Il Ritorno dello Jedi ha subito un cambio di classificazione per “contenuti violenti”
Negli ultimi giorni ha creato molto scalpore una vicenda legata ad Episodio VI: Il Ritorno dello Jedi, che dopo quarant’anni cambia classificazione nel Regno Unito per “contenuti violenti“. Vediamo di seguito cosa è accaduto!
La scelta su Il Ritorno dello Jedi
Il British Board of Film Classification è la versione britannica dell’MPAA, l’associazione statunitense che si occupa di classificare i film per la visione in base all’età. Ad inizio anno, la BBFC ha apportato alcune modifiche degne di nota alla classificazione di diversi film.
I 3 dell’Operazione Drago, Toro Scatenato, Mean Streets, Venerdì 13 e Gangs of New York ad esempio sono stati abbassati da 18 a 15 anni. Santa Claus: The Movie, Casper, La famiglia Addams e School of Rock sono tra quelli che sono passati da una classificazione U (per tutte le età senza distinzioni) a PG (con la supervisione degli adulti).
Ma il cambiamento che sta suscitando maggior scalpore online è quello di Star Wars: Il ritorno dello Jedi.
Le motivazioni
Il film è stato classificato come “violenza moderata, minaccia lieve”, il che ha portato il BBFC a chiedersi se il contenuto del film sia adatto a tutte le età senza una guida da parte dei genitori. I censori hanno portato anche le motivazioni di ciò durante la loro ultima revisione:
“Violenza moderata: Un uomo viene ripetutamente fulminato e reagisce con dolore. A un cattivo viene tagliata la mano all’altezza del polso, ma i dettagli sono limitati. Una donna viene data in pasto a una creatura fantastica. Un uomo viene gettato a morte, ma la sua morte non viene mostrata sullo schermo. Ci sono anche combattimenti con pistole laser, combattimenti aerei e scene di lotta che includono colpi mascherati e l’uso occasionale di armi improvvisate.“
“Minaccia lieve: una donna viene incatenata per il collo ad una creatura aliena. I personaggi vengono minacciati di essere dati in pasto ad una creatura. Ci sono anche scene in cui i personaggi vengono minacciati con armi da fuoco e tenuti in ostaggio.”
Un portavoce della BBFC ha condiviso una dichiarazione in cui si legge: “Quest’anno abbiamo intrapreso la nostra ultima revisione delle linee guida e abbiamo parlato con una vasta gamma di genitori, famiglie, adolescenti ed educatori in tutto il paese”.
Francamente, una classificazione simile per Episodio VI ci sembra a dir poco eccessiva. Tutti siamo cresciuti con queste storie, e il piglio leggero da space opera di Star Wars (soprattutto nella trilogia originale) ha sempre contribuito a rendere leggere e fruibili queste vicende, mitigandone la “violenza”. Lo stesso George Lucas ha sempre ribadito che questi film sono per bambini e ragazzi.
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