Oggi siamo abituati a considerare la trilogia originale di Star Wars come un’entità sacra e inviolabile. Ma, ovviamente, come per tutti i prodotti cinematografici, alla sua uscita la trilogia venne elogiata e, allo stesso tempo, criticata da molti. Visto che in questi anni le critiche si sono spostate verso altri elementi (corso Disney, Episodio VII, corso Disney, Episodio VIII, cors…ecc.), abbiamo deciso di rispolverare i pareri dei critici cinematografici che negli anni ’80 hanno giudicato Star Wars.
Come detto, la saga di Star Wars ha letteralmente rivoluzionato il mondo del cinema. Quello che faremo ora, però, sarà tuffarci nei mitici anni ’80, alla ricerca dei primi elogi e delle prime critiche mosse alla trilogia classica.
Elogi e critiche
Rispetto alle disastrose premesse, nel 1977 Star Wars fu accolto dal grande pubblico con un entusiasmo ed un calore inimmaginabili. Fu un successo clamoroso, che stupì in primis George Lucas, e poi tutti coloro che ci avevano lavorato (attori, troupe, sceneggiatori, ecc.). Ovviamente, dopo l’uscita nelle sale cinematografiche, cominciarono a fioccare critiche di ogni genere alla pellicola. Uno degli elogi più belli e significativi venne da Roger Ebert, uno dei critici cinematografici americani più importanti, tanto da ricevere nel 2005 una stella nella Hollywood Walk of Fame (primo critico cinematografico ad averla).
In una sua recensione del ’77, Ebert descrive Star Wars come “un’esperienza extracorporea“. Comparando inoltre gli effetti speciali della pellicola a quelli di 2001: Odissea nello spazio, un paragone forte e illustre all’epoca. Ma, come detto, ai grandi elogi si affiancarono anche pesanti critiche. Pauline Kael, critica cinematografica del periodico The New Yorker, descrisse così la pellicola: “Non c’è respiro, non c’è poesia e non ha nessun appiglio emotivo“.
E ancora..
Jonathan Rosenbaum, del Chicago Reader, affermò: “Nessuno di questi personaggi ha profondità, e tutti sono usati come elementi di sfondo“. Stanley Kauffmann del The New Republic scrisse che “Il lavoro di Lucas è ancora meno inventivo de L’uomo che fuggì dal futuro.” Quest’ultimo è stato il primo lungometraggio di Lucas, del 1971, sempre a tema fantascientifico. Un film ambientato in un futuro distopico in cui è vietato qualsiasi tipo di sentimento umano.
Tornando a Star Wars, dobbiamo dire che a quei tempi la critica italiana non fu benevola nei confronti del film. Emblematico il commento di Morando Morandini, attore e critico cinematografico italiano, che descrive Star Wars come un’opera vuota. “Guerre stellari è uno dei film che più hanno influenzato l’industria dello spettacolo cinematografico, sebbene sia legittimo domandarsi se sia stata un’influenza positiva o negativa“.
L’avvento dei successivi due episodi
L’Impero Colpisce Ancora fu forse, dopo la sua uscita, l’episodio più osannato dalla critica. Ancora oggi la maggior parte dei fan di Star Wars lo ritiene il migliore. Ma anche questa pellicola non fu certo risparmiata dalle critiche. In generale, molti critici lamentarono la sconclusionatezza della trama, che, a detta loro, non presenta né un inizio né una fine.
Dei tre episodi, Il ritorno dello Jedi fu forse quello più criticato all’epoca. Per molti critici, il film pecca di originalità ed è il più brutto dei tre. La pellicola fu oggetto di critiche anche molto pesanti, come quella del critico cinematografico statunitense Chris Gore, che la descrisse così:
“Sfortunatamente i problemi dei Jedi non possono essere risolti nemmeno con il miglior software digitale della galassia. La storia debole (un altro assalto alla Morte Nera, un’altra visita a Dagobah, i seccanti Ewok), la pessima recitazione, le gag dei rutti e la bizzarra acconciatura di Luke. È triste. Infine, il terzo film sembra un film per la televisione e la parte centrale è così noiosa: Darth è tuo padre, Leia è tua sorella. Insopportabile”.
Insomma, un’invettiva davvero feroce quest’ultima, che ci fa capire quanto negli anni ’80 non ci andassero certo per il sottile in merito alle critiche a Star Wars. Un punto di vista fondamentale per capire che i gusti sono più che mai soggettivi, anche quando si parla di una trilogia leggendaria. In merito, inoltre, c’è da fare un’ultima interessante considerazione.
Un’analisi soggettiva
Oggi, generalmente, la trilogia originale è considerata, dalla maggior parte dei fan e dei critici, di gran lunga superiore a quella prequel. Ma possiamo affermare con certezza che, almeno per quanto riguarda la critica (visto che i gusti personali dei fan sono più soggettivi) questa superiorità sia misurata in maniera oggettiva? Conosciamo tutti il sito Rotten Tomatoes, forse il più importante contenitore di recensioni, pareri e notizie sul cinema e le serie TV. Bene, il sito ha compiuto una curiosa analisi in merito alla comparazione tra le due trilogie, arrivando ad una particolare conclusione.
Il sito ha affermato che la superiorità qualitativa della nuova trilogia deriva dal fatto che la maggior parte delle recensioni (e lo stesso vale per i pareri dei fan), dei tre film originali sono state scritte nel 1997 (in occasione della riedizione delle pellicole), da critici che all’epoca dell’uscita originale erano bambini e conservavano ricordi legati all’infanzia, non riuscendo quindi a dare un giudizio oggettivo alle pellicole.
Essi quindi preferivano, forse anche inconsciamente, la trilogia originale a quella prequel. Come abbiamo visto, infatti, le recensioni disponibili degli anni ’80 riportano pareri molto contrastanti, e, paradossalmente, ancor più contrastanti di quelli dei prequel.
De gustibus
Ora, non sono certo qui a imporre una visione differente della trilogia classica. Quest’ultima è, e sarà sempre, leggendaria. Quello che più mi premeva sottolineare è che nessun prodotto cinematografico è immune alle critiche, proprio perché i gusti o le considerazioni non potranno mai essere oggettivi. E probabilmente è meglio così. Ma, ciò che non andrebbe fatto, è osannare all’inverosimile un episodio e demonizzarne aspramente un altro. Una giusta via di mezzo, sia negli elogi che nelle critiche, è sempre la soluzione migliore.
Proprio perché, prendendo come esempio Il Risveglio della Forza o The Last Jedi, a tanti fan rimasti aspramente delusi da queste pellicole corrispondono altrettanti bambini che, affacciandosi per la prima volta all’universo di Star Wars, ne sono rimasti estasiati. Proprio come noi da piccoli. Innamorarsi di una saga straordinaria, che tenga unite intere generazioni: non è questo, alla fine, ciò che conta?