Il sesto episodio di The Book Of Boba Fett ci ha riservato davvero tantissime sorprese, tra le quali anche una riguardante la spada laser a lama verde del Maestro Yoda. In merito a questo iconico strumento è nata anche una “controversia” della quale parleremo di seguito; una questione su cui molti fan si sono posti parecchie domande. Vediamo tutti i dettagli!
ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sulla sesta puntata di The Book Of Boba Fett.
La verità sulla spada laser di Yoda
Nell’ultima puntata di The Book Of Boba Fett (qui la nostra recensione e qui l’analisi easter egg) vediamo il piccolo Grogu dover scegliere tra l’arma Jedi appartenuta a Yoda, che indica la volontà di intraprendere il cammino Jedi, o la piccola armatura donatagli da Din Djarin, che invece lo riporterebbe da lui.
Ai più attenti però è saltato subito all’occhio un particolare: ma la spada di Yoda non era stata distrutta?
Partiamo dagli albori della questione; in Episodio III: La Vendetta Dei Sith il maestro Yoda perde la sua spada laser verde durante il duello con Darth Sidious nel senato galattico. Nel film gli vediamo lasciare Coruscant subito dopo, quindi senza spada laser.
A darci informazioni sull’arma ci penserà poi il primo numero della serie a fumetti Darth Vader 2017 (ambientata poco dopo gli eventi di Episodio III): nello specifico, la spada shoto del Maestro Yoda fu distrutta da Mas Amedda a Coruscant insieme a quelle di molti jedi caduti durante l’Ordine 66.
Dopo aver gettato la spada di Yoda in una fornace, quest’ultima esplose creando un ampio raggio, che indica la distruzione dei cristalli Kyber.
Purtroppo, come avrete intuito, ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di retcon portato avanti da Dave Filoni, che non è nuovo a queste questioni. Ma ci sono anche altri elementi che vanno considerati.
Retcon del retcon?
In una guida canonica del 2015, Ultimate Star Wars: Locations, viene detto che la spada laser di Yoda si trovava su Dagobah insieme ad altri suoi oggetti. Questa informazione andava un po’ in contrasto con Episodio III, anche se non si poteva definire una retcon (seppur davvero improbabile, in qualche modo Yoda poteva aver recuperato la sua spada). Quando Charles Soule scrisse la storia contenuta nel fumetto sopracitato, fu accusato a sua volta di retcon nei confronti della guida.
Egli nel 2019 si giustificò dicendo che potevano esserci molte spiegazioni parallele per la questione, ma le polemiche ovviamente furono molto ridotte. Questo perché le riscritture di nozioni alle guide, ve lo possiamo assicurare, sono all’ordine del giorno per moltissime opere tra serie, romanzi e fumetti.
Quanto accaduto con The Book of Boba Fett invece è molto diverso, perché ad essere riscritta è una questione contenuta in un’opera canonica di primo piano, una delle serie a fumetti più amate dai fan. Nell’attesa di avere una spiegazione su come sia possibile che Luke possedesse una spada di fatto distrutta, resta il rammarico per l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti dei fumetti, che stando a Lucasfilm dovrebbero essere un medium di pari valore canonico, come gli altri.
Anche in questa occasione invece è stato dimostrato che questa regola fondamentale che fu dichiarata con la creazione dello Story Group e del nuovo canone dal 2014 non vale per tutti, soprattutto se ti chiami Dave Filoni.
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