Ecco tutti i personaggi che erano a conoscenza dell’Ordine 66

Palpatine emana L'Ordine 66

L’Ordine 66 è uno degli eventi più traumatici della saga di Star Wars, reso ancor più tragico da The Clone Wars. Affinché il piano di Palpatine potesse avverarsi, pochissimi dovevano essere a conoscenza della verità. Nonostante ciò, in un modo o nell’altro, a sapere di questo piano c’erano più personaggi di quanti si possa pensare. Vediamo insieme quali! (Qui la nostra video analisi).

Palpatine e Dooku

Il comandante Cody riceve l’Ordine 66 da Palpatine attraverso un ologramma

Al primo posto, ovviamente, c’è colui che ha orchestrato non solo l’Ordine 66, ma l’intera guerra che avrebbe portato alla caduta dei jedi e della Repubblica e alla nascita dell’Impero. Un piano lento e inesorabile, orchestrato nei minimi dettagli anni prima della sua attuazione. Nel far commissionare un esercito di cloni, Palpatine aveva fatto già impiantare il chip che avrebbe poi tradito i jedi.

Se Palpatine era la mente, Dooku fu l’esecutore materiale del piano. Fu lui a trovare e convincere un donatore compatibile per l’esercito di cloni (Jango Fett) e supervisionò su Kamino l’impianto del chip nella testa di ogni clone. Ironia della sorte, egli non vide mai attuarsi l’opera che aveva preparato con il suo Maestro.

Lama Su e Nala Se

I kaminoani Lama Su e Nala Se

Come responsabile della creazione e della crescita dei cloni, il kaminoano Lama Su era a conoscenza dei chip impiantati e dell’Ordine 66, ma non conosceva tutta la verità. Dooku gli aveva detto che il chip inibitore serviva per tenere a freno i cloni ed evitare potenziali reclute “aggressive”. Inoltre, sarebbe servito nei confronti di eventuali jedi che si fossero dimostrati pericolosi, perciò doveva rimanere un segreto.

Anche Nala Se, come scienziata responsabile della creazione dei cloni, era a conoscenza della “mezza verità” sul chip inibitore e sull’Ordine 66. Entrambi si macchiarono comunque di complicità nei piani di Palpatine, soprattutto per le vicende che portarono alla cattura e all’assassinio di Fives.

Mas Amedda e Sly Moore

La proclamazione dell’Impero Galattico. Da: wookieepedia

Mas Amedda era il gran visir dell’Impero e braccio destro di Palpatine. Egli era presente quando Palpatine orchestrò un’aggressione da parte di Fives, e contribuì ad insabbiare la vicenda dicendo che quest’ultimo e Tup erano stati vittime di un virus. E’ quasi certo quindi che fosse a conoscenza dell’Ordine 66 e delle sue conseguenze.

Allo stesso modo, l’Umbarana Sly Moore faceva parte della cerchia più stretta di Palpatine. Nel canone non abbiamo molte informazioni su di lei, ma sappiamo che ella sapeva del doppio gioco di Palpatine e del fatto che fosse un Signore dei Sith. E’ quindi logico pensare che fosse a conoscenza dei dettagli sull’Ordine 66.

Fives e l’ordine 66

Il povero Fives

La storia di Fives è sicuramente la più struggente. Egli, dopo aver iniziato ad indagare sul comportamento anomalo di Tup, scoprì la presenza del chip inibitore e il suo terribile potenziale. Fu poi proprio Palpatine a rivelargli tutta la verità, affinché lo attaccasse e fosse creduto pazzo. Purtroppo Fives finì vittima della cospirazione, ma alcuni cloni gli credettero.

Anakin, Rex e Kix

Il clone Kix in The Clone Wars. Da: StarWars.com

Anakin e Rex avevano ascoltato le parole di Fives prima della sua morte. Il primo, pur dispiaciuto per la fine di Fives, non diede peso alle sue parole. Rex invece tenne conto di questi avvertimenti e presentò una denuncia ufficiale sui chip, che però passò in secondo piano. Tempo dopo, tramite la sua denuncia, Ahsoka riuscì a scoprire tutto sui chip e glielo tolse quando fu emanato l’Ordine 66. Rex ovviamente non credette a tutte le parole di Fives su Palpatine o l’eccidio dei jedi, ma sospettava comunque che i chip fossero pericolosi per i cloni.

Anche Kix fu colpito dalle parole di Fives, ma al contrario di Rex non si limitò ad una denuncia, ma andò in fondo alla questione e scoprì tutta la verità. Per evitare nuovi disordini, il Conte Dooku lo fece ibernare. Mentre viaggiava verso Serenno, la nave dov’era custodito fu abbattuta, e Kix rimase in stasi per decenni prima di essere ritrovato, ben 50 anni dopo. Vi abbiamo raccontato l’incredibile storia dell’ultimo clone in quest’altro articolo.

Yoda e l’Ordine 66

Yoda siede nel consiglio jedi in Episodio I

Sorpresi che il Maestro Yoda faccia parte di questa lista? Nel recente libro The Clone Wars: Stories of Light and Dark scopriamo che Yoda ebbe delle visioni dell’Ordine 66 all’inizio della guerra. Egli sentiva come un sinistro presentimento nei loro confronti, ma credeva nella loro ubbidienza. Forse è per questo che, anche dopo aver scoperto di Sifo-Dyas e dell’origine dell’armata dei cloni, decise incredibilmente di non agire.

Egli si affidò all’integrità dei cloni, che negli anni avevano dimostrato la loro lealtà ai jedi. Evidentemente deve aver considerato quelle visioni come semplici presagi, non ascoltandole. Ovviamente, nel suo caso non si può parlare di conoscenza vera e propria dell’Ordine 66. Che ne pensate di queste questioni? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su FacebookInstagram e Twittervi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars. Di seguito la nostra video analisi sulla questione:

Fonte

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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