Il Mondo tra i Mondi: cos’è e come funziona

Ezra Bridger nel Mondo tra i Mondi

Nella quarta stagione di Star Wars Rebels, viene introdotto e utilizzato un concetto molto interessante: quello del Mondo tra i Mondi. Ma cos’è questa particolarissima dimensione? E soprattutto, come funziona? Abbiamo ancora pochi elementi per dirlo con certezza, ma ci sono molti dettagli che ci suggeriscono la sua natura. (Seguono spoiler di Rebels stagione 4).

Cos’è il Mondo tra i Mondi

Ezra e Ahsoka nel Mondo tra i Mondi

Il Mondo tra i Mondi è un piano mistico all’interno della Forza, una dimensione a sé che funge da raccolta di portali e percorsi esistenti tra tempo e spazio; esso collega insieme tutti i momenti nel tempo. Questa dimensione ha molti nomi, ed è citata anche nei Sacri Testi dei jedi. All’interno di questi testi, un autore anonimo portò avanti il “teorema dei mondi a catena”, ipotizzando l’esistenza di questa dimensione. Lo scopriamo tramite il Visual Dictionary di Episodio IX.

Prima di riprodurre questo concetto, Dave Filoni parlò a lungo con George Lucas. Durante la Star Wars Celebration di Chicago del 2019, Filoni confermò di essersi ispirato al “bosco tra i mondi“, luogo presente nel primo romanzo de Le Cronache di Narnia di C.S.Lewis.

Entrare in uno dei portali per questa dimensione è molto complesso, ma non per alcune entità della Forza. Morai, ad esempio, riesce ad entrarci, così come i Loth-lupi: per loro è simile ad un viaggio nell’iperspazio. Gli umani, o in generale gli esseri senzienti, hanno bisogno di attraversare i portali. Uno di questi, come sappiamo, è proprio quello del Tempio Jedi di Lothal. Tramite il dipinto dei Guardiani della Forza di Mortis, è possibile accedere al Mondo tra i Mondi.

Come funziona?

Ahsoka e il logo della serie

Molti avranno pensato che il Mondo tra i Mondi sia una specie di macchina del tempo, ma è profondamente diverso. Esso è una dimensione esistente oltre lo spazio e il tempo, ed è immutabile. Non è uno “strumento” nel senso concreto del termine, ma indubbiamente può essere sfruttato. Come detto, ogni portale di questa dimensione neutrale è come una finestra ad un evento della galassia lontana lontana. In merito a ciò, lo sceneggiatore Henry Gilroy, che ha lavorato con Filoni nelle serie animate, ha affermato quanto segue:

“Ho sempre avuto la sensazione che se qualcun altro (oltre Ezra) fosse entrato in quella dimensione, avrebbe sperimentato qualcosa di completamente diverso. Avrebbero sentito voci diverse echeggiare, i portali sarebbero stati diversi. Quindi è tutto basato su ciò che ci porti dentro, su quali sono le tue esperienze e le tue connessioni“. Ovviamente si tratta di un parere dello sceneggiatore, nulla di certo, ma ci offre un punto di vista interessante.

Il Mondo tra i Mondi è una realtà immensa, che muta all’occorrenza in base a chi vi entra. Ma le scelte compiute al suo interno possono cambiare il corso degli eventi nella realtà? Per rispondere a questo quesito, entrano in gioco molti paradossi temporali. E’ Ezra a salvare Ahsoka, oppure ella era già stata salvata? E’ complesso trovare una risposta a questi interrogativi. Quando il ragazzo cerca di salvare anche Kanan, Ahsoka gli dice che se lo fa, moriranno tutti. Ma se Ezra è lì, è già certo che non lo avrebbe fatto, perché altrimenti non sarebbe lì. Fondamentalmente, se un evento accade nella realtà, significa che non può essere mutato (o meglio, che eventualmente è già stato mutato).

Siamo certi che le prossime opere esploreranno questa misteriosa dimensione mistica: non è un caso che il logo della serie Ahsoka presenti proprio il disegno di un portale del Mondo tra i Mondi. Voi cosa ne pensate di questa dimensione? Vi affascina? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su FacebookInstagram e Twittervi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars. 

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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