Il Sarlacc: anatomia e caratteristiche di un Mito

Il possente Sarlacc in Episodio VI

Il Sarlacc è una creatura carnivora non senziente che si trova in diversi pianeti sparsi per tutta la Galassia di Star Wars. L’esemplare più famoso è quello che si trovava nel Grande Pozzo di Carkoon nel Mare delle Dune su Tatooine. Questo era stato rivendicato da Jabba The Hutt come suo animale domestico dopo il suo arrivo sul pianeta dei due soli, anche se il Sarlacc si trovava in quelle terre prima che l’Hutt vi si stabilisse.

Questo Sarlacc veniva usato dal gangster per le sue esecuzioni, e dopo la Battaglia al pozzo di Carkoon, digerì lentamente Boba Fett, torturandolo; alla fine però il Cacciatore di Taglie si liberò. Oltre alla storia dell’esemplare più conosciuto, vi siete mai chiesti quale sia la loro anatomia e le caratteristiche di questa specie? Scopriamolo di seguito!

La Nascita

Han Solo con dei cuccioli di Sarlacc

I Sarlacc iniziano la loro vita sotto forma di spore, quindi sono in grado di percorrere grandi distanze. Quando un maschio e una femmina si incontrano, il maschio, più piccolo, si nutre parassitariamente della femmina, diminuendo la sua taglia mentre aumenta la propria. Una volta che il maschio ha raggiunto la dimensione originale della femmina, esplode, rilasciando milioni di spore nell’aria e nell’atmosfera.

Tramite il fumetto Galaxy’s Edge: Ai margini della galassia (potete vederne sopra una tavola) scopriamo che i Sarlacc cuccioli si muovono liberamente per procacciarsi il cibo. Una volta raggiunta l’età adulta, invece, essi mutano radicalmente i loro metodi di caccia e soprattutto la loro vita.

L’età adulta

Una volta raggiunta la maturità, dopo più o meno 30.000 anni, i sarlacc si rintanano quasi 100 metri sotto la superficie, nutrendosi di creature e umanoidi abbastanza sfortunati da cadere nelle loro grinfie. Alle vittime del Sarlacc sono iniettate neurotossine immobilizzanti con lo scopo di estrarre da esse sostanze nutritive e mantenerle in vita per almeno un millennio. Le neurotossine causavano un dolore costante e, mentre erano ancora coscienti, le prede venivano digerite per millenni a causa del debole acido dello stomaco della creatura. Come avrete intuito, sono tra le creature più longeve di Star Wars, come vi abbiamo spiegato in questo video.

Alto cento metri, tutto il suo corpo era sepolto nella sabbia, tranne la bocca massiccia e la lingua a becco. Il Sarlacc aveva diverse appendici che si diramavano dal suo corpo sepolto, e molti stomaci. La creatura inghiottiva sempre la sua preda intera e la sua bocca conteneva file di centinaia di denti simili a lance, che impedivano alla vittima di risalire, come ci spiega la guida Ultimate Star Wars.

Pianta o Animale?

Il Sarlacc del pozzo di Carkoon

Come ci dice la guida Star Wars: The Complete Visual Dictionary, ci sono stati molti dibattiti tra gli xenobiologi sul fatto che la creatura fosse un animale o un’insolita pianta carnivora, sebbene la maggior parte trovasse la creatura troppo pericolosa per meritare uno studio approfondito della questione. Il Sarlacc condivideva un antenato comune con il Rathtar , il Blixus e il Vixus; tutte queste specie infatti possiedono grandi fauci, tentacoli e un appetito vorace. Ciascuno era originario di mondi diversi e si era adattato in modo diverso per diventare un grande cacciatore nel suo ambiente specifico, con il Sarlacc diventato il più grande e il meno mobile dei suoi parenti.

Il predatore del Sarlacc era il drago Krayt. Secondo i predoni Tusken, i draghi Krayt potevano mangiare i Sarlacc vivi. Una volta divorati potevano rintanarsi nella loro cavità, uscendo solo quando erano di nuovo affamati o provocati. E probabilmente è ciò che è accaduto al Sarlacc del pozzo di Carkoon nel periodo di The Mandalorian, nel 9 ABY.

Boba Fett: l’unico sopravvisuto

Boba Fett si libera dal Sarlacc

Durante la battaglia del Fosso di Carkoon, Han Solo riesce a scaraventare il cacciatore di taglie Boba Fett nelle fauci del Sarlacc. Boba si ritrovò cosi all’interno dello stomaco della creatura. Come abbiamo visto nella prima puntata di The Book of Boba Fett, dopo una prima fase di intontimento riuscì a riprendere conoscenza. I gas dello stomaco lo stavano soffocando quando notò i resti di uno stormtrooper; si avvicino ad esso, prese il tubo dell’ossigeno dell’imperiale e lo attaccò sotto al proprio elmo riprendendo fiato.

Ritornato quasi completamente in forze, Fett colpì con violenza lo stomaco della bestia e uscì dall’animale utilizzando il lanciafiamme della sua armatura, scavando strenuamente fino alla superficie. Oltre al suo arsenale, ad aiutarlo nella fuga potrebbero esserci stati altri motivi, come vi abbiamo spiegato in questo video. Al momento questo è uno dei pochi casi, se non l’unico, dove chi è stato inghiottito dal Sarlacc riesce a liberarsi sfuggendo dalla morte.

Voi cosa ne pensate su questa iconica creatura? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

John Boni:
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