Continua il nostro addentrarci all’interno delle opere a tema Star Wars presenti sul web e create dai fan di tutto il mondo. Precedentemente avevamo analizzato il corto The Last Padawan, apprezzandone la storia, la recitazione e la qualità visiva. Oggi per voi abbiamo scovato una nuova perla su youtube. Stiamo parlando di Han Solo: A Smuggler’s Trade.
Caricato sul canale Youtube dell’attore Jamie Costa, e fatto interamente da fan, il corto dura appena tredici minuti, ma non si fa mancare nulla in quanto a bellezza. Anche in questo caso ricordiamo che si tratta di un progetto no-profit. La trama è piuttosto semplice ed ambientata probabilmente in un periodo di poco precedente le vicende di Una Nuova Speranza. Han Solo, interpretato dallo stesso Jamie Costa, si trova all’interno di un locale. Ben presto inizierà una rissa, con una scena che ricorda molto da vicino quella famosa della Cantina di Mos Eisley, presente in Episodio IV. Han dovrà successivamente vagare per un deserto, alla ricerca del suo inseparabile amico Chewbacca, rapito da un misterioso uomo.
Nella botte piccola c’è blue milk buono
La recitazione non ha ne infamie ne lodi; c’è da dire che il protagonista ricorda veramente tanto nelle movenze e nelle espressioni il giovane Harrison Ford. Durando tredici minuti (undici se eliminiamo i titoli di coda), ed avendo anche questo corto un budget irrisorio, non ci dobbiamo aspettare nulla di eclatante per quanto riguarda dialoghi e sceneggiatura. La qualità visiva, invece, è anche questa volta molto buona, con un enfasi all’effetto Lens-Flare tanto amato da J.J. Abrams, che non disturba. I costumi sono molto curati e fedeli all’universo di Star Wars, con un encomio alla realizzazione di Chewbacca, veramente indistinguibile dalla versione reale. Ho apprezzato molto, infine, il riferimento alla Forza nel film ed anche il comportamento di Han. Sbruffone, strapezzente e cafone come quello originale.
Qui sotto potete visionare l’intero film. Anche in questo caso, purtroppo, non sono disponibili i sottotitoli in Italiano. I pochi dialoghi, tuttavia, sono in un inglese abbastanza comprensibile anche per i meno ferrati in questa lingua. Vi auguriamo buona visione e aspettiamo altre segnalazioni in merito a nuove opere fan-made degne di essere visionate.