Nel finale di Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi la Resistenza è veramente ridotta all’osso e molti si sono chiesti come mai nessuno fosse andato su Crait per aiutarli. Il motivo potrebbe essere differente da quello che avete pensato fino ad ora. Trovate tutto di seguito!
La Richiesta di Aiuto
La parte finale de Gli Ultimi Jedi si svolge su Crait, pianeta che ospita una vecchia base dell’Alleanza Ribelle. Sono momenti critici per la Resistenza, che arriva per un soffio alla base, chiudendo il portone blindato e salvandosi temporaneamente dal Primo Ordine. La loro unica speranza è chiedere aiuto, dunque decidono di inviare un messaggio ai mondi dell’Orlo Esterno usando il codice personale del Generale Organa, sperando di ricevere assistenza. Come ben sappiamo, nessuno arriverà e sarà solo l’intervento di Luke a salvare tutti dalla furia del nuovo leader supremo Kylo Ren.
Dalla visione del film si è sempre inteso che gli alleati avessero ignorato la richiesta di aiuto e abbandonato la Resistenza, molto probabilmente per paura. In realtà, la spiegazione potrebbe essere un’altra.
La spiegazione
Vi presentiamo un passo tratto dal romanzo di Episodio IX: L’Ascesa di Skywalker, scritto da Rae Carson:
Da quel momento, era diventato chiaro che il Primo Ordine controllava così tante linee di comunicazione, che aveva così tanti blocchi in punti strategici della galassia, che non potevano neanche essere certi che la loro chiamata era stata ricevuta. Leia e Poe avevano passato i mesi precedenti provando a riprendere contatto con vecchi alleati e amici, ristabilendo le comunicazioni, rinforzando la loro rete di simpatizzanti e spie.
In questa parte del libro ci troviamo su Kijimi e Poe Dameron sta raccontando a Zorii Bliss gli eventi della battaglia di Crait. Il narratore puntualizza che probabilmente la richiesta d’aiuto inviata durante la battaglia non venne nemmeno ricevuta dagli alleati della Resistenza, visto lo stretto controllo del Primo Ordine su tutte le comunicazioni della galassia.
Infatti, dopo la visione di Episodio IX, molti fan si erano chiesti come Lando Calrissian fosse riuscito a radunare una flotta così grande mentre in Episodio VIII non si fosse presentata nemmeno una singola nave. Questo sembra rafforzare ancora di più la teoria presentata nel libro, che rimane comunque una possibilità; probabilmente, la realtà sta nel mezzo.
Come di consueto per le edizioni espanse, il romanzo di L’Ascesa di Skywalker va ad ampliare situazioni che nel film sono state solo accennate (visivamente o a parole); ad esempio come Rey ha riparato la spada degli Skywalker o come ha costruito la sua nuova spada gialla. Sicuramente è una lettura che non può mancare per una comprensione più approfondita del film, e non solo.
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