visto il film, a questo punto avrete certamente capito di chi stiamo parlando. Alla fine della pellicola, una volta che Dryden Vos è stato neutralizzato da Qi’Ra, appare un ologramma che ha fatto impazzire letteralmente tutti. Il faccione rosso e nero di Darth Maul ha certamente colpito nel segno, tanto che molti si sono chiesti il perché fosse vivo oppure la vera collocazione temporale del film. Nel caso vi foste fatti queste due domande è probabilmente dovuto al non aver visto le serie animate The Clone Wars e Rebels, visto che in queste, Darth Maul è vivo e vegeto ed ha anche un ruolo di rilievo nelle varie vicende. In questo caso correte subito a dare un’occhiata al nostro articolo su come approcciarsi per la prima volta alle serie canoniche di Star Wars.

In ogni caso, l’idea per la comparsa di Maul sullo schermo in questo Solo: A Star Wars Story, è partita da una precisa necessità. Serviva una grossa personalità che fosse disponibile per ottenere il ruolo di spicco nell’Alba Cremisi, l’associazione criminale di cui Dryden Vos si scopre solo una pedina. Gli scrittori del film, padre e figlio Kasdan, ci danno maggiori dettagli su questo in un’intervista esaustiva rilasciata per Gamespot.

L’intervista

Darth Maul, in Star Wars Episodio I: La Minaccia Fantasma interpretato da Ray Park

Jon era un grande fan di Darth Maul. Sapevamo che Dryden non era in cima alla gerarchia, e volevamo che costui [il capo dell’Alba Cremisi] fosse qualcuno di veramente potente. A quel punto Jon disse “Deve essere Darth Maul.” Feci i miei compiti per conoscerlo, grazie a Rebels e Clone Wars, eravamo nella posizione dove questa parte della vita di Darth Maul era abbastanza oscura da poterla riempire con questa vicenda. E ha funzionato alla perfezione con Rebels e con Clone Wars dove è sopravvissuto a quell’incidente con Qui-Gon ed è entrato nel mondo criminale per il proprio interesse. è stato separato dall’Impero e dai Sith e tutta quell’intera faccenda, per inseguire una propria vita. Così pensai che avrebbe funzionato alla grande, e certamente lasciato la porta aperta per usare del fantastico materiale al riguardo della saga di Maul in futuro.

Date queste dichiarazioni, probabilmente ne vedremo ancora circa il figlio di Dathomir in altri media, come libri e fumetti. Non è neanche da escludere un suo eventuale coinvolgimento nel vociferato, ma non ancora ufficiale, spin-off su Obi Wan Kenobi; anche se in quel caso sarebbe veramente difficile poterlo inserire senza cozzare con quanto visto in Rebels. Non dobbiamo scordarci infatti che ad oggi conosciamo il destino finale di Darth Maul, ed è difficile, che la Lucasfilm decida di decanonizzare un passaggio così importante di una serie animata ufficiale. Staremo a vedere cosa succederà, nel frattempo godiamoci ancora questa sorpresa gradita in Solo!

 

Redazione Insolente: Pensavate davvero che un droide non potesse essere caporedattore? Poveri illusi.
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