Ecco perché la Nuova Repubblica si trovò impreparata ad affrontare il Primo Ordine
Sin da Episodio VII, ciò che balza agli occhi degli spettatori è l’annichilimento della Nuova Repubblica nei confronti del Primo Ordine. Tutti si sono chiesti come mai quella che fu la maggior forza militare (e poi politica) della galassia, ben trent’anni dopo aver sconfitto l’Impero, si sia ritrovata a non riuscire a fronteggiare una nuova minaccia. Ci sono moltissimi motivi (li trovate anche in questa nostra video analisi) che lo spiegano, di cui uno particolarmente significativo: vediamoli di seguito!
I motivi più “recenti”
Il Primo Ordine cominciò a mostrarsi “ufficialmente” alla galassia nel 28 ABY, sei anni prima degli eventi di Episodio VII. In quel periodo l’organizzazione era sostenuta da un nutrito gruppo di esponenti del senato galattico, i centralisti. Il Primo Ordine era visto da tutti come una forza lontana e innocua per la Nuova Repubblica, e i centralisti facevano in modo che questo sentore continuasse e l’opinione pubblica non ne venisse scossa. Nel frattempo era nata un’altra organizzazione segreta, che non credette alle bugie del Primo Ordine: la Resistenza di Leia Organa.
La Resistenza, inizialmente con poche risorse, passò questi anni a tentare di far capire le intenzioni del Primo Ordine e convincere tutti della sua pericolosità. Tutto questo mentre cercava di trovare Luke Skywalker. Le vicende politiche che portarono agli eventi del 28 ABY sono narrate nel romanzo Bloodline, mentre gli anni della “guerra fredda” tra Resistenza e Primo Ordine sono approfonditi soprattutto nella serie a fumetti Poe Dameron. Come detto però c’è un motivo molto più importante in merito all’impreparazione della Nuova Repubblica, che affonda le radici nel passato: la demilitarizzazione.
Demilitarizzazione della Nuova Repubblica
Come narrato in Aftermath, dopo la vittoria nella Battaglia di Endor l’Alleanza Ribelle potenziò notevolmente la sua flotta; nel videogioco Squadrons diamo uno sguardo più approfondito al progetto Starhawk, creato per la produzione di astronavi di classe Starhawk. Tutto questo arsenale sarebbe stato poi impiegato nella Battaglia di Jakku, che nel 5 ABY pose fine all’Impero. E’ in questo periodo che Mon Mothma, neocancelliere della Nuova Repubblica, promulgò un atto che creò non poche controversie: l’Atto di Disarmo Militare.
Secondo Mothma, l’unico modo per ottenere il consenso e la legittimazione da parte dei pianeti che avevano subito l’occupazione imperiale era quello di non ripetere lo stesso errore. Per questo, nonostante all’epoca la Nuova Repubblica avesse una flotta e un’armata molto corpose, il governo avviò questa pesante demilitarizzazione. Ovviamente l’atto fu bilaterale, poiché venne firmato anche dai pochi resti dell’Impero che si erano arresi dopo Jakku. Inutile dire che, in gran segreto, questi non avrebbero mantenuto la promessa.
Inizialmente, stanchi della guerra, molti avevano visto di buon occhio la smilitarizzazione. Ma poi questa scelta generò malcontento e opposizione: una delle più fervide sostenitrici del riarmo fu proprio Leia Organa. Questo argomento è trattato nella trilogia di Aftermath e in Last Shot, ambientato due anni dopo, dove Lando si lamenta della demilitarizzazione a fronte di un evento del libro.
Conseguenze
E’ probabilmente questo il motivo per cui, qualche anno dopo, già in The Mandalorian la Nuova Repubblica ha una scarna presenza militare nell’Orlo Esterno. E i pochi piloti di ricognizione viaggiano ancora sui T-65, iconici ma datati. Inoltre, già in quel periodo (più di vent’anni prima dell’avvento del Primo Ordine) la Nuova Repubblica era ignara di ciò che accadeva nell’Orlo Esterno, figurarsi nelle Regioni Ignote.
Alla luce di tutti questi motivi, soprattutto l’ultimo, è facile capire come sia stato semplice per il Primo Ordine annichilire il governo centrale. Se non fosse stato per la riorganizzazione militare della Resistenza, la galassia avrebbe avuto ben poche speranze. Cosa ne pensate di queste vicende? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su Facebook, YouTube, Instagram e Twitter, vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti l’universo di Star Wars. Di seguito trovate la nostra video analisi della questione: