L’attesa per un nuovo episodio di Star Wars è sempre fonte di riflessione, nonché occasione di potersi sbizzarrire nell’analisi di tutte le teorie in merito. In questo senso, The Last Jedi rappresenta un vero e proprio calderone di interrogativi importanti, sapientemente lasciati aperti da Episodio VII. Il teaser trailer di Episodio VIII ha portato ad un’altra grande riflessione in merito a quella che potrebbe essere davvero una svolta epocale nella saga di Star Wars.
Parlo del concetto stesso di Jedi come lo conosciamo. I canoni che, fino ad oggi, nella saga di Star Wars identificano l’essere Jedi, infatti, potrebbero essere completamente e sapientemente stravolti. Ma in che modo potrebbe avvenire ciò?
L’emblematico teaser
Nel primo teaser trailer di The Last Jedi, come sappiamo, ci viene presentato un dialogo tra Luke e Rey, davvero emblematico sotto molti punti di vista. Molto interessanti, infatti, le parole della nostra giovane protagonista, in merito alla domanda di Luke: “What do you see?” “Cosa vedi?“ Queste le sue parole: “Light..Darkness..and Balance” “Luce..Oscurità..L’equilibrio”. Ecco il protagonista della nostra riflessione: l’equilibrio. Questo elemento potrebbe davvero essere la colonna portante della pellicola. Luke, dopo aver fondato un nuovo ordine Jedi, fallisce e si costringe all’esilio, alla ricerca di risposte. Per trovare risposte, bisogna andare alla radice del problema.
E se la soluzione non fosse creare un ordine Jedi ad immagine e somiglianza di quello vecchio? Se la risposta fosse un rinnovamento alle fondamenta, ovvero la ricerca di un equilibrio, che possa davvero significare una rivoluzione nel concetto stesso di cavaliere Jedi? Suo padre, come sappiamo, ha permesso di dare il la’ a questo concetto.
Il prescelto ha scardinato le convinzioni non solo di quelli che erano i capisaldi del Lato Chiaro della Forza, ma anche quelli del Lato Oscuro. Ma qualcuno deve raccogliere la sua eredità, affinché il suo sacrificio non sia stato vano. Qualcuno deve raggiungere quel tanto ambito e sudato equilibrio nella Forza.
La storia si ripete
Ripercorrendo le tappe della saga di Star Wars, notiamo prima una rivoluzione epocale, e poi quello che sembra essere un ritorno al passato. Cronologicamente, il primo grande sconvolgimento avviene in Episodio III. I Jedi, per millenni guardiani incontrastati della pace nella Galassia, vengono pressoché annientati e condotti sull’orlo dell’estinzione tramite l’Ordine 66. Seguono anni di potere incontrastato del Lato Oscuro, finché non si completa ciò che era annunciato dalla profezia. Anakin, uccidendo l’Imperatore e sacrificando se stesso, porta equilibrio nella Forza. Ma è veramente così?
Certo, non ci sono dubbi. Ma il nostro Anakin ha compiuto solo il primo passo verso una realtà più complessa. Egli, come detto, ha avuto l’arduo compito di scardinare tutte le convinzioni conosciute fino a quel momento. Ma, nel momento più cruciale e propizio, in cui si poteva raccogliere la sua eredità e il suo esempio, qualcosa va storto.
Luke Skywalker, con tutte le buone intenzioni, fonda un nuovo ordine Jedi. Il problema più grande è che, a quanto ci è dato di sapere, questo nuovo ordine nasce esattamente ad immagine e somiglianza di quello vecchio. Prima o poi, quindi, un tracollo sarebbe stato inevitabile. Ed è proprio ciò che avviene, viste le vicende di Episodio VII. Il motivo che porta Luke all’esilio, quindi, non è solo la consapevolezza di aver fallito, ma anche la necessità di un rinnovamento.
Una nuova verità
Luke va alla ricerca del primo tempio dei Jedi, e lo trova sul remoto pianeta di Ahch-To. Egli è, probabilmente, testimone di una verità che scopriremo in Episodio VIII. La frase del teaser trailer che ha lasciato tutti perplessi, ovvero: “Il tempo della fine dei Jedi è giunto“, potrebbe assumere il significato di “Il tempo della fine dei Jedi, per come li conosciamo, è giunto“.
L’equilibrio tra Lato Chiaro e Lato Oscuro potrebbe essere la chiave di un nuovo modo di essere Jedi. Un modo completamente slegato dai rigidi precetti e comportamenti del Codice Jedi, che tanti cavalieri finivano per non rispettare. O peggio come accadeva quando, per via del completo ripudio della conoscenza del Lato Oscuro, venivano irrimediabilmente consumati da quest’ultimo.
La soluzione, quindi, potrebbe essere un Jedi 2.0, che fa dell’equilibrio il suo punto di forza, portando finalmente a compimento ciò che Anakin aveva iniziato. E’ proprio qui che entrerebbe in gioco Rey, che potrebbe diventare la capostipite di questa nuova generazione di cavalieri Jedi.
Alcune ipotesi poco convincenti
Molti fan abbracciano questa teoria, auspicando l’ingresso nel franchise della figura del “Jedi grigio“. Personalmente, invece, come molti altri fan, reputo abbastanza ridicola questa possibilità. Dei Jedi grigi veri e propri non esistono nemmeno nelle opere Legends (l’unico che potrebbe essere definito jedi grigio è Jolee Bindo). Queste figure sono frutto di una parte del fandom che definisce Jedi grigio qualsiasi cavaliere che si discosti dal Codice. Una categoria basata davvero sul nulla cosmico, ma avremo modo di approfondire il concetto in futuro.
Quindi, se questa svolta epocale dovesse avvenire, sono convinto che queste nuove “personalità” continuerebbero ad essere chiamate Jedi. Ma saranno, come detto, profondamente differenti e rinnovate. Cambiare il modo di identificare questi cavalieri potrebbe davvero portare ad una rivolta dei fan, quindi credo che la soluzione migliore sia il cambiamento sostanziale nel modo di essere Jedi, mantenendo però questa qualifica.
Indizi dal nuovo trailer
Nel nuovo bellissimo trailer di The Last Jedi, c’è un interessantissimo spezzone con protagonisti Luke e Rey. Come già avevamo visto nel video backstage, Rey porge la spada a Luke, mentre pronuncia queste parole: “Qualcosa, dentro di me, è sempre stato lì; e si è risvegliato. Mi serve aiuto“. Le sue parole sono accompagnate da alcuni spezzoni dell’addestramento, nonché da una scena molto particolare.
Ovvero quella di una “missione” che porta Rey a scoprire l’antico libro mostrato nel teaser, che (secondo il parere di molti) non è altro che il Journal of The Whills. Approfondiamo l’argomento in questo articolo. Tutto verte, quasi sicuramente, verso questo fantomatico potere di Rey (di cui scopriremo sicuramente l’origine) e verso il fatto, già accennato sopra, che la ragazza possa essere (in virtù di questo potere e del suo destino) il perno fondamentale di questa teoria dell’Equilibrio.
Un nuovo inizio
Ricapitolando, quindi, “The Last Jedi”, l’ultimo o gli ultimi Jedi, potrebbe significare un “passaggio”, un’evoluzione ad una nuova tipologia, un Jedi 2.0. Una tipologia di Jedi mai vista prima, che porti con sé il concetto di equilibrio, e che abbandoni il rigido cammino che i suoi predecessori imponevano a loro stessi. Sarebbe una svolta epocale nel franchise, e molto interessante da scoprire e analizzare.
Per scoprire se ciò accadrà realmente, dobbiamo purtroppo aspettare ancora un po’. L’uscita del nuovo trailer ha colmato comunque questa febbrile attesa! Ne potete leggere la nostra analisi a questo articolo. Ora non ci resta che aspettare il 13 Dicembre!