INPS, licenziano tutti quelli con la 104: firmi il foglio e ti mandano a casa in 48 ore | Sta succedendo in queste ore

Licenziamento

Licenziamento 104 illustrazione (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it

INPS, firmi un foglio e ti mandano a casa: cosa sta succedendo a chi ha la 104: lavoratori nel panico dopo le ultime novità.

Negli ultimi giorni si è diffuso un clima di grande preoccupazione tra i lavoratori che beneficiano dei permessi della Legge 104. Alcune segnalazioni stanno facendo emergere situazioni in cui basta una firma per essere licenziati in appena 48 ore. Una prospettiva che genera allarme in chi utilizza questi strumenti per assistere familiari gravemente malati.

Molti si chiedono se sia davvero possibile perdere il posto di lavoro con così tanta facilità. In diversi ambienti lavorativi, si percepisce un’aria di tensione crescente, alimentata dalla paura di controlli improvvisi e conseguenze immediate. Per chi ogni giorno cerca di conciliare il lavoro con la cura di un parente disabile, il rischio di un provvedimento disciplinare immediato diventa un incubo concreto.

Ad aggravare l’ansia è il timore che anche una piccola distrazione o un fraintendimento nell’uso dei permessi possa essere interpretato come una grave violazione. Molti lavoratori, ignari delle sfumature della normativa, rischiano di incorrere in sanzioni senza neppure rendersi conto di aver sbagliato. L’idea di firmare un documento e trovarsi senza impiego in poche ore è una possibilità che ora aleggia pesantemente.

In questo contesto di incertezza, ogni nuova sentenza o provvedimento legato alla Legge 104 viene osservato con apprensione.

Come nasce la nuova paura tra i lavoratori con la 104

La recente ondata di preoccupazione nasce da una sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato il licenziamento per giusta causa di un lavoratore che aveva usato in modo scorretto i permessi previsti dalla Legge 104. Come riporta QuiFinanza, il dipendente, invece di assistere la suocera gravemente malata, svolgeva un’altra attività lavorativa presso l’agenzia della moglie.

Il caso, originato nel 2017 e definitivamente chiuso il 30 marzo 2025 con l’ordinanza n. 8342, ha stabilito un principio chiaro: i permessi 104 devono essere utilizzati esclusivamente per la cura del familiare disabile. Gli Ermellini hanno ribadito che anche se è ammesso uscire di casa per attività legate alla salute o al benessere del malato, ogni uso continuativo per fini personali rappresenta una violazione grave.

Licenziato
Persona licenziata illustrazione (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Cosa rischia davvero chi utilizza male i permessi 104

La decisione della Cassazione ha effetti immediati: chi viene sorpreso a impiegare i giorni di permesso per fini non compatibili rischia il licenziamento immediato senza preavviso. In questo caso, l’azienda aveva utilizzato investigatori privati per documentare l’attività parallela del lavoratore. Nonostante i tentativi di difesa con certificati medici, la mancanza di assistenza effettiva ha portato alla rottura del vincolo fiduciario.

Inoltre, il lavoratore coinvolto è stato condannato anche al pagamento di 4.700 euro di spese legali. Questo precedente fa giurisprudenza e rende più facile, per i datori di lavoro, procedere al licenziamento di chi abusa della Legge 104. L’ordinanza specifica che attività private sono ammesse solo se sporadiche e non continuative: in caso contrario, il rischio di perdere il posto di lavoro diventa reale e immediato.