Episodio VI: il grande successo del ritorno al cinema e il problema dell’Italia

Il poster del rilascio al cinema di Episodio VI

In occasione del quarantennale di Episodio VI: Il Ritorno dello Jedi, la pellicola è stata riproposta al cinema e ha riscosso un grande successo al botteghino. Questi dati però non fanno che rendere la situazione italiana davvero pessima: vediamo tutto di seguito!

Il ritorno di Episodio VI

“Il ritorno dello Jedi”

Il prossimo 25 Maggio saranno quarant’anni dall’uscita del capitolo conclusivo della trilogia originale, datata 1983. Per celebrare questa ricorrenza Episodio VI è stato proiettato dal 28 Aprile 2023 in molte sale statunitensi, e a breve approderà anche nel Regno Unito e altri paesi. Il dato interessante è che in appena due giorni dal rilascio, dal 28 al 30 Aprile (quindi il valore è sicuramente aumentato) Episodio VI ha guadagnato ben 4,69 milioni di dollari. Per fare un confronto, nello stesso lasso di tempo ha superato “Dungeons & Dragons: L’onore tra i ladri” (4,09 milioni) e si è attestato poco sotto al quarto capitolo di John Wick, che ha guadagnato 5 milioni.

Anche se i due film citati sono in sala da circa un mese, è impressionante che dopo 40 anni e varie riproposizioni Il Ritorno dello Jedi sia riuscito a piazzarsi appunto al quinto posto nelle uscite odierne, e potrebbe scalare ancora la classifica. E questo risultato rende ancor più assurda la “noncuranza” dell’Italia nei confronti di questa ricorrenza: siamo certi che tutti i fan sarebbero pronti ad assaltare i cinema, ma ad oggi non c’è alcuna notizia in merito all’arrivo nel nostro paese.

E se finirà come con il quarantennale di Episodio V, non avremo praticamente nulla. Una situazione davvero assurda, che relega nuovamente il fandom italiano di Star Wars ai margini. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Fonte

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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