Ogni fan di Star Wars ha come sogno proibito quello di possedere qualche oggetto di scena originale della saga. Gli oggetti e i modellini, utilizzati soprattutto durante lo sviluppo della trilogia originale, hanno un valore inestimabile. Non solo affettivamente per coloro che amano questa splendida saga, ma anche perché è il materiale che ha dato vita ad una meravigliosa leggenda. E’ capitato, però, che non tutti si rendessero conto dell’immenso tesoro che avevano davanti.
Quella che sto per raccontarvi è l’incredibile avventura del modellino originale della Morte Nera. Questo assurdo racconto è stato pubblicato su StarWars.com nel Dicembre 2015. Vediamo quindi quali peripezie ha dovuto affrontare il modellino autentico dell’iconica arma.
L’incredibile racconto
L’articolo pubblicato sul sito si intitola “Saving The Death Star: How The Original Model Was Lost And Found”. L’artefice di questo racconto è Gus Lopez, un collezionista di Seattle specializzato proprio nella caccia a rarissimi oggetti di scena della saga creata da George Lucas. Egli ha infatti creato nel 1994 lo Star Wars Collectors Archive. Comincia così il racconto di Lopez: “Il modellino originale della Morte Nera, utilizzato durante le riprese di Star Wars nel 1977, sopravvive ancora oggi dopo una serie di rocambolesche vicende. Nel ’77, dopo i lavori del film, il modellino era infatti conservato in una struttura chiamata Dollar Moving and Storage, ed era destinato a essere distrutto. Doug W., uno degli impiegati del posto, salvò alcuni pezzi dalla demolizione e tenne con sé la stazione da battaglia imperiale per poco più di un decennio.
Poi, nel 1988, si trasferì in Missouri e lo conservò nel negozio di antichità di sua madre (il Sutter’s Mill Antiques, poi rinominato The Mexican Hillbilly) nella regione del Lago di Ozark. Todd Franklin, un collezionista di oggetti di scena che viveva nelle vicinanze, si recò nella bottega per visionare il modellino e si convinse immediatamente della sua autenticità. Contattò la LucasFilm, ma gli venne detto che il pezzo che cercava era stato distrutto. E che, quindi, l’oggetto che aveva visto doveva essere una semplice, per quanto accurata, replica amatoriale. Tuttavia, Franklin rimase convinto dell’autenticità del pezzo e tornò alla bottega per acquistarlo.
Il salvataggio
Sfortunatamente, il negozio lo aveva appena venduto a Mark S., impresario di uno show chiamato Star World. Lo spettacolo chiuse i battenti nel 1993. A quel punto il fratello di Todd, Pat, e un suo amico, Tim, si recarono sul posto per verificare se il modellino fosse ancora disponibile. Il caso volle che tutti gli oggetti dello show fossero stati liquidati a eccezione proprio della Morte Nera. I ragazzi scoprirono che la stazione da battaglia era usata come cestino della spazzatura (a questo punto del racconto un brivido mi è corso lungo la schiena), con alcuni rifiuti inseriti dalla cavità del grosso foro circolare sulla sua superficie. Pat e Tim acquistarono il pezzo sul posto.
In seguito, Todd, Pat e Tim esposero il modellino originale e furono ben felici di mostrarlo per anni agli appassionati della saga. La nonna di Todd e Pat, inoltre, realizzò una replica del grosso disco circolare caratteristico della stazione, andato perduto. Tempo dopo, i due scrissero alla LucasFilm e si dissero disponibili a vendere ciò che avevano recuperato. La compagnia replicò di non essere interessata all’acquisto. Tuttavia Todd, Pat e Tim furono ancora felici di conservare il modellino originale.
Sviluppi recenti
Lopez continua: “Durante gli anni 90 io e altri collezionisti abbiamo condiviso molte storie sul leggendario modellino originale. Negli anni, tutti ci siamo tenuti in contatto (…). Nel 1999, ho contattato i ragazzi chiedendo loro se per caso stavano ancora considerando l’ipotesi di vendere. All’epoca, ancora non possedevo parecchi pezzi degni di nota come oggi (…). Abbiamo pattuito che, se l’avessero venduta a me, la Morte Nera sarebbe stata visibile al pubblico (…). Al momento della vendita io e mia moglie vivevamo ancora in un piccolo appartamento con due camere da letto e non avevamo lo spazio necessario per esporre un modellino così voluminoso.
Dunque, nel corso dell’anno successivo, abbiamo fatto impazzire il nostro agente immobiliare di fiducia affinché cercasse uno spazio adeguato per l’esposizione (…). Quando l’abbiamo trovato, abbiamo inoltre acquistato una teca speciale. Nonostante oramai possieda la Morte Nera da molti anni, la stazione non è sempre stata esposta nella nostra location. Per cinque anni è stata all’EMP Museum di Seattle.
Un lieto fine
Poi, il museo ha ingaggiato un artigiano affinché rifacesse accuratamente il grosso disco andato perduto. Dunque, ho subito restituito a Todd quello realizzato da sua nonna, affinché potesse ancora una volta tenerlo con sé ed esserne sentimentalmente legato. Esporre la Morte Nera ha permesso a molti fan di godersela in uno spazio aperto al pubblico. Oggi, la Morte Nera è tornata a casa, dove posso vederla tutti i giorni. E quando la guardo, penso ancora al suo lungo viaggio e a quanto sia incredibile che sia proprio qui, davanti ai miei occhi”.
Insomma, una storia incredibile. Non c’è che dire, la Morte Nera ha vissuto più avventure di quante ne potessimo immaginare! C’è chi farebbe follie per possedere il modellino originale di uno dei simboli di Star Wars: e pensare che per un certo periodo è stato addirittura un cestino della spazzatura! Da non credere.