Il Sindacato Pyke: da The Clone Wars a The Book of Boba Fett

Quay Tolsite e le guardie Pyke su Kessel in Solo

Tutti abbiamo in mente i membri del Sindacato Pyke in The Clone Wars. La loro apparizione in live-action ha tuttavia fatto storcere il naso a non pochi fan. Per completezza è giusto ricordare che i Pyke sono ovviamente i più celebri contrabbandieri di spezia dell’universo di Star Wars.

I Pyke visti nella seconda puntata di The book of Boba Fett, come dice lo stesso Fett, sono membri di un’organizzazione criminale di cui abbiamo parlato anche in un recente articolo di approfondimento sui cinque Sindacati criminali.

Il Sindacato Pyke vede la sua prima apparizione in una “galassia lontana lontana” in The Clone Wars, stagione 5 (ep. 14, dal titolo “Eminence” oppure “Ombre su Mandalore” in italiano), nell’ormai lontano 2013. Da quel momento sono molte le opere canoniche che citano o parlano direttamente dei Pyke.

In particolare, visto l’argomento del presente articolo, ci interessano le due trasposizioni cinematografiche che i membri del Sindacato Pyke hanno avuto. Nel 2018 appaiono in Solo: A Star Wars Story. Sono infatti questi malviventi a controllare le miniere di spezia e coassio di Kessel, pianeta dove è ambientata parte della trama del film.

Recentissima è invece la loro apparizione nel secondo episodio di The book of Boba Fett dove li troviamo, come sempre, intenti nei loro traffici di spezia; un contrabbando che avviene senza alcuno scrupolo, sebbene questo non sia certo una novità.

I membri del Sindacato Pyke in The Clone Wars

Lom Pyke, leader del Sindacato, in The Clone Wars

Il design dei Pyke ha avuto origine da uno schizzo di David Hobbins dell’aprile 2007 di un personaggio Jedi. Il loro aspetto è stato poi perfezionato nel 2009 da altri artisti, allo scopo di includerli nel videogame, poi cancellato, Star Wars 1313.

Considerando che i membri del Sindacato Pyke faranno la loro primissima apparizione proprio in The Clone Wars, dovremmo considerare quell’aspetto e quelle movenze come le canoniche. Oppure, semplicemente, quelle che gli spettatori si aspetterebbero nel vedere un Pyke in live-action.

Nella serie animata hanno corporatura longilinea e flessuosa, braccia lunghe, testa sproporzionata rispetto al corpo e allungata, in probabile omaggio ai celebri Xenomorfi di Alien. Tipici sono anche gioielli e copricapi decorativi, oltre ai colori sgargianti, soprattutto per i Pyke di alto rango.

Chiaramente, le proporzioni allampanate e il design squadrato visti nella serie animata non possono essere riprodotti da attori umani in carne e ossa. Ciò semplicemente perché gli esseri umani non hanno quelle proporzioni.

I Pyke in “Solo: A Star Wars story”

Concept art di Colin Fix di un Pyke

Per trattare invece dei Pyke per come li abbiamo visti in Solo: A Star Wars Story, partiamo dai concept art tratti da The Art of Solo: A Star Wars Story. Nell’immagine sopra potete vedere l’opera di Colin Fix che ritrae un Pyke, abbastanza simile a quelli visti in The Clone Wars.

In alto a sinistra il primo schizzo di David Hobbins per un personaggio Jedi; al centro e a destra i due concept art di Adam Brockbank e Jake Lunt Davies per Solo.

Le rappresentazioni dei membri del Sindacato Pyke realizzate da Adam Brockbank e Jake Lunt Davies sono invece differenti dagli alieni visti nella serie animata. Queste due ultime concept art sono quelle che vedremo poi realizzate nel film, in modo discretamente fedele all’idea iniziale.

In occasione della loro prima apparizione in live-action, l’aspetto dei Pyke è stato rinnovato, senza tenere troppo conto del passato. I contrabbandieri hanno quindi un aspetto molto più “umano”, soprattutto nelle proporzioni, rispetto ai Pyke “originali”. A questo si aggiunge la forma della testa, molto meno allungata.

La loro corporatura, così modificata, ovviamente si presta molto meglio ad essere impersonata da un attore in carne ossa. L’attore in questione, con un notevole risparmio per la produzione, dovrà semplicemente vestire una maschera e degli abiti; non sarà quindi necessario ricorrere alla CGI, che certamente avrebbe comportato una spesa maggiore.

Tutto considerato, il risultato finale resta, secondo l’opinione di scrive, interessante ed esteticamente accattivante. Fermo restando che non è assolutamente detto che una trasposizione fedele dei Pyke in live-action potesse dare un risultato migliore. Serie animate e serie in live-action sono alla fine media diversi, con canoni estetici differenti.

I Pyke in “Solo” e in “The Clone Wars” sarebbero in realtà uguali?

Tenendo conto di quanto detto in precedenza, sarebbe ovvia una risposta negativa. Bisogna però aggiungere alcune altre considerazioni. Alcuni fan hanno notato che, effettivamente, in Solo i membri del Sindacato Pyke si vedono sempre protetti da caschi e altri equipaggiamenti protettivi.

Anche lo Star Wars Databank precisa che le guardie Pyke su Kessel devono portare respiratori e indumenti protettivi di piombo. Questo a causa dell’atmosfera mortifera e delle radiazioni di Kessel.

Lo stesso ci viene riferito per quello che riguarda l’aspetto di Quay Tolsite, responsabile Pyke delle miniere di Kessel. Egli porterebbe infatti uno scafandro per difendersi dall’aria irrespirabile del pianeta.

Quay Tolsite e due guardie Pyke su Kessel (Fonte: fotogramma di Solo: A Star Wars Story)

Quindi, per alcuni, si farebbe largo un’ipotesi intrigante. Sotto l’abbigliamento protettivo, i Pyke di Solo sarebbero in realtà identici a quelli di The Clone Wars. Il design differente si spiegherebbe con l’ambiente diverso, rispetto a ciò che si è visto nella serie animata, in cui i Pyke devono operare. Si tratterebbe, in conclusione, semplicemente di un abbigliamento da lavoro particolare.

The book of Boba Fett: il Sindacato Pyke su Tatooine

I Pyke visti in The book of Boba

Diverso è invece il discorso per i membri del Sindacato Pyke visti in The book of Boba Fett. I contrabbandieri vengono inizialmente mostrati con maschere e caschi che, complice anche la testa allungata, danno l’impressione di trovarsi davanti a qualcosa di più simile a The Clone Wars.

Le maschere, ad esempio, ricordano più da vicino quelle portate nella serie animata dalle guardie Pyke. Manca invece ancora la somiglianza con la corporatura “originale” ma abbiamo già detto del costo che avrebbe per la produzione una trasposizione più fedele.

Per un raffronto, basti pensare all’aspetto dei Kaminoani nella trilogia prequel. Avendo a disposizione più denaro, si sono potuti realizzare in CGI. In questo caso tuttavia, oltre a scelte di budget più o meno condivisibili, sembra però che sia stato fatto volontariamente un preciso restyling.

Anche rispetto alla versione in live-action di Solo, infatti, sono state fatte scelte differenti: è di nuovo evidente la testa allungata, sebbene la somiglianza con il carapace di un crostaceo sia più spiccata rispetto al cranio dei Pyke “originali”.

È tuttavia l’aspetto senza maschera quello più perturbante. Il gozzo appare troppo prominente e ciò li fa risultare quasi buffoneschi, facendo perdere di carattere i personaggi.

Insomma, senza dover per forza giudicare le scelte dei designer, cosa ne pensate delle tre diverse rappresentazioni dei membri del Sindacato Pyke? Fatecelo sapere nei commenti! Continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati su l’universo di Star Wars.

MarcoZ:
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