La Fede di Obi-Wan Kenobi
Essere Obi-Wan Kenobi non è facile, per nulla. Responsabilità grandi quanto una galassia per un solo uomo. Il destino di un antico ordine è nelle sue mani, nel mentre c’è un ragazzo dall’eredità pesante su cui vegliare. La difficile decisione di passare dall’altra parte per “andare oltre” e così sperare che, in un qualche modo, l’antica profezia venga compiuta. È difficile avere fede per Obi-Wan, ma lui non ha mai desistito nel credere.
“Ben” Kenobi è un personaggio meraviglioso, che sta a cuore a tutti. Quel poco, ma giusto, che Alec Guinness ci ha donato nella trilogia originale, è stato approfondito con uno dei personaggi scritti meglio della trilogia prequel.
Per Aspera ad Astra
Attenzione di qui in poi ci sono spoiler di The Clone Wars e Rebels. La vita che ha passato il maestro non è stata certo una passeggiata. Aveva sei mesi quando fu portato su Coruscant come bambino sensibile alla forza e dunque passibile di addestramento jedi. Come tanti altri, per molto tempo, il suo unico mondo era rappresentato dal tempio, dagli altri padawan, dal maestro Yoda e dall’eccitante pensiero di poter diventare un jedi. Preso come padawan dal saggio, ma per certi versi poco ortodosso, Qui-Gon, Obi-Wan vive la sua prima esperienza nel mondo esterno su Mandalore, proteggendo l’affascinante Ducessa Satine.
Immaginate un adolescente cresciuto secondo la dottrina jedi, per la prima volta catapultato in una galassia più grande di lui, in balia dell’immensità e davanti ad una meravigliosa ragazza. Obi-Wan se ne innamora, e lei ricambia. In questo avvenimento però, c’è tutta l’essenza di chi è e chi sarà, da quel momento in poi, il maestro Kenobi. Egli infatti decide che la Forza e l’ordine sono troppo importanti, si impone di governare i propri sentimenti. In futuro dirà che se avesse saputo all’epoca che i sentimenti per Satine erano corrisposti, avrebbe abbandonato l’ordine. Un piccolo sussulto adolescenziale fa vacillare la fede del jedi, come molti altri avvenimenti dopo questo.
Amici perduti, amici trovati
Ma egli si dimostrerà forte. La fede non lo abbandona neanche davanti alla morte del suo maestro. Un Sith lo separa dalla figura a lui più cara. Un urlo, nulla di più, sarà ciò che Obi-Wan si farà sfuggire. Riprende il combattimento, astuto come pochi, riesce ad essere il primo jedi a sopraffare un Sith in più di mille anni, acquisendo per merito la carica di cavaliere jedi. Kenobi ora è forte, tanto da sentirsi in grado di prendere in carico il destino di quel bambino trovato su Tatooine. Una vergenza nella Forza, lo definirà il suo maestro. In disaccordo con Yoda, ha una fiducia immensa nel suo vecchio amico, e decide così di addestrare il talentuoso, ma irrequieto, ragazzo.
Qui sorge il vero problema, il nodo cruciale dell’intera storia di Kenobi e di Star Wars. Obi-Wan non è mai stato veramente un mentore per Anakin. Egli era un amico, un fratello. Il padawan infatti proiettava attraverso lui tutti i suoi pensieri positivi, l’orgoglio di essere un jedi, ma anche e soprattutto il desiderio di non essere solo. Anche il maestro aveva bisogno di questo. Solo che, a differenza di Anakin, che vive per la passione, per Obi-Wan essa è solo una parte del tutto, qualcosa da accettare e governare.
La fine del proprio mondo
Così i due vivono mille avventure durante la Guerra dei Cloni. Sviluppano un bellissimo rapporto e si salveranno la vita a vicenda tantissime volte. La sua incrollabile fede nell’ordine jedi e nelle vie della Forza sembra non poter essere scalfita da nulla. Rincontrerà anche il fantasma di Forza del suo maestro su Mortis. E, inoltre, crescerà la sua fiducia in Anakin e nella legenda del prescelto. Ognuno di questi avvenimenti rende ancora più commovente il distacco finale.
Il dolore che Obi-Wan proverà nel vedere le registrazioni in cui Anakin compie il massacro dei bambini è immenso. Egli non sa come spiegare tutto questo, come del resto Yoda. I due sono increduli e basiti, tutto il loro mondo è stato distrutto da un antico nemico dimenticato. Per Obi-Wan sembrerebbe che non ci sia più nulla per cui lottare. Ma anche tutto questo, nonostante lo abbia colpito nel profondo, non sposta di una virgola la sua incrollabile fede e senso morale.
La sfida più grande
Si lancia dunque nel suo nuovo obiettivo, che rimarrà tale fino ed oltre la sua morte. Ovvero sconfiggere i Sith. Ma per fare questo dovrà passare per quella che è la scelta più atroce che egli abbia mai dovuto compiere, uccidere suo “fratello” Anakin. Dopo il combattimento bellissimo, vinto da lui anche grazie al suo controllo e tatticismo, Kenobi è lì, pronto per dare il colpo di grazia. Avrebbe potuto finire quello che ormai è a tutti gli effetti il signore dei Sith Darth Vader.
Ha fede nella Forza e nei suoi principi, che in quel caso gli permetterebbero di uccidere quel corpo inerme. Ma rimane pur sempre un uomo. Qui cede, per la seconda volta, ai suoi sentimenti, e se ne va, raccogliendo la spada del suo vecchio amico. Credendo che non sia necessario infierire, sottovaluta la resistenza del suo ex apprendista.
Una Nuova Speranza
Da qui in poi la vita di Obi-Wan diventerà, salvo rari casi, come il suo ultimo incontro con Darth Maul: meditazione e ascesi. Vegliare sul giovane Luke, la sua nuova speranza, gli donerà quella fiducia nella Forza di cui aveva bisogno. Egli oramai, dopo essere stato disilluso, aver perso tutti i propri amici, ed essere rimasto solo per anni, cercando di superare la barriera della mortalità, crede che il vero prescelto sia Luke, non essendo onnisciente come lo spettatore.
Dopo aver incontrato il ragazzo, ricorderà con nostalgia i tempi andati ed il suo caro amico. Ma non rivelerà la verità al giovane, non vuole sovraccaricarlo di responsabilità e verità tutto in una volta. In seguito mancherà il tempo in vita per poter rimediare all’omissione, poiché egli si sacrificherà finalmente per la causa, per la fede nella Forza. Il suo spirito vive e riuscirà insieme a Yoda, finalmente, a compiere quello in cui ha sempre creduto, attraverso ogni avversità. Riportare l’equilibrio. La vita stessa di Obi-Wan, come abbiamo visto, è stata equilibrio.
Picchiato forte dalle avversità, mai la rabbia ha preso il sopravvento su di lui. Un amore profondo e sincero per i suoi cari, un distacco dalle emozioni necessario, una dedizione straordinaria alla causa. Obi-Wan Kenobi ha incarnato quello che sarebbe dovuto essere il jedi perfetto.