I Figli della Ronda e “L’antica Via” di Mandalore

Concept art dei mandaloriani

Siamo ancora tutti estasiati dal terzo episodio della seconda stagione di The Mandalorian, andato in onda venerdì scorso. E, benché restino ancora molti gli interrogativi, in questo episodio abbiamo avuto tante rivelazioni. Soprattutto sul clan a cui appartiene il nostro protagonista, Din Djarin, e del perché i mandaloriani appartenenti a quella fazione non tolgano mai l’elmo. Andiamo quindi ad analizzare più nel dettaglio le informazioni in nostro possesso sui Figli della Ronda.

Origini

Soldati della Ronda della Morte, da wookieepedia

Come suggerisce il nome stesso (e anche un flashback di Din in cui lo vediamo essere messo in salvo dalla Ronda della Morte) “La Tribù” a cui appartiene Din è una ramificazione formata dai “discendenti” del gruppo della Ronda della Morte. Come sappiamo, la Ronda della Morte era una coalizione di mandaloriani che rinnegavano la via pacifista del nuovo governo di Mandalore. Operando durante le guerre dei cloni, la Ronda era capitanata da Pre Vizsla che, dopo un’alleanza con l’ex signore dei Sith Darth Maul, riuscì a spodestare la duchessa Satine Kryze e far tornare in vigore la legge, per così dire, “spartana” di Mandalore.

Successivamente però Maul affrontò Vizsla a duello per ottenere il controllo di Mandalore. La vittoria dello Zabrak e la morte di Vizsla provocarono una scissione nella Ronda, che andò a formare due gruppi. Il primo, quello delle Nite Owls capitanate da Bo-Katan Kryze, si rifiutò di sottostare a Maul. I mandaloriani che rimasero fedeli a Maul servirono nel suo Collettivo Ombra ma non cambiarono mai nome restando a tutti gli effetti La Ronda della Morte.

Dopo la sconfitta di Maul, durante l’assedio repubblicano di Mandalore, i mandaloriani a lui affiliati furono catturati. A causa della successiva proclamazione dell’Impero, alcuni di questi supercommando passarono sotto il controllo imperiale. All’epoca della guerra civile galattica tra Impero e Alleanza Ribelle, i pochi membri della Ronda della Morte rimasti si stabilirono su pianeti remoti.

Adesso sappiamo che, presumibilmente da loro, nacque una fazione totalmente staccata dal resto della società mandaloriana, appunto I Figli della Ronda. Tra questi ci sono i tanti trovatelli e orfani di guerra salvati durante i vari conflitti (proprio come Din Djarin).

L’antica via

Din Djarin, il mandaloriano, da bambino

Con il Capitolo 11 abbiamo avuto anche importanti conferme sulla questione dell’elmo. A quanto pare, I Figli della Ronda sono gli unici mandaloriani a non togliere l’elmo di fronte ad altre forme di vita. Questo perché I Figli della Ronda vivono seguendo una versione molto rigida dell’antica via di Mandalore. Esclusa la rigorosa usanza legata all’elmo, però, non si sa quasi nulla su altri possibili dettami dell’Antica via. Sembra però che siano leggi molto antiche e rigide, tanto da risultare estremiste agli altri membri della società mandaloriana.

Bo-Katan nell’episodio li definisce come “una setta di fanatici religiosi”, stando ad indicare, appunto, quanto siano serrate le loro credenze. Esse sono talmente radicate che ai loro orfani non viene insegnato altro. Din Djarin infatti non conosce nemmeno il nome della setta, o il fatto di appartenere ad una setta. Fino a quel momento, per lui non esistevano altri mandaloriani al di fuori del Credo. Queste rivelazioni rimarcano molto le questioni delle serie animate e il fine ultimo di Bo-Katan: riunire tutti i clan e la società mandaloriana.

Certamente questo episodio ha ampliato il variegato universo della società mandaloriana anche ai fan che non hanno visto le serie animate, e che ora saranno curiosi di scoprirne di più. Se fate parte di questa categoria, qui trovate una guida alle serie animate. Cosa ne pensate di queste vicende? Fatecelo sapere nei commenti! Continuate a seguirci anche su FacebookInstagram e TwitterVi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti l’universo di Star Wars.

Alfonso Brucceri:
Articoli correlati
Disqus Comments Loading...

Ehi! Questo sito utilizza i cookies!