Quando il Risveglio della Forza uscì nelle sale, il mondo esplose. Da quel momento il pianeta non è stato più lo stesso, e varie fazioni si sono create dopo la visione del film. Chi ha odiato Episodio VII ha criticato aspramente la Disney, i nuovi attori, il regista. E, più in generale, qualsiasi cosa sia nata con il logo Star Wars dopo il 2012, ovvero dopo l’acquisizione della Lucasfilm da parte del colosso Disney.
C’è stato, ovviamente, anche chi ha avuto semplicemente qualche riserva su Episodio VII, considerandolo in generale un buon prodotto, ed infine chi l’ha amato alla follia, esprimendo grande gioia per il nuovo corso ed il suo sviluppo.
Critiche non serie
Era normale che questo succedesse, e non è di questo comunque che vuole parlare l’articolo. La premessa è stata necessaria soprattutto per chiarire l’esistenza di quella prima categoria dell'”odio incondizionato”, in quanto, tra questa gente, si nasconde la peggior feccia della galassia. Se, infatti, dal punto di vista della storia, della trama, delle atmosfere ed in parte della regia, possiamo essere permissivi sulle critiche e dire che, alla fine, come tutte le cose, vedere un film è una questione di gusti, c’è un tema sul quale queste critiche non hanno fondamento. Parlo della recitazione. Che ci siano attori meno bravi o più bravi, nessuno lo mette in dubbio. Tra gli attori più bravi io pongo proprio quell’Adam Driver che tanto ingiustamente è stato criticato.
Ero lì in sala, come tutti, quando arrivò la scena dove Kylo Ren per la prima volta si toglie il casco. In quell’istante, fu possibile udire un mugugno generale di disapprovazione delle ragazze in sala, che aspettavano il gran figo di turno (perché non è una prerogativa maschile il fattore gnocca nei film). Ero sempre lì, quando fuori dal cinema sentì:
“Si ma l’attore che fa Kylo Ren, oh, un bimbominkia”
Brutto is the new incapace
Non potevo crederci. Mi chiedevo: “Come è possibile dire una cosa del genere? Hanno visto un film diverso dal mio?” Probabile, perché ciò che vidi io fu un attorone che svolgeva senza ombra di dubbio una delle interpretazioni migliori della saga di Star Wars. Kylo Ren, qualsiasi cosa su di lui si possa dire, rimane un personaggio complesso e dilaniato. E grazie ad Adam Driver, è possibile osservare questo stato d’animo, in ogni singolo attimo, sul suo volto. Dallo stare al cospetto di Snoke, passando per l’interrogatorio con Rey, fino al toccante momento della morte di Han Solo, la prestazione di Adam Driver non perde un colpo, dando credibilità ad un giovane assalito da mille dubbi ed in lotta con se stesso.
In ogni caso, come abbiamo già scritto, dobbiamo ancora capire molto del personaggio di Kylo Ren, del suo passato e del suo futuro. Ad oggi, in merito, ci è dato di sapere veramente poco. Rimane la sensazione che la prestazione dell’attore che lo interpreta è stata ingiustamente criticata per il solo motivo che Darth Vader è un cattivo più figo o che l’attore non è bello. Entrambe sono critiche senza senso e comunque poco pertinenti alle doti recitative dell’attore.
Noi tutti siamo fan di Star Wars, e alle volte è impossibile non lasciarci trasportare dalle emozioni quando guardiamo, leggiamo o giochiamo qualcosa appartenente a questo mondo. Ma siamo anche delle persone dotate di intelletto, capaci di discernere la critica costruttiva, dalla foga senza senso dovuta ad un attaccamento idiota a stereotipi non giustificabili. Io aspetto The Last Jedi con trepidazione. Tanto dovrà essere detto e visto, ma rimango fermo nella convinzione che Adam Driver ci fornirà in ogni caso una prestazione eccezionale.