INPS, visita medica obbligatoria: se salti l’appuntamento perdi 480€ al mese | Ti arriva senza avviso

Se non sostieni la visita rischi di perdere soldi - Insolenzadir2d.it (DepositPhoto)
L’INPS impone la visita medica obbligatorio. Nel caso in cui salti l’appuntamento perdi 480 euro al mese: dovrai fare molta attenzione.
L’INPS spesso può imporre delle visite obbligatorie. Le ragioni dietro ciò sono il controllo della corretta erogazione dei benefici previdenziali. Una delle principali necessità è quello di verificare l’effettiva invalidità o l’incapacità lavorativa di un individuo che sta ricevendo prestazioni economiche come l’indennità di malattia, l’invalidità civile o l’assegno di disoccupazione.
L’INPS deve accertarsi che le condizioni di salute del beneficiario siano in linea con i criteri previsti per l’erogazione dei sussidi, al fine di evitare abusi e frodi. Inoltre le visite mediche obbligatorie sono spesso imposte quando un lavoratore riceve l’indennità di malattia o infortunio. In questi casi l’INPS può richiedere una visita per accertarsi di ciò.
Se un lavoratore è assente dal lavoro a causa di malattia o infortunio, l’INPS può richiedere una visita per accertare se la persona sia realmente incapace di lavorare o se, al contrario, potrebbe riprendere l’attività lavorativa. In questi casi la visita serve a tutelare sia il beneficiario, assicurandogli il giusto trattamento, sia l’ente previdenziale, garantendo che le risorse vengano utilizzate correttamente.
Un altro motivo riguarda la necessità di verificare il rispetto delle norme relative al pensionamento anticipato o alla pensione di invalidità. Alcuni beneficiari potrebbero essere soggetti a controlli periodici. Ora spunta l’ultima visita obbligatoria che se non fatta porterà alla perdita del beneficio.
Inps, se non ti sottoponi alla visita rischi di perdere un bel po’ di euro: cosa bisogna sapere
Tra i sussidi messi a disposizione del Governo Italiano troviamo sicuramente L’Assegno di Inclusione. Questo dal 1° gennaio dello corso anno ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. La misura è rivolta alle famiglie in difficoltà economica e sociale. Questo beneficio è destinato a nuclei familiari con almeno un componente disabile, minorenne, anziano di almeno 60 anni o in condizioni di svantaggio, inserito in programmi di cura dei servizi socio-sanitari.
L’accesso all’ADI è subordinato alla partecipazione a un percorso di inclusione sociale e lavorativa, che prevede la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD) e l’impegno a partecipare ai programmi per la ricerca di lavoro. Ma per garantire che il beneficio venga effettivamente erogato bisogna rispettare dei requisiti che l’INPS controlla in questa maniera.
Assegno di Inclusione, dovrai sottoporti alla visita dell’INPS: le ultime
Per garantire l’erogazione del beneficio, l’INPS controlla lo stato di tutti i richiedenti specie per verificare eventuali redditi non dichiarati derivanti da nuove attività lavorative o percorsi di politica attiva. I beneficiari hanno l’obbligo di comunicare tempestivamente qualsiasi variazione del reddito o della composizione del nucleo familiare. Nel caso in cui ciò non avvenga l’assegno può essere revocato.
La trasparenza ed il rispetto degli obblighi sono quindi fondamentali. Inoltre troviamo anche la gestione dei beneficiari da parte dei servizi sociali competenti. Infatti questi organizzano incontri regolari con i beneficiari, che sono obbligati a presentarsi puntualmente. Le assenze giustificate, come motivi di salute documentati, sono tollerate. Allo stesso tempo però la partecipazione agli incontri è obbligatoria.