INPS cancella le pensioni di reversibilità, a marzo arrivano le lettere che te la tolgono: questo è un vero dramma per milioni di italiani

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Pensionato triste (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it

INPS revoca le pensioni di reversibilità: a marzo le lettere che cambiano tutto, famiglie in crisi dopo l’ultimo annuncio.

Negli ultimi giorni, milioni di italiani vivono con il fiato sospeso. Una notizia terrificante sta circolando sempre più insistentemente: l’INPS avrebbe avviato un processo che porterà alla cancellazione delle pensioni di reversibilità. Per molti, questa decisione rappresenta un vero e proprio dramma, perché significa la perdita di un sostegno economico fondamentale.

Le voci si moltiplicano, e con esse il timore che si tratti di una decisione ormai definitiva. La possibilità di vedersi recapitare una lettera con cui l’INPS comunica la revoca del trattamento sta mandando nel panico migliaia di pensionati e familiari superstiti. Se tutto questo dovesse diventare realtà, si tratterebbe di un colpo durissimo per chi dipende da questa entrata per sopravvivere.

A rendere la situazione ancora più incerta è il fatto che non si tratterebbe di un provvedimento isolato. Alcune recenti decisioni della magistratura avrebbero rafforzato la stretta sulle pensioni di reversibilità, spianando la strada a quello che potrebbe essere il più grande taglio mai visto su questo trattamento. Il rischio è che, da un giorno all’altro, migliaia di assegni vengano azzerati.

Se fino a poco tempo fa si trattava solo di voci allarmanti, ora gli indizi si stanno trasformando in una certezza sempre più concreta. A marzo, l’INPS invierà le lettere ai pensionati interessati: chi la riceverà potrebbe dire addio per sempre alla pensione di reversibilità. Una prospettiva che getta nell’angoscia tantissime famiglie italiane.

La decisione della Cassazione cambia tutto

Un pronunciamento della Cassazione ha reso ancora più chiaro il quadro. Con l’ordinanza n. 14287 del 22 maggio 2024, la Suprema Corte ha stabilito che la pensione di reversibilità non è un’eredità. Questo significa che non può essere trasmessa a chi era a carico di un familiare che già la percepiva. Un caso concreto riguarda una donna inabile al lavoro che, dopo la morte della madre, si è vista negare la reversibilità che la donna riceveva dal marito defunto.

Secondo quanto riportato da l’Insolenza, l’INPS ha accolto con favore questa sentenza, perché limita le richieste future e chiarisce che il diritto alla pensione spetta solo ai superstiti diretti del titolare originario. Questo orientamento ha aperto la strada a una possibile stretta generale, con il rischio che molte famiglie si ritrovino senza alcun sostegno.

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Pensionato triste con portafoglio vuoto (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Cosa accadrà nei prossimi mesi

Come riporta Insolenzadir2d2, il timore principale è che questa interpretazione della legge possa diventare il pretesto per un’ondata di revoche. Sebbene l’INPS non abbia annunciato un annullamento generale delle pensioni di reversibilità, è ormai chiaro che qualcosa sta cambiando. A marzo, moltissimi pensionati potrebbero ricevere la lettera fatidica che li priverà del loro assegno.

La situazione è tutt’altro che rassicurante. Se la stretta dovesse diventare una vera e propria manovra su larga scala, migliaia di italiani si ritroveranno senza una fonte di reddito che consideravano garantita. A pagare il prezzo più alto saranno proprio le fasce più deboli, per cui la pensione di reversibilità rappresenta l’unica possibilità di sopravvivenza.