Il primo volto dell’Imperatore Palpatine

A sx la scena originale, a dx la versione del 2004. Da: nerf-herders

Ad oggi, è impossibile scindere il personaggio di Darth Sidious, l’Imperatore Palpatine, da quello dell’attore di cinema e teatro Ian McDiarmid, che ne ha interpretato magistralmente il ruolo. L’attore scozzese ha infatti reso perfettamente giustizia all’astuto e manipolatore Darth Sidious, soprattutto nella trilogia prequel. Curioso inoltre che McDiarmid fu scelto per ricoprire il ruolo dell’Imperatore ne Il Ritorno dello Jedi a 40 anni, per poi tornare ad interpretarlo nuovamente (con l’età perfetta) nella trilogia prequel.

Ma, come sappiamo, la prima apparizione dell’Imperatore risale a L’impero Colpisce Ancora, sotto forma di ologramma. Quello che molti non sanno è che l’ologramma con McDiarmid è stato inserito posteriormente. Chi interpretava quindi Palpatine nell’ologramma originale del 1980?

L’imperatrice

L’attrice Marjorie Eaton, il primo volto dell’Imperatore

Nella versione originale de L’Impero Colpisce Ancora le fattezze dell’Imperatore erano, in maniera parziale, quelle di una donna. Ad interpretare Palpatine fu infatti l’attrice Marjorie Eaton. Il celebre truccatore Rick Baker, prima di lavorare sulla Eaton, testò su sua moglie Elaine il trucco dell’Imperatore. Ma in che senso la Eaton interpretò il ruolo in maniera parziale? Per incutere più timore, oltre alla potente e pallida maschera di trucco, vennero sovrapposti all’attrice gli occhi di uno scimpanzé. L’effetto desiderato fu raggiunto, perché il personaggio era davvero inquietante. Ovviamente, inutile sottolinearlo, il personaggio di Palpatine era maschile. Infatti la voce della versione originale dell’Imperatore era dell’attore Clive Revill (mentre nel doppiaggio italiano la voce apparteneva a Roberto Villa).

La Eaton, essendo un’esperta caratterista, dotata inoltre di un viso molto scarno, girò una scena perfetta che assolveva proprio al compito di incutere timore nello spettatore, che si trovava faccia a faccia con l’imperatore per la prima volta. Obiettivamente, visto che nell’Episodio successivo Palpatine avrebbe avuto un ruolo più ampio, fu necessario un “restauro” della scena.

La sostituzione

L’ologramma che tutti conosciamo, inserito nel 2004.
Da: star wars

La scena, come gran parte delle sequenze della trilogia classica, fu rimaneggiata successivamente da Lucas, in due occasioni. Nel 1997, in occasione della riedizione della trilogia originale, Ian McDiarmid ha sostituito nel doppiaggio Clive Revill, e quindi l’ologramma originale fu mantenuto. Fu poi nel 2004 che l’ologramma fu sostituito con uno di McDiarmid in versione Imperatore. Si approfittò infatti del fatto che l’attore stesse lavorando a La Vendetta dei Sith, e quindi era stato sottoposto al trucco che lo trasformava in Darth Sidious.

Perciò, durante la lavorazione di Episodio III, McDiarmid girò anche la scena dell’ologramma di Episodio V, che sarebbe poi stata aggiunta nella versione della trilogia classica in DVD, uscita nel 2004. In questa occasione, furono anche modificati parzialmente i dialoghi originali della scena.

Una scelta “indolore”

Darth Vader parla con Darth Sidious.
Fonte: wookieepedia

Come sappiamo, moltissime diatribe sono sorte per i vari restauri compiuti da Lucas nel corso del tempo alla trilogia originale. In altri articoli, ad esempio, vi ho parlato dell’Han Shot First, o della scena finale di Episodio VI. Questa sostituzione in particolare, invece, non destò molto scalpore. Sicuramente perché Ian McDiarmid è a tutti gli effetti l’imperatore Palpatine, e lo è stato anche ne Il Ritorno dello Jedi. Quindi possiamo dire che la maggior parte dei fan abbia ritenuto giusto questo rimaneggiamento.

Che poi, anche l’effetto finale è pressoché identico: Ian McDiarmid riesce alla perfezione a trasmettere il senso di inquietudine che caratterizza il mitico personaggio di Star Wars! Vi saluto e concludo l’articolo con il video della scena originale ne L’Impero Colpisce Ancora, buona visione:

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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